Patereccio: cos' è? Cause, cura e rimedi per il giradito
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Il patereccio è un'infezione localizzata ad un dito della mano o del piede caratterizzata da un processo infiammatorio al polpastrello o all'unghia che, talvolta, gira intorno al dito. Analizziamo le cause dell’infezione, generalmente legata a virus la cui proliferazione spesso dipende da comportamenti ed abitudini scorrette, e le cure farmacologiche o naturali per il giradito.
Che cosa è il patereccio?
Il patereccio, chiamato anche giradito, è un processo di tipo infiammatorio - infettivo che colpisce le dita delle mani e dei piedi. Si chiama anche giradito poiché, sebbene si origini spesso su un margine del dito o su una faccia di esso, talvolta tende ad assumere forma circolare. È causato da batteri come Stafilococchi e Streptococchi che possono penetrare nel dito o attraverso lesioni o attraverso la saliva e, sebbene sembri una patologia di poco conto, non andrebbe mai trascurata poiché potrebbe cronicizzare.
E’ contagioso?
Il patereccio è una malattia contagiosa perché causata da agenti infettivi che si trasmettono per contatto.
A volte, soprattutto il patereccio erpetico viene trasmesso dallo stesso paziente che, con la bocca, può trasmettere alle dita l’infezione dell’herpes labiale.
Le differenti tipologie di giradito.
Il patereccio solitamente si presenta come un processo infiammatorio acuto, che insorge all'improvviso causando dolore, gonfiore e rossore. In alcuni casi può però diventare cronico, specialmente se trascurato o non curato adeguatamente.
Esistono quattro tipologie di patereccio che classificano la malattia in base al coinvolgimento degli strati cutanei:
Superficiale o cutaneo.
Viene definito anche patereccio cutaneo e si limita alla superficie dell'epidermide. Può essere un processo di tipo infiammatorio o di tipo eritematoso. Si manifesta solitamente su un solo dito, per esempio l'indice della mano o l'alluce del piede e talvolta si ha la produzione di essudato all'interno di una vescicola. Il patereccio superficiale può essere intorno al dito (e prende il nome di giradito) oppure essere ungueale, localizzarsi cioè vicino all'unghia prendendo il nome di paronichia.
Sottocutaneo subungueale o periungueale .
In questo caso il processo infiammatorio si estende ai tessuti che si trovano sotto l'unghia (tessuti subungueali) o intorno all'unghia (tessuti periungueali). Il risultato di questa infiammazione è che viene distrutto il tessuto corneo che forma l'unghia.
Profondo.
Il patereccio profondo si espande fino alle articolazioni e alle ossa e, se non adeguatamente trattato, può infiammare le guaine tendinee e le articolazioni provocando problemi nell'utilizzo dell'arto (mano o piede) colpito.
Erpetico.
E’ causato dal virus dell'herpes simplex e non da un'infezione batterica. In questo caso si manifesta con vescicole tipiche dell'infezione, con prurito intenso ed è localizzato ad un dito. Il patereccio erpetico necessita di almeno tre settimane prima di guarire e non è necessario incidere le vescicole.
Gli agenti patogeni e le cause comportamentali che provocano l’infezione.
Il patereccio è una patologia di origine infettiva, causata cioè da batteri che si trovano normalmente sull'epidermide e che penetrano nella cute attraverso piccole ferite o attraverso la saliva, colonizzandola e infettandola.
Tra gli agenti patogeni causa di patereccio abbiamo:
- Batteri: quali streptococchi e stafilococchi che rappresentano la causa più comune di patereccio.
- Funghi: quali candida albicans.
- Virus: quali herpes simplex.
Approfondisci cos'è e come si sviluppa un'infezione virale.
L'insorgenza del patereccio aumenta in presenza di alcuni comportamenti che fanno sì che gli agenti patogeni penetrino nella cute e infettino i tessuti.
Tra questi comportamenti a rischio possiamo citare:
- Onicofagia: ovvero il vizio di mangiare le unghia e le pellicine intorno all'unghia.
- Dita in bocca: tenerle spesso in bocca facendo si che la saliva sia perennemente a contatto con la zona ungueale e periungueale e creando in questo modo un ambiente umido che favorisce la proliferazione di miceti e di batteri.
- Sostanze chimiche aggressive: utilizzare spesso sostanze chimiche aggressive o fare un lavoro che espone le dita a microtraumi e micro ferite.
- Ferite: causate da schegge di vetro o di legno, o da abrasioni.
- Unghia incarnite: o esecuzione di tecniche di manicure troppo frequenti o troppo aggressive.
In caso di infezione cronica…
Nel caso in cui il patereccio sia cronico le cause possono invece essere relative ad uno stato di immunodeficienza del paziente (per esempio soggetti immunodepressi o affetti da HIV) o ad uno stato di compromissione sistemica del soggetto (nel caso in cui siano presenti patologie metaboliche come per esempio il diabete).
I sintomi solitamente sono di lieve entità.
I sintomi del patereccio sono generalmente di tipo superficiale e sono localizzati al dito colpito.
I principali sintomi che possiamo riscontrare sono:
- Arrossamento e gonfiore della pelle che circonda l'unghia.
- Formazione di vescicole contenenti essudato purulento o di ascessi.
- Alterazioni morfologiche e cromatiche delle unghia, cioè cambiamenti nella forma dell'unghia (che può sollevarsi o staccarsi dal dito) e nel colore.
- Vescicole purulente e pruriginose nel caso di patereccio causato da virus erpetico.
- Febbre e insonnia persistente nei casi di malattia più severa.
Quanto dura il giradito?
La prognosi del patereccio è solitamente buona e la durata della malattia è strettamente legata all'agente infettivo che la causa, cioè:
- Stafilococco: nel caso di infezione da stafilococco o streptococco la guarigione avviene nel giro di alcuni giorni o di alcune settimane con dei trattamenti adeguati.
- Herpes simplex: nel caso di patereccio da herpes simplex la durata della malattia è strettamente correlata all'andamento dell'infezione e si può protrarre per alcune settimane, di norma per una quindicina di giorni.
- Candida albicans: nel caso di patereccio da candida albicans la guarigione può essere un po' più lenta e la patologia può durare da 3 fino a 6 mesi.
Puoi approfondire le cause e conseguenze dell'infezione da candida.
Quando insorgono le complicanze…
Sebbene il patereccio sia un'infezione che solitamente porta alla guarigione completa, qualora la patologia non venga curata adeguatamente i sintomi possono protrarsi per molto tempo e talvolta possono manifestarsi delle complicanze che prolungano la durata della patologia.
Tra queste abbiamo:
- Ascesso cioè un accumulo di fluido purulento (pus) a livello dei tessuti colpiti dall'infezione. L'ascesso può portare a forti dolori e ad un aggravamento dell'infezione.
- Infezione delle articolazioni con sviluppo di artrite settica.
- Infezione a livello osseo chiamata anche osteomielite.
- Deformazione delle dita delle mani o dei piedi a seguito di infezione profonda e mal curata.
- Perdita dell'unghia parziale o totale.
Quali cure è possibile utilizzare?
Generalmente si può tentare di curare il patereccio con rimedi “fai-da-te” o rimedi naturali, ma quando il problema diventa più serio o addirittura cronico, occorre ricorrere a farmaci o anche intervenire chirurgicamente.
Terapia farmacologica e posologia nella medicina tradizionale.
I farmaci da utilizzare per la cura del patereccio sono strettamente legati alla causa scatenante l'infezione.
- Nel caso in cui l'infezione sia sostenuta da batteri si utilizzano antibiotici sotto forma di pomata (per esempio possono essere applicate aureomicina o gentamicina) direttamente sulla zona colpita almeno un paio di volte al giorno, secondo le indicazioni del proprio medico. È bene associare alla pomata antibiotica un lavaggio con un sapone antibatterico al fine di accelerare il processo di guarigione.
- Qualora il patereccio sia di tipo erpetico, causato cioè dal virus dell'herpes, è possibile applicare delle pomate antivirali, come per esempio quella conosciuta con il nome commerciale di Zovirax.
- Qualora l'infezione sia di tipo micotico, sostenuta cioè da funghi, il medico prescriverà un farmaco antimicotico adatto in base alle esigenze, come per esempio una pomata a base di etanolo (che è un alcool) e timolo, due sostanze ad azione fungicida.
Quando è necessario intervenire chirurgicamente?
In alcuni casi, per esempio quando il patereccio è profondo o quando si riscontrano ascessi o ancora quando l'infezione va verso la cronicizzazione, è necessario intervenire chirurgicamente per risolvere in maniera definitiva la patologia.
Esistono due tipologie di intervento chirurgico, in base alla sede colpita dall'infezione:
- Se il patereccio ha colpito l'unghia il medico praticherà sulla pelle con il bisturi un'incisione verticale a livello della zona in cui si ha l'accumulo di pus in modo da consentirne la fuoriuscita. Si procederà inoltre alla rimozione della parte di unghia colpita dall'infezione.
- Se il giradito è localizzato a livello del polpastrello il chirurgo incide la pelle a livello della zona di accumulo del pus ma questa volta in senso orizzontale. L'incisione, dopo la fuoriuscita del pus, viene ricoperta con garze sterili e non vengono applicati punti di sutura.
Cure naturali: omeopatia, fitoterapia e rimedi della nonna per il patereccio.
Le terapie naturali del patereccio possono essere sia di tipo omeopatico - fitoterapico, sia appoggiarsi ai cosiddetti rimedi della nonna.
Omeopatia.
Per quanto riguarda l'omeopatia si consiglia per la cura del giradito:
- Hepar sulfur: chiamato anche solfuro di calcio si prepara miscelando fiori di zolfo e calcare di ostrica. Questo presidio omeopatico è utile per evitare che si formi un ascesso purulento nella zona colpita da giradito. Posologia: Viene utilizzato per il patereccio alla diluizione di 30 CH e se ne assumono 3 -4 granuli almeno tre volte al giorno.
- Belladonna: è una pianta di cui si utilizzano le foglie dopo averle essiccate, in questo caso si può utilizzare una diluizione di 30 CH o di 200 CH. Posologia: in base ai casi (si verrà consigliati dall'erborista di fiducia) alla dose di un granulo al giorno.
- Olio di melaleuca: questo olio essenziale, che rappresenta il principio attivo della pianta melaleuca, ha proprietà antibatteriche, anti fungine e antivirali e pertanto può essere utilizzato come disinfettante per la zona colpita da patereccio. Posologia: si consiglia di assumerne circa 2 - 3 gocce al giorno a stomaco vuoto, nel caso in cui si utilizzi la formulazione orale, oppure di frizionare la zona colpita con un paio di gocce, nel caso si utilizzi la formulazione topica.
Rimedi della nonna.
I rimedi della nonna per la cura del patereccio sono i più svariati ma spesso funzionano molto bene sia da soli che in associazione con rimedi naturali o farmacologici.
Tra questi abbiamo:
- Acqua tiepida e sale: l'azione emolliente dell'acqua calda e quella disinfettante del sale possono aiutare a velocizzare la guarigione e ad alleviare i sintomi. Posologia: si consiglia di immergere la mano in una bacinella di acqua tiepida a cui aggiungere un paio di cucchiai di sale, per 20 - 30 minuti circa 2 -3 volte al giorno.
- Latte e aglio: questo rimedio prevede di portare a ebollizione per un minuto circa mezzo litro di latte in cui sono stati precedentemente inseriti tre spicchi d'aglio. Posologia: dopo l'ebollizione il latte si fa riposare per un quarto d'ora e poi si immerge la mano colpita da patereccio per una mezz'ora circa.
- Mollica di pane: per alleviare i sintomi dell'infezione si può ammorbidire della mollica di pane nel latte caldo. Posologia: la mollica viene poi strizzata e avvolta intorno al dito colpito.
- Cera fusa: nel caso in cui sia presente un ascesso è bene che questo venga fatto "maturare" cioè che se ne agevoli l'apertura al fine di far uscire il pus e velocizzare il processo di guarigione. Posologia: è possibile applicare qualche goccia di cera fusa sulla parte da trattare e lasciarla sul dito per un paio d'ore.
- Limone: un altro rimedio della nonna per alleviare la sintomatologia dolorosa consiste nel sfruttare l'azione disinfettante dell'acido citrico contenuto nel limone. Posologia: praticare un foro in un limone, inserire il dito e lasciarlo all'interno del limone per circa mezz'ora al giorno.
- Farina di riso: al fine di alleviare il dolore un altro rimedio naturale consiste nel mescolare un paio di cucchiai di farina di riso con dei semi di lino e un po' d'acqua. Posologia: quando l'impacco ha una consistenza pastosa va applicato sul dito per una ventina di minuti e dovrebbe aiutare a calmare il dolore.
Visto che la prevenzione per tutte le patologie è fondamentale vediamo alcuni consigli utili.
Consigli utili per prevenire il giradito.
Il patereccio è una patologia non grave ma molto fastidiosa, per cui è bene conoscere le norme comportamentali che possono prevenirne l'insorgenza.
Per evitare la comparsa del giradito si consiglia di:
- Non mangiarsi le unghia ed evitare di rosicchiare le pellicine. In questo modo si eviteranno i microtraumi che possono favorire la penetrazione batterica.
- Evitare di tagliare le unghie troppo corte e di lesionare durante la cura delle unghia le pellicine. Allo stesso modo è bene evitare di fare manicure e pedicure aggressive e radicali.
- Tenere le dita sempre ben asciutte per impedire la proliferazione dei microrganismi. A tal proposito è bene asciugarsi sempre in mezzo alle dita delle mani o dei piedi dopo la doccia, indossare calzini puliti e utilizzare scarpe traspiranti.
- Qualora si utilizzassero prodotti chimici aggressivi (per esempio per fare le pulizie di casa) indossare sempre i guanti.
- Evitare di tenere le dita in bocca per ridurre al minimo la contaminazione batterica da parte della saliva.