Nistagmo oculare: tipologie, cause, sintomi e cure
Approfondiamo le tipologie e le cause del nistagmo oculare cercando di evidenziare con chiarezza quali sono i sintomi e quali le possibili cure di questi movimenti involontari dell'occhio.
Cosa è il nistagmo oculare?
Il nistagmo é un movimento degli occhi che ha le seguenti caratteristiche:
- E’ involontario. Avviene in maniera indipendente e non controllabile dalla volontà del soggetto che ne soffre.
- Oscillatorio. La sua traiettoria è simile a quella di un pendolo: un primo movimento sposta gli assi degli occhi in una determinata direzione ed il successivo li riporta nella posizione iniziale.
- Ritmico. Caratterizzato da sequenze di movimenti che si ripetono nel tempo in maniera regolare ed ordinata.
Il nistagmo in se non è una malattia ma può essere: o uno dei sintomi di un patologia di base o più semplicemente un disturbo di natura non patologica.
Tipologie e caratteristiche del movimento involontario dell’occhio.
Il nistagmo si suddivide in due grosse tipologie in base alla forma d’onde (movimenti oculari):
- Nistagmo pendolare in cui vi sono movimenti di uguale intensità in ogni direzione;
- Nistagmo a scosse in cui vi è una fase lenta con deviazione in senso opposto all’oggetto fissato ed una fase rapida verso l’oggetto fissato. Il primo movimento è lento tanto da assomigliare ad una sorta di deriva e conduce alla perdita della fissazione (allineamento tra bersaglio, nella direzione degli assi ottici, e regione della retina in cui si forma l'immagine). Il secondo invece, poiché recupera la fissazione e quindi il bersaglio, è un movimento molto veloce (movimento saccadico).
Poichè il nistagmo non viene descritto solo in base alla forma d’onda, ma in base all’intensità (bassa o alta), all’ampiezza, alla lateralità (monoculare o binoculare), alla frequenza (bassa o rapida) al piano spaziale della traiettoria (orizzontale, verticale, circolare, rotatorio), esistono numerose tipologie di nistagmo, almeno 40 diverse, catalogate in funzione delle caratteristiche con cui il disturbo si presenta.
Esamineremo di seguito le più comuni suddividendole in fisiologiche e acquisite.
Nistagmo fisiologico.
Si parla di nistagmo fisiologico quando, ovviamente, non esiste alcuna malattia di fondo che lo determini. Anzi la forma più frequente è addirittura un indispensabile meccanismo compensatorio che il corpo mette in atto nel tentativo di fissare le immagini sulla retina quando si ruota rapidamente la testa. Il nistagmo fisiologico può a sua volta essere :
- Nistagmo riflesso o optocinetico. E’ il più frequente ed è, come già brevemente descritto, quel meccanismo fisiologico che indipendentemente dalla nostra volontà viene messo in atto dal cervello per tentare di fissare sulla retina un oggetto in movimento. Un suo esempio emblematico è il comportamento degli occhi nell’osservazione di un oggetto attraverso il finestrino di una macchina o di un treno che si muove a velocità più o meno costante. Inizialmente abbiamo un lento movimento dei bulbi oculari per seguire il bersaglio a cui fa immediatamente seguito uno repentino di ritorno nella posizione iniziale quando quest’ultimo scompare dal campo visivo. Il movimento consente così di seguire un nuovo bersaglio che invade il campo.
- Nistagmo vestibolare. Viene causato da lesioni del sistema vestibolare . Dove il sistema vestibolare è posizionato nell’orecchio interno e gestisce l’equilibrio del corpo. Infatti, monitorando posizione e movimento del cranio, esso assicura: configurazione ortostatica al corpo, suo orientamento spaziale e corretta posizione dei bulbi oculari durante i movimenti del capo.
- Nistagmo dissociato. Può aversi in individui sani e quindi è ancora un nistagmo fisiologico, quando gli occhi muovendosi sul piano orizzontale puntano all’estremità del campo visivo con un angolo di 40° ed oltre e vi permangono per un tempo dell’ordine dei 10/15 secondi. Si manifesta con scosse di ampiezza contenuta che sono più consistenti in un occhio (quello che adduce) che nell’altro. Si parla perciò di nistagmo dissociato ovvero di movimenti dei due occhi concomitanti ma di differente ampiezza. La causa che induce detta tipologia di nistagmo è connessa alle forze eccessivamente intense che, nelle condizioni descritte, sollecitano la muscolatura dei bulbi oculari. Sollecitazioni che, determinando un considerevole stress per l’intero sistema oculomotore, possono indurre il disturbo.
Nistagmo patologico: le malattie più comuni.
In questo caso, come già detto, il disturbo è un sintomo di una malattia preesistente. Esistono diverse tipologie di nistagmo patologico.
- Il nistagmo patologico congenito/infantile Il disturbo, che può essere sia pendolare che a scosse, compare nel neonato, fin dalla nascita o dai primi mesi di vita e spesso è ereditario e quasi sempre si presenta unitamente a malfunzionamenti del sistema visivo come può essere lo strabismo. Può essere causato da compromissioni dei meccanismi che consentono la corretta formazione della immagine sulla retina e perciò con una acutezza della vista ridotta. Vi sono forme di nistagmo congenito infantile che compaiono nei primi mesi di vita, terzo o quarto, che non si accompagnano ad alterazioni organiche rilevabili tranne che a qualche difetto visivo del tipo rifrattivo. Di norma il difetto presenta un punto di neutralità, ossia una posizione precisa dello sguardo in cui il problema si annulla. Se a questo punto di neutralità corrisponde una posizione innaturale del capo il nistagmo si accompagna anche a severi dolori muscolari del collo (torcicollo). Infatti nel tentativo di minimizzare il problema si tende a posizionare il capo in maniera che lo sguardo capiti nella posizione di neutralità. Cosi facendo però si sottopone la muscolatura del collo ad uno stress abnorme e continuo e da qui il dolore. Il nistagmo generalmente migliora in maniera vistosa correggendo il difetto rifrattivo.
Malattie che determinano questa condizione e che hanno il nistagmo come sintomo.
Dstrofia retinica ereditaria ( gruppo di 8 malattie accomunate da una ridotta funzionalità della retina), |
Glaucoma bilaterale ereditario ( malattia in cui malformazioni della camera dell’occhio che contiene l’umore acqueo creano uno squilibrio tra liquido prodotto ed assorbito ed il conseguente aumento di pressione determina danni alle strutture oculari, retina compresa) |
Albinismo |
- Nistagmo latente. Si presenta ovviamente in età precoce ( pochi mesi di vita ) e si manifesta solo in assenza di fusione delle immagini ossia se uno dei due occhi è coperto oppure è pigro. Per questa sua caratteristica il nistagmo latente é frequente nelle situazioni di forti differenze di acuità visiva tra i due occhi e di ambliopia (occhio pigro). Il disturbo le cui cause sono sconosciute, è del tipo a scosse ed orizzontale,
- Spasmus nutans. Compare intorno all’anno e mezzo di vita e quindi abbastanza tardi per un nistagmo infantile. In questo caso il nistagmo è legato ad altre 2 alterazioni motorie e precisamente ad un dondolio del capo ed ad una innaturale postura dello stesso. Postura che costringe i muscoli del collo a stress e quindi anche in questo caso il nistagmo si accompagna a torcicollo. Lo Spasmus nutans può essere segno di tumore alle vie ottiche o dell’encefalo.
- Il Nistagmo acquisito. Si può presentare, una volta che si sono superati i primi mesi, in qualunque momento della vita e quindi anche in età fortemente avanzata. Esso raggruppa un buon numero di nistagmi fortemente eterogenei tra loro e per tale motivo non esiste una classificazione accettata in maniera universale. E’ causato da: malattie degli occhi, compromissioni neurologiche (del sistema nervoso centrale), compromissione del sistema vestibolare che è strettamente collegato al sistema oculomotore, oftalmoplegie, ovvero paralisi della muscolatura del globo oculare che ne compromettono i movimenti. Ne consegue che, dato il gran numero di organi e strutture coinvolte, vi è una consistente diversità nelle caratteristiche dei disturbi che ne possono scaturire. I più comuni sono comunque: il nistagmo vestibolare periferico ed il nistagmo da instabilità vestibolare centrale. Il nistagmo vestibolare periferico ha come cause malattie o del labirinto o del nervo vestibolococleare che collega il cervello al vestibolo. Dette malattie possono essere: ischemie, sindrome di Meniere, labirintiti, etc. Il nistagmo da instabilità vestibolare centrale è causato da patologie che compromettono i centri encefalici del sistema vestibolare.
Sintomi del nistagmo.
Poichè il nistagmo non è una patologia ma al più esso stesso un sintomo è improprio parlare dei sintomi di questo disturbo. Si può al più quindi parlare di sintomi associati che possono essere svariati dato il gran numero di malattie che possono indurre il nistagmo. Citiamo a mo’ di esempio quelli che di norma si accompagnano al nistagmo vestibolare periferico.
Questi poichè configurano un quadro clinico di compromissione del vestibolo sono:
- Acufeni e tinniti. Ronzii e fischi che si percepiscono (senza una reale consistenza) nell’orecchie.
- Vertigine. Compromissione delle percezioni sensoriali che si traducono in una perdita di equilibrio.
- Postura ortostatica instabile.
- Nausea e conati di vomito.
- Oscillopsia. Disturbo della vista in cui il campo visivo si presenta instabile ed oscillante.
Cure per il movimento oculare involontario.
Non esiste ovviamente un protocollo unico per il trattamento del nistagmo perchè le cause del disturbo possono essere tante e troppo eterogenee tra loro.
Per questo motivo il trattamento presuppone innanzi tutto una corretta diagnosi ossia l’individuazione della causa che determina e poi se è possibile la sua eliminazione con una adeguata terapia. Non sempre ovviamente ciò è fattibile anzi solo in pochi casi. Il disturbo comunque sovente migliora in maniera decisa se in presenza di problemi rifrattivi questi vengono corretti con l’uso di occhiali o meglio ancora lenti a contatto.
Nei casi di nistagmo severo che pregiudicano fortemente la qualità della vita si può ricorrere ad una cura a base di infiltrazioni botuliniche nei muscoli oculari. La tossina inibisce il movimento dei muscoli e riduce il nistagmo. La terapia ha però una durata limitata dell’ordine dei 4/5 mesi e poi va ripetuta ed inoltre tecnicamente l’infiltrazione è tutt’altro che semplice.
Un’altra possibilità è per alcune tipologie di nistagmo l’intervento chirurgico sui muscoli oculomotori. L’intervento consiste nel modificare chirurgicamente i muscoli che muovono il globo oculare in maniera da tentare di portare la zona nulla del nistagmo al centro del campo visivo.
Chiariamo quanto detto. La zona nulla del nistagmo è quella parte del campo visivo in cui il nistagmo è nullo o minimo. Ora frequentemente questa zona è posizionata in maniera periferica rispetto al centro del campo visivo. Tale condizione costringe il paziente, per minimizzare il disturbo a mantenere il capo in posizioni innaturali che gli consentono di allinearsi alla zona suddetta. La conseguenza è torcicollo e dolori muscolari. L’intervento tende a modificare i muscoli del globo oculare (allentandoli o serrandoli) in maniera da far coincidere per quanto più è possibile tale zona col centro del campo visivo. Si comprende da quanto detto che l’operazione è delicata e non sempre possibile. Le tipologie di nistagmo che meglio si prestano a tale trattamento sono quelle congenite. Va comunque detto che se fattibile l’intervento non va effettuato in tenera età ma intorno ai dieci anni in maniera che la muscolatura acquisti la definitiva stabilità.
Nistagmo e sclerosi multipla. La sclerosi multipla è una malattia in cui il sistema immunitario per errore attacca e distrugge la mielina ossia l’isolante delle fibre che convogliano i segnali elettrici tra cervello e midollo segnali con cui il cervello comanda i movimenti ai muscoli. La perdita della mielina e quindi dell’isolamento fa si che il segnali si disperda del tutto o in parte e quindi i muscoli non obbediscono o lo fanno in maniera non precisa ai comandi del cervello. Un paziente con sclerosi multipla può avere come sintomo il nistagmo se la malattia ha compromesso i centri celebrali oculo motori o alcune aree del cervelletto. |