Impianto cocleare: cos’é? Tecniche e rischi dell’orecchio bionico

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

L'impianto cocleare è un particolare dispositivo che consente ad un soggetto affetto da ipoacusia o sordità di percepire meglio i suoni dell'ambiente circostante. Il costo dell’orecchio bionico è molto elevato. Esaminiamo le tecniche di impianto, i vantaggi per un soggetto con ipoacusia, ed i possibili rischi dell’intervento.

Cos’è l’impianto cocleare?

Un impianto cocleare è un dispositivo che sostituisce la normale funzione dell'orecchio e va considerato come un "orecchio elettronico" o "bionico" in quanto, una volta impiantato, ripristina la funzione uditiva.

A differenza di una protesi acustica, che amplifica i suoni, l’orecchio elettronico invia segnali elettrici direttamente al nervo acustico attraverso numerosi elettrodi inseriti nella coclea, la struttura dell'orecchio interno che contiene il nervo acustico.

In tutto il mondo sono circa 188.000 le persone che beneficiano questa tecnologia, con 6000 - 7000 pazienti solo in Italia (con una media di circa 700 impianti l'anno).

Com'è fatto l’orecchio bionico? Le componenti e il suo funzionamento.

A livello tecnico, un impianto cocleare è formato da due componenti, una componente esterna ed una componente interna. Nel dettaglio:

Il funzionamento dell'impianto cocleare può essere così schematizzato:

In quali casi è consigliato l’impianto?

L'impianto cocleare può essere utilizzato solo in determinati casi di ipoacusia o sordità. La selezione dei pazienti ritenuti idonei per l'impianto cocleare è pertanto molto rigida e viene compiuta mediante una serie di esami.

Puoi approfondire le tipologie di ipoacusia.

Tra i disturbi uditivi per i quali è consigliato, sia nei bambini che negli adulti, possiamo citare:

L'impianto cocleare non è invece indicato:

La selezione dei pazienti: test preliminari.

La selezione dei pazienti idonei all'inserimento di un impianto cocleare è basata su una serie di test clinici, test neuropsichiatrici e test logopedici. Il team di intervento è composto da:

Test di primo livello.

Dopo un'accurata anamnesi il medico procede con il primo livello di test clinici, con cui vengono valutati:

|ADSENSE|

Test secondo livello.

Una volta eseguiti questi test si passa al secondo livello con test neuropsichiatrici quali:

Test di terzo livello.

Infine terzo livello di test è rappresentato dagli esami logopedici, ovvero:

Come si svolge l’intervento chirurgico?

L'intervento chirurgico a livello dell'osso temporale si svolge in anestesia totale e prevede le seguenti fasi:

La durata dell'intervento è variabile in base ai singoli casi ma di solito non supera mai le tre ore. Il soggetto rimane in ospedale per circa 2 - 3 giorni e la cicatrice si risana normalmente nell'arco di 3 - 5 settimane. Una volta passato il periodo di cicatrizzazione è possibile procedere con l'applicazione della parte esterna dell'impianto e con il mappaggio. E' bene sottolineare che dopo l'intervento l'impianto è "spento" ed il soggetto non è ancora in grado di sentire.

Quanto costa?

Se riconosciuta l'invalidità mediante legge 104, l'intervento per posizionare l'impianto cocleare e la successiva manutenzione sono a carico del Sistema Sanitario Nazionale, considerato che un tale impianto ha costi molto alti (variabili in base alla casa produttrice ma in generale la cifra è superiore ai 20.000 euro).

Il dopo intervento: tecniche di mappaggio e riabilitazione.

Trascorso un mese circa dall'intervento chirurgico si procede al posizionamento della componente esterna dell'impianto cocleare ed alle tecniche di mappaggio e riabilitazione.

Mappaggio.

Il mappaggio è il momento in cui si "accende" l'impianto, ovvero in cui vengono attivati gli elettrodi. L'attivazione degli elettrodi è graduale, vengono prima attivati gli elettrodi situati più internamente nella coclea e successivamente gli elettrodi situati nella parte più esterna. Per ogni singolo elettrodo viene ricercata la soglia minima di udibilità e la soglia massima tollerata dal paziente, con l'individuazione di una soglia media che gli consentirà di udire i suoni in maniera ottimale. In questo modo si va a costituire una vera e propria mappa degli elettrodi, che verrà memorizzata a livello del processore.

Riabilitazione.

La fase di riabilitazione serve a far si che il soggetto possa gradualmente riabituarsi o abituarsi a sentire i suoni ed a ripristinare o creare il linguaggio. Viene eseguita da un logopedista, il quale sottoporrà il paziente a sedute di circa un'ora nelle quali verranno praticati esercizi di stimolazione uditiva (esposizione a suoni e rumori ambientali, alla voce di diverse persone e così via). La riabilitazione ha una gradualità decrescente, ovvero per un primo periodo verranno svolte quotidianamente, man mano poi la frequenza diventerà minore (una volta a settimana, una volta al mese, una volta ogni due mesi).

I Vantaggi e i rischi di un orecchio elettronico.

Quando si prende la decisione di ricorrere ad un impianto cocleare è bene conoscere i pro e i contro che possono derivare dall'utilizzo di questo dispositivo di modo da comprendere se è adatto o meno alle esigenze del singolo individuo.

I vantaggi.

L'utilizzo di un impianto cocleare non riesce a trasmettere suoni come una normale coclea, ma ha sicuramente dei vantaggi rispetto alle classiche protesi acustiche. In particolare dopo l'impianto:

Gli svantaggi.

Nonostante gli evidenti benefici derivanti dall'utilizzo di un impianto cocleare, vi sono anche degli svantaggi legati all'utilizzo di questo tipo di dispositivo. In particolare possono verificarsi i seguenti problemi:

Gli studi e l’innovazione nella ricerca.

Attualmente si stanno realizzando numerosi studi per la realizzazione di impianti cocleari di ultima generazione. In particolare la ricerca si indirizza verso la realizzazione di impianti cocleari:

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