Morbo e sindrome di cushing: sintomi, cause e terapia

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Approfondiamo la differenza tra morbo e sindrome di Cushing evidenziando sintomi e cause delle patologie. Scopriamo quali sono le terapie necessarie per abbassare i livelli di cortisolo e quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

Sindrome e morbo di Cushing: differenze e caratteristiche.

La sindrome di Cushing è il quadro clinico (l’insieme dei sintomi e dei segni) che viene a configurarsi quando nel circolo ematico risultano presenti, per periodi prolungati, elevati livelli di cortisolo.

I livelli ematici di cortisolo variano nell’ambito della giornata. I picchi di tale andamento (massimo e minimo) si riscontrano al mattino (h 8 circa) e nella notte 2/3 ore dopo l’inizio del sonno (h 0 circa). Naturalmente tali valori variano anche con età, sesso e metodologia con cui viene effettuata l’analisi.

Riportiamo di seguito i valori ritenuti fisiologici per adulti di entrambi i sessi

Approfondimento su cortisolo e sue funzioni.

Il cortisolo è un ormone che viene secreto dalle ghiandole surrenali. La sua sintesi avviene nella corteccia delle suddette sotto l’azione stimolante dell’ormone adrenocorticotropo prodotto dall’ipofisi e trasportato dal torrente ematico.

Il cortisolo svolge nel corpo svariate ed importanti funzioni.

Le più importanti possono così riassumersi:

  • Stimolazione del processo metabolico della gluconeogenesi. Ovvero con livelli ematici bassi di glucosio il cortisolo favorisce la conversione di prodotti non glucidici (carboidrati) in zuccheri. Ossia favorisce la conversione in zuccheri di proteine e lipidi e acidi carbossilici come quello lattico e propionico. Il che si traduce in un aumento della concentrazione ematica di zuccheri.

  • Modulazione della risposta immunitaria. Esso, infatti, inibendo il ricettore della interleuchina-2 posto sui linfoiciti T (globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria che non comporta anticorpi) fa si che si venga a determinare una consistente diminuzione delle sostanze che determinano infiammazione. Tutto questo spiega il perchè delle terapie cortisoniche per la cura dei processi infiammatori ed allergici.

Questa sindrome può avere cause svariate ed eterogenee. Se la causa che determina l’insorgere della sindrome di Cushing è un adenoma della ipofisi ACTH-secernente allora più propriamente si parla di morbo di Cushing o anche di malattia di Cushing anzichè di sindrome.

Approfondimento su ipofisi, ormone adrenocorticotropo e adenoma ipofisiario ACTH-secernente.

L’ipofisi o pituitaria è allocata nella regione della scatola cranica nota come sella turcica. E’ una ghiandola endocrina (riversa i suoi secreti nel sangue) e produce svariati ormoni che svolgono importanti funzioni metaboliche. Fra essi vi è l’ormone adrenocorticotropo che ha come organo bersaglio le ghiandole surrenali che, in sua presenza, vengono stimolate alla produzione di numerosi ormoni tra cui il cortisolo.

La pituitaria è, a sua volta, stimolata alla secrezione dell’ACTH dall’Ormone rilasciante corticotropina o CRH. Quest’ultimo è sintetizzato dalla regione del cervello, nota come ipotalamo, che è prossima all’ipofisi. Il processo di rilascio da parte dell’ipofisi di ACTH è regolato da due molecole proteiche: IL-10 e TGF che vengono inibiti dall’aumento della concentrazione ematica di cortisolo.

Si viene a creare in tal maniera una sorta di feedback negativo che regola l’intero processo. In altri termini l’aumento di ACTH stimola la produzione di cortisolo e la sua concetrazione cresce. L’amento di concentrazione di cortisolo inibisce Ia produzione di IL-10 ed TGF. Di conseguenza viene ridotta la stimolazione dell’ipofisi diminuisce la produzione di ACTH con immediata diminuzione della secrezione di cortisolo.

L’adenoma ipofisiario ACTH-secernente è un tumore benigno della ghiandola che si origina dalle cellule dell’epitelio (che costituiscono l’involucro che la racchiude).

Esso induce nell’ipofisi una attività ormonale che non risponde più al fisiologico processo di regolazione sopra descritto. La conseguenza è un livello elevato di ACTH costante nonostante elevate concentrazione di cortisolo. Ne deriva ovviamente una condizione di ipercortisolismo e relativa sindrome di Cushing.

Sintomi e segni dell'aumento di cortisolo.

Da quanto fin qui detto risulta evidente che la malattia/morbo di Cushing è un caso particolare della Sindrome di Cushing per cui  le due patologie presenteranno quadro clinico analogo e quindi gli stessi sintomi e segni, conseguenza del cronico eccesso di cortisolo. Essi sono:

Va comunque esplicitamente chiarito, che in alcuni casi (abbastanza rari) di morbo di Cushing provocati da tumori di grosse dimensioni, si può aggiungere alla normale sintomatologia da eccesso di cortisolo un altro sintomo determinato dalla compressione meccanica delle strutture anatomiche contigue alla ghiandolaOvvero la compromissione del campo visivo che può essere laterale o periferica.

Cause alla base di sindrome e  morbo.

Come ripetutamente detto la sintomatologia della malattia è una diretta conseguenza dei livelli ematici elevati di cortisolo, pertanto le cause vano ricercate in tutte quelle condizioni che determinano un aumento cronico della concentrazione dell’ormone. Dette condizioni sono svariate ed eterogenee fra loro di seguito ne riportiamo le più comuni:

Approfondisci gli effetti collaterali dei corticosteroidi.

Diagnosi: esami e test per scoprire se si tratta di sindrome oppure di malattia di Cushing.

La diagnosi può rivelarsi di non semplice formulazione. Lo specialista fa una prima ipotesi di diagnosi sulla clinica e sull’anamnesi ossia analizzando: i sintomi lamentati dal paziente, la sua storia e constatando i segni. Prescriverà poi una serie di test per convalidare tale sospetto. Detti test possono così riassumersi:

Dosaggio del cortisolo nel sangue ad orari prefissati (alle otto del mattino ed a mezzanotte) e nelle urine raccolte nelle 24 ore. Serve a stabilire se si è in presenza di una vera sindrome di Cushing o di una diversa condizione clinica che presenta sintomi e segni sovrapponibili con quelli dell’ipercortisolismo. Le condizioni che possono fornire una sintomatologia pseudo Cushing sono: obesità, alcolismo, stati depressivi.

Test di soppressione con desametasone. Serve, una volta appurata la presenza della sindrome di Cushing, a indagarne la causa. Il desametasone è uno steroide che ha la proprietà di fornire alla ipofisi un feedback negativo e pertanto una volta iniettato inibisce la produzione di ACTH. Esistono due varianti del test:

I risultati che si ottengono da questi due test vanno interpretati dallo specialista. Di seguito riportiamo uno schema interpretativo di massima.

Soggetto sano.

ACTH prima della somministrazione del desametasone: bassa

Dosaggio desametasone : basso

Cortisolo: soppresso (la concentazione diminuisce)

Probabile sindrome di Cushing causata da problemi delle surrenali

ACTH prima della somministrazione del desametasone: bassa

Dosaggio desametasone : sia basso che elevato

Cortisolo: non è soppresso in entrambi i casi

Probabile sindrome di Cushing causata da tumore che secerne ACTH in maniera ectopica (tumore ai polmoni,pancreas,etc)

ACTH prima della somministrazione del desametasone: normale-elevata

Dosaggio desametasone : sia basso che elevato

Cortisolo: non è soppresso in entrambi i casi

Pobabile Malattia di Cushing. Ovvero sindrome di Cushing causata da adenoma ipofisiario.

ACTH prima della somministrazione del desametasone: elevata

Dosaggio desametasone : basso ed elevato

Cortisolo: non soppresso da dosaggi bassi, ma soppresso dagli alti

Possono rendersi necessarie per una corretta diagnosi anche tecniche di imaging come:·

Terapia: farmacologica o chirurgica.

La scelta del trattamento più opportuno dipende ovviamente dalla diagnosi e comunque qualunque sia la causa è comunque tesa a ridurre i livelli di cortisolo. Le varie possibilità comprendono:

Riduzione della posologia delle terapie cortisoniche in atto. Ovviamente tale scelta va fatta compatibilmente con la necessità di mantenere sotto controllo le patologie sottostanti: asma, artrite reumatoide, etc.

Intervento chirurgico. E’ possibile asportare una o entrambe le surreni in maniera da ridurre i livelli di cortisolo secreto. E’ ancora possibile asportare chirurgicamente il tumore che determina la secrezione sia che esso sia locato nelle surreni che in altra sede. In alternativa, e talvolta in sinergia alla chirurgia, possono usarsi radiazioni ionizzanti per distruggerlo o completarne la distruzione.

Terapia farmacologica. Esistono principi attivi capaci di mantenere sotto controllo la secrezione di cortisolo. Essi sono: ketoconazolo, mitotano e metyrapone. Solitamente il trattamento farmacologico è utilizzato in previsione di un intervento chirurgico o in caso di suo fallimento.

Trattamento della malattia: intervento chirurgico.

La malattia di Cushing è provocata da un adenoma ipofisario e pertanto il trattamento deve necessariamente contemplarne la rimozione. La rimozione viene effettuata chirurgicamente per via transfenoidale e quindi o attraverso le narici o incidendo nella regione del labbro superiore. L’intervento chirurgico non è pertanto privo di rischi e comporta anche una non trascurabile percentuale di complicanze.

Complicanze e rischi legati ad elevati livelli di cortisolo.

La sindrome non trattata può condurre ad una serie di gravi complicanze che di seguito esplicitiamo:

Nella malattia di Cushing alle complicanze indotte dagli elevati livelli di cortisolo sopra descritte possono aggiungersi quelle indotte da un abnorme sviluppo dell’adenoma dell’ipofisi che provoca compromissione delle aree adiacenti e quindi problemi inerenti alla fisiologica secrezione degli altri ormoni ipofisiari e compromissione della visione.

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