Guida Completa sulla Pielonefrite: Cause, Sintomi e Trattamento
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La pielonefrite è una forma di infezione renale che richiede attenzione medica immediata. In questa guida completa, esploreremo le cause, i sintomi e i trattamenti efficaci per gestire questa condizione. Avrai le informazioni necessarie per capire meglio questa patologia e per agire in modo proattivo nella sua prevenzione e cura.
Che cos'è la Pielonefrite?
La pielonefrite è una condizione medica che colpisce uno o entrambi i reni. Si tratta di un tipo di infezione renale che generalmente inizia nelle vie urinarie per poi risalire verso i reni. Qui, alcuni punti chiave:
- Origine dell'Infezione: Spesso causata da batteri, in particolare l'Escherichia coli, che risalgono dall'uretra ai reni.
- Classificazione: E' acuta o cronica. La forma acuta è un evento improvviso e severo che richiede trattamento immediato, mentre la forma cronica è una condizione a lungo termine che portar a danni renali permanenti se non adeguatamente trattata.
- Popolazioni a Rischio: Anche se colpisce chiunque, le donne sono generalmente più a rischio a causa della struttura anatomica del loro sistema urinario. Anche le persone con un sistema immunitario indebolito sono più vulnerabili.
- Gravità: Se non trattata adeguatamente, la pielonefrite porta a complicanze gravi come sepsi, insufficienza renale o danni permanenti al rene.
Tipi di Pielonefrite
La pielonefrite si manifesta in vari modi e forme, rendendo fondamentale una corretta classificazione per una diagnosi accurata e un trattamento efficace. Ecco una disamina dei diversi tipi di pielonefrite:
Pielonefrite Acuta
- Caratteristiche: Si tratta di un'infezione renale di insorgenza rapida che necessita di un trattamento immediato.
- Segni e Sintomi: Febbre alta, dolore lombare e frequentemente disturbi urinari.
- Trattamento: Generalmente risponde bene agli antibiotici e richiede un breve periodo di cura.
Pielonefrite Cronica
- Caratteristiche: Una condizione a lungo termine che deriva da episodi ripetuti di infezione acuta o da un problema strutturale.
- Rischio: Porta danni renali permanenti se non trattata adeguatamente.
- Gestione: Richiede un approccio di trattamento più complesso, talvolta includendo chirurgia per correggere anomalie strutturali.
Pielonefrite Bilaterale e Unilaterale
- Bilaterale: Coinvolge entrambi i reni e può essere particolarmente grave.
- Unilaterale: Colpisce un solo rene, generalmente meno grave ma necessita comunque di un trattamento rapido.
Pielonefrite Infettiva e Non Infettiva
- Infettiva: Causata da agenti patogeni come batteri o, più raramente, virus.
- Non Infettiva: Causata da reazioni autoimmuni o da ostacoli al normale flusso urinario come calcoli renali.
Pielonefrite Interstiziale
- Caratteristiche: Un'infiammazione del tessuto renale sia acuta che cronica.
- Cause: Spesso indotta da farmaci, infezioni o malattie autoimmuni.
Pielonefrite Diabetica
- Rischio Accresciuto: I diabetici sono più vulnerabili a sviluppare pielonefrite a causa della glucosuria e di un sistema immunitario compromesso.
- Gestione: Oltre agli antibiotici, richiede un controllo rigoroso della glicemia.
Comprendere le diverse tipologie di pielonefrite è fondamentale per una diagnosi precisa e un trattamento mirato. Ogni tipo ha le sue peculiarità e necessita di un approccio terapeutico diverso. Pertanto, consultare un medico specializzato è cruciale per la corretta gestione della malattia.
Cause della Pielonefrite
Capire le cause della pielonefrite è fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento mirato. Diversi fattori contribuiscono all'insorgenza di questa patologia renale, che va da cause infettive a condizioni anatomiche. In questo capitolo, ci concentreremo sulle cause più comuni, iniziando con le infezioni batteriche.
Infezioni Batteriche
Le infezioni batteriche sono tra le cause più frequenti di pielonefrite. Ecco alcuni punti chiave:
- Escherichia Coli (E. Coli): Questo batterio è la causa più comune e proviene spesso dal tratto intestinale. Una volta che entra nel sistema urinario, ascende fino ai reni e provoca un'infezione.
- Proteus Mirabilis: Un altro batterio che causa pielonefrite, soprattutto se ci sono calcoli renali presenti, poiché è noto per la sua capacità di formare cristalli nelle urine.
- Enterococcus e Staphylococcus: Meno comuni, ma preoccupanti, soprattutto in persone con un sistema immunitario compromesso o con cateteri urinari a lungo termine.
- Fonti di Contaminazione: I batteri entrano nel tratto urinario attraverso rapporti sessuali, l'uso di cateteri, o procedure mediche come la cistoscopia. Anche la gravidanza è un fattore di rischio.
- Fattori di Rischio: Alcune persone sono più a rischio di infezioni batteriche che possono portare a pielonefrite, come donne in gravidanza, anziani e persone con malattie croniche come il diabete.
- Antibiotico-resistenza: Un tema di crescente preoccupazione è l'antibiotico-resistenza. Alcuni ceppi di batteri sono diventati resistenti agli antibiotici comuni, rendendo il trattamento più complesso e meno efficace.
T test come urinocoltura e antibiogramma sono fondamentali per identificare il tipo di batterio coinvolto e per scegliere l'antibiotico più appropriato.
Fattori di Rischio
Capire i fattori di rischio specifici è utile per la prevenzione della pielonefrite. Alcune circostanze mediche o interventi aumentano la probabilità di sviluppare questa condizione. Ecco alcuni fattori di rischio particolarmente importanti da considerare:
- Pielonefrite Dopo Intervento Chirurgico: La chirurgia, specialmente nei pressi della regione pelvica o addominale, aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario, che progrediscono fino a diventare pielonefrite. È cruciale osservare rigorosi protocolli di asepsi e antisepsi durante e dopo l'operazione.
- Pielonefrite Dopo Parto: Le donne in gravidanza e nel periodo post-parto sono più suscettibili a infezioni urinarie e, conseguentemente, a pielonefrite. La pressione sul tratto urinario durante la gravidanza e i cambiamenti ormonali sono fattori contribuenti.
- Pielonefrite Dopo Aborto: Similmente al periodo post-parto, anche dopo un aborto le donne hanno maggior rischio di infezioni urinarie e pielonefrite, soprattutto se l'aborto è stato eseguito in condizioni non sterili.
- Pielonefrite Dopo Stent: Un catetere o stent ureterale causa irritazione e fornisce un mezzo per i batteri per ascendere dal tratto urinario inferiore ai reni. Una gestione attenta e controlli regolari sono fondamentali.
- Pielonefrite Dopo Cateterismo: L'uso prolungato di cateteri urinari è un noto fattore di rischio per infezioni urinarie e, se non gestito correttamente, e porta a pielonefrite. La scelta del materiale del catetere, tecniche di inserimento sterili e una gestione igienica sono cruciali per minimizzare i rischi.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche e Terapeutiche
Le procedure mediche diagnostiche e terapeutiche sono essenziali per la corretta gestione di numerose condizioni, ma bisogna essere consapevoli dei potenziali rischi associati, inclusa la pielonefrite. Ecco alcuni dettagli:
- Pielonefrite Dopo Biopsia Renale: Anche se generalmente sicura, una biopsia renale occasionalmente causa infezioni. La prevenzione con antibiotici profilattici è spesso raccomandata.
- Pielonefrite Dopo Radiografia Renale: Anche se raro, il contrasto utilizzato nelle radiografie renali porta a una reazione negativa o aumenta il rischio di infezione.
- Pielonefrite Dopo TAC Renale: Analogamente alla radiografia, l'uso di mezzo di contrasto nella TAC predispone a infezioni o complicazioni renali.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Renale: Questa è generalmente la forma di imaging meno invasiva, ma anche qui, l'infezione è un rischio se la sonda non è stata correttamente sterilizzata.
- Pielonefrite Dopo RMN Renale: Anche se poco invasiva, la preparazione per una RMN richiede l'uso di agenti di contrasto che potrebbero, sebbene raramente, causare complicazioni.
- Pielonefrite Dopo Uroflussometria: L'introduzione di strumenti nel tratto urinario può sempre comportare un rischio di infezione, seppur minimo.
- Pielonefrite Dopo Urocultura: Paradossalmente, un test per identificare un'infezione urinaria talvolta ne causa una se non eseguito in condizioni sterili.
- Pielonefrite Dopo Antibiogramma: L'uso o il sovra utilizzo di antibiotici altera la flora batterica normale, potenzialmente predisponendo a infezioni.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche Addominali e Pelviche
Anche alcune valutazioni diagnostiche addominali e pelviche rappresentano fattori di rischio per la pielonefrite. Ecco alcuni dettagli:
- Pielonefrite Dopo Ecografia Addominale: L'ecografia è generalmente considerata sicura, ma una scarsa sterilizzazione delle apparecchiature porta a rischi infettivi.
- Pielonefrite Dopo TAC Addominale: Come per la TAC renale, l'uso di mezzo di contrasto porta una varietà di complicazioni, incluse le infezioni.
- Pielonefrite Dopo RMN Addominale: Benché sia un metodo di imaging meno invasivo, l'utilizzo di contrasto talvolta predispone a infezioni.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Pelvica: Particolarmente nelle donne, questa procedura disturba la flora normale, creando un ambiente favorevole alle infezioni se non eseguita correttamente.
- Pielonefrite Dopo TAC Pelvica: Analogamente alla TAC addominale, la pelvica porta simili rischi, tra cui quelli infettivi.
- Pielonefrite Dopo RMN Pelvica: Come con altre forme di RMN, il rischio è generalmente basso ma non nullo, specialmente se viene utilizzato un contrasto.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Prostatica: Questa procedura introduce batteri nel tratto urinario negli uomini, soprattutto se eseguita tramite la via transrettale.
- Pielonefrite Dopo TAC Prostatica: Il mezzo di contrasto e la preparazione alla procedura creanoa un ambiente favorevole per le infezioni.
- Pielonefrite Dopo RMN Prostatica: Sebbene il rischio sia minore rispetto ad altre procedure, l'uso di agenti di contrasto e la manipolazione del tratto urinario aumentano il rischio.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche della Vescica, Uretra e Ureteri
Esaminare altre parti del tratto urinario, come la vescica, l'uretra e gli ureteri, è altrettanto importante. Anche queste procedure costituiscono fattori di rischio per la pielonefrite:
- Pielonefrite Dopo Ecografia Vescica: L'ecografia della vescica è meno invasiva ma potrebbe portare a infezioni se non eseguita in condizioni sterili.
- Pielonefrite Dopo TAC Vescica: L'uso del mezzo di contrasto, come per altre TAC, potrebbe predisporre alle infezioni del tratto urinario.
- Pielonefrite Dopo RMN Vescica: Nonostante sia meno invasiva, la manipolazione del tratto urinario e l'uso di agenti di contrasto aumentano i rischi.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Uretra: Benché minimamente invasiva, una cattiva igiene durante la procedura introduce agenti patogeni nel tratto urinario.
- Pielonefrite Dopo TAC Uretra: Come con le TAC della vescica, il mezzo di contrasto e la preparazione comportano rischi di infezione.
- Pielonefrite Dopo RMN Uretra: Sebbene il rischio sia generalmente più basso rispetto ad altre procedure, la mancata osservanza di pratiche sterili porta a infezioni.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Ureteri: Data la stretta vicinanza con i reni, qualsiasi infezione potrebbe facilmente estendersi ai reni, causando pielonefrite.
- Pielonefrite Dopo TAC Ureteri: L'uso di mezzi di contrasto e una preparazione inadeguata anche qui aumentano i rischi.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche dei Reni e dei Surreni
Proseguendo con la nostra panoramica sui fattori di rischio, è fondamentale comprendere che anche le procedure diagnostiche mirate ai reni e ai surreni sono fonti di complicazioni come la pielonefrite. Vediamo di seguito i dettagli:
- Pielonefrite Dopo RMN Ureteri: La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) degli ureteri è una procedura dettagliata e altamente informativa. Tuttavia, l'uso di agenti di contrasto e la potenziale manipolazione del tratto urinario introducono rischi di infezione.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Reni: Nonostante sia un esame minimamente invasivo, la non osservanza di norme igieniche porta a una contaminazione del tratto urinario, causando eventuali infezioni.
- Pielonefrite Dopo TAC Reni: L'uso di agenti di contrasto iniettabili potrebbe essere un fattore di rischio per l'introduzione di batteri, causando infezioni nel sistema renale.
- Pielonefrite Dopo RMN Reni: Come con altre RMN, il rischio di infezione è presente, soprattutto se non vengono seguite procedure sterili.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Surreni: L'ecografia dei surreni è meno comune ma non esente da rischi. Qualsiasi contaminazione potrebbe viaggiare attraverso il tratto urinario fino ai reni.
- Pielonefrite Dopo TAC Surreni: L'uso di mezzi di contrasto e la possibile manipolazione del tratto urinario aumentano i rischi di infezione renale.
- Pielonefrite Dopo RMN Surreni: Anche se la RMN è in genere meno invasiva, le condizioni non sterili introducono rischi significativi.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche del Pancreas e del Fegato
Anche se potrebbe sembrare meno ovvio, le procedure diagnostiche riguardanti organi come il pancreas e il fegato indirettamente contribuiscono al rischio di sviluppare una pielonefrite. Ecco come:
- Pielonefrite Dopo Ecografia Pancreas: Benché l'ecografia del pancreas sia un esame a basso rischio, il paziente potrebbe essere esposto a contaminanti se non vengono seguite corrette pratiche igieniche.
- Pielonefrite Dopo TAC Pancreas: Questa procedura, spesso effettuata con agenti di contrasto, potrebbe presentare rischi dovuti a reazioni allergiche che debilitano il sistema immunitario, rendendo il corpo più vulnerabile alle infezioni.
- Pielonefrite Dopo RMN Pancreas: Anche se la RMN è meno invasiva rispetto ad altre procedure, le condizioni non sterili costituiscono un rischio.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Fegato: Come per l'ecografia del pancreas, il mancato rispetto delle norme igieniche è un fattore di rischio.
- Pielonefrite Dopo TAC Fegato: L'uso di agenti di contrasto, se non gestito correttamente, comporta rischio di infezione.
- Pielonefrite Dopo RMN Fegato: Anche in questo caso, è fondamentale l'osservanza di un rigoroso protocollo sterile per minimizzare i rischi di infezione.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche della Milza, del Colon e dello Stomaco
L'incidenza di pielonefrite non è solitamente direttamente collegata a esami diagnostici eseguiti sugli organi addominali come la milza, il colon e lo stomaco. Tuttavia, circostanze particolari aprono la porta a potenziali complicazioni. Di seguito, esamineremo come certi esami indirettamente aumentano il rischio di pielonefrite:
- Pielonefrite Dopo Ecografia Milza: Anche se l'ecografia è un'indagine minimamente invasiva, una tecnica di sterilizzazione non appropriata potrebbe portare a contaminazione e quindi a infezioni.
- Pielonefrite Dopo TAC Milza: A volte, l'uso di mezzo di contrasto causa stress al sistema immunitario, rendendo l'organismo più suscettibile alle infezioni.
- Pielonefrite Dopo RMN Milza: La RMN è generalmente a basso rischio, ma la presenza di condizioni non sterili rappresenta una potenziale minaccia.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Colon: Esami come la colonscopia disturbano la flora intestinale, che svolge un ruolo nella protezione contro le infezioni.
- Pielonefrite Dopo TAC Colon: Analogamente alla TAC della milza, qui l'agente di contrasto potrebbe innescare una reazione avversa, mettendo a rischio il sistema immunitario.
- Pielonefrite Dopo RMN Colon: Anche se la RMN è una procedura a basso rischio, un ambiente non sterile potrebbe comportare rischi di infezione.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Stomaco: Le cattive pratiche igieniche durante l'ecografia sono un fattore di rischio.
- Pielonefrite Dopo TAC Stomaco: Come in altri esami con contrasto, vi è la possibilità di reazioni allergiche che abbassano le difese immunitarie.
- Pielonefrite Dopo RMN Stomaco: Anche in questo caso, l'ambiente in cui viene eseguita la procedura deve essere sterile per prevenire infezioni.
Fattori di Rischio Associati a Procedure Diagnostiche dell'Appendice e dell'Aorta
La correlazione tra esami diagnostici come l'ecografia, la TAC e la RMN dell'appendice o dell'aorta e l'insorgere di pielonefrite è solitamente limitata. Tuttavia, come con altre procedure, esistono circostanze specifiche che ne accrescono il rischio. Vediamo alcuni punti in dettaglio:
- Pielonefrite Dopo Ecografia Appendice: Sebbene sia una procedura non invasiva, le cattive prassi igieniche durante l'ecografia introducono batteri nell'organismo, innescando potenziali infezioni.
- Pielonefrite Dopo TAC Appendice: L'uso di mezzo di contrasto, se non gestito correttamente, sovraccarica il sistema renale, predisponendo a infezioni come la pielonefrite.
- Pielonefrite Dopo RMN Appendice: Anche se la RMN è a basso rischio, l'infezione deriva da condizioni di sterilità inadeguate durante la procedura.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Aorta: La possibilità di infezione da questa procedura è rara, ma una scarsa sterilizzazione del dispositivo di imaging è un fattore di rischio.
- Pielonefrite Dopo TAC Aorta: Allo stesso modo, l'uso di mezzo di contrasto mette a dura prova il sistema immunitario e i reni, creando un ambiente propizio per le infezioni.
- Pielonefrite Dopo RMN Aorta: Questo esame è generalmente sicuro, ma il rischio persiste se non vengono seguite le migliori pratiche di sterilizzazione.
Rischio di Pielonefrite in Seguito a Procedure Diagnostiche su Vene, Cuore e Polmoni
Anche se il rischio di sviluppare pielonefrite a seguito di queste indagini è generalmente basso, è bene esplorare le situazioni in cui il rischio potrebbe aumentare.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Vene: Nonostante l'ecografia venosa sia una procedura non invasiva, una mancanza di igiene adeguata durante l'esame porta a infezioni.
- Pielonefrite Dopo TAC Vene: Similmente, il mezzo di contrasto usato durante la TAC mette sotto pressione i reni, predisponendo l'organismo a infezioni come la pielonefrite.
- Pielonefrite Dopo RMN Vene: Come per altre tecniche di imaging, il rischio proviene da cattive prassi di sterilizzazione o dall'uso di attrezzature non perfettamente pulite.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Cuore: La sonografia cardiaca, o ecocardiografia, è generalmente sicura, ma in rare circostanze è associata a un rischio d'infezione se non si osservano rigorose norme igieniche.
- Pielonefrite Dopo TAC Cuore: L'uso di mezzo di contrasto rappresenta un ulteriore stress per i reni e, quindi, aumenta il rischio di pielonefrite.
- Pielonefrite Dopo RMN Cuore: Mentre la risonanza magnetica del cuore è considerata una procedura a basso rischio, il rischio persiste se non vengono rispettate le linee guida per la sterilizzazione.
- Pielonefrite Dopo Ecografia Polmoni: Questa è una procedura piuttosto rara e generalmente non associata a pielonefrite, ma l'igiene è sempre un fattore chiave.
Cause Meno Comuni di Pielonefrite
Oltre alle cause più frequentemente citate, come infezioni delle vie urinarie (IVU) o procedure diagnostiche invasive, esistono cause meno comuni di pielonefrite che meritano attenzione. Esaminiamo alcune di queste cause "atipiche" per ampliare la nostra comprensione della malattia.
- Calcoli Renali Complicati: Mentre i calcoli renali sono una causa comune, tipi rari come i calcoli struvite portano a infezioni ricorrenti e complicanze come la pielonefrite.
- Papillite Necrotizzante: Questa è una condizione rara ma grave, che può risultare in infiammazione e infezione renale. È più comune in persone con diabete mal controllato.
- Tumori Renali: Sebbene sia raro, un tumore renale può ostruire le vie urinarie e creare un ambiente favorevole alle infezioni.
- Reflusso Vescico-Ureterale Congenito: Questa patologia è più comune nei neonati e causa reflusso di urina dalla vescica agli ureteri e ai reni, aumentando il rischio di infezioni.
- Stress e Soppressione Immunitaria: Una causa spesso trascurata è il ruolo dello stress cronico e della soppressione del sistema immunitario nella predisposizione alle infezioni renali.
- Malformazioni Renali: Anomalie strutturali come duplicazioni pielo-ureterali favoriscono il ristagno di urina e la crescita batterica.
- Farmaci e Tossine: L'uso prolungato di alcuni farmaci o esposizione a tossine ambientali hanno un impatto negativo sulle funzioni renali e predisporre a infezioni.
Consigli per la Prevenzione e la Diagnosi
In tutti questi casi sopra descritti, per prevenire il rischio di pielonefrite è necessario:
- Consultazione Specialistica: Se avete sintomi ricorrenti di infezioni renali, una consultazione con un nefrologo è fondamentale.
- Esami Dettagliati: Considerate la possibilità di sottoporvi a esami più avanzati come la cistouretrografia o la scintigrafia renale per escludere cause meno comuni.
- Attento Monitoraggio: In caso di condizioni preesistenti come il diabete, il monitoraggio accurato aiuta a prevenire complicanze come la pielonefrite.
- Stile di Vita: Mantenere uno stile di vita equilibrato con una dieta adeguata e l'esercizio fisico rafforza il sistema immunitario e riduce il rischio di infezioni renali.
- Chiedete Sempre: Non esitate a porre domande al vostro medico o ai professionisti sanitari per essere informati e attivi nella gestione della vostra salute.
Casi Particolari: Pielonefrite in Gravidanza
La gravidanza rappresenta un periodo di cambiamenti fisiologici e ormonali che influenzano diversi organi, incluso il sistema urinario. Ecco alcuni punti da considerare:
- Maggiore Suscettibilità: A causa dei cambiamenti ormonali e dell'ingrossamento dell'utero, c'è un maggior rischio di infezioni urinarie e, di conseguenza, di pielonefrite.
- Diagnosi Complicata: I sintomi vengono facilmente confusi con le normali sensazioni di disagio durante la gravidanza, rendendo la diagnosi più difficile.
- Rischi per il Feto: Una pielonefrite non trattata potrebbe portare a parto prematuro e basso peso alla nascita.
- Trattamento: L'uso di antibiotici deve essere attentamente monitorato per garantire sia l'efficacia del trattamento sia la sicurezza del feto.
- Monitoraggio Continuo: Visite mediche frequenti e test di laboratorio sono essenziali per monitorare la situazione e adattare il trattamento se necessario.
Pielonefrite nei Bambini
Nei bambini, la pielonefrite è una condizione seria che richiede una diagnosi rapida e un trattamento efficace. Ecco alcune peculiarità:
- Sintomi Atipici: Febbre alta e irritabilità sono i soli sintomi. Un ritardo nella diagnosi porta danni renali permanenti.
- Reflusso Vescico-Ureterale: Questa è una causa comune di pielonefrite nei bambini e richiede trattamenti specifici come la profilassi antibiotica.
- Diagnosi: Oltre agli esami standard, test come l'ecografia renale e la cistouretrografia sono necessari per escludere malformazioni anatomiche.
- Monitoraggio a Lungo Termine: A differenza degli adulti, i bambini con episodi di pielonefrite hanno bisogno di un monitoraggio a lungo termine per prevenire danni renali futuri.
- Educazione e Prevenzione: Educare i genitori sui sintomi e sulle misure preventive è cruciale per evitare complicanze.
Sintomi e Segni Clinici
Riconoscere i sintomi e segni clinici della pielonefrite è fondamentale per una diagnosi tempestiva e un trattamento efficace. Alcuni sintomi sono comuni e facilmente riconoscibili, altri sono più sfumati o addirittura assenti, specialmente in determinate persone come i bambini o gli anziani. Vediamo, quindi, quali sono i sintomi più comuni e come interpretarli correttamente.
Sintomi Comuni
Nella maggior parte dei casi, la pielonefrite presenta una serie di sintomi che non dovrebbero essere ignorati. Ecco una panoramica:
- Febbre e Brividi: Uno dei primi segni di infezione è una febbre elevata accompagnata da brividi.
- Dolore Lombare o Addominale: Spesso localizzato al fianco, il dolore è da moderato a grave ed è solitamente unilaterale.
- Disuria: Difficoltà o dolore durante la minzione è un sintomo comune nelle infezioni urinarie, incluso la pielonefrite.
- Urina Torbida o Maleodorante: Un cambiamento nelle proprietà dell'urina è un indicatore di un'infezione del tratto urinario.
- Frequenza Urinaria: Sentire l'urgenza di urinare più spesso del normale è un altro sintomo tipico.
- Nausea e Vomito: Soprattutto se l'infezione è grave, si verificano nausea e vomito.
- Debolezza e Stanchezza: Un generale senso di malessere e debolezza accompagnanoe altri sintomi.
- Ematuria: Presenza di sangue nell'urina, sebbene meno comune, è un segno clinico che richiede attenzione immediata.
- Confusione o Letargia: Nei casi più gravi o nelle persone anziane, la confusione mentale può essere un sintomo.
Sintomi Meno Comuni
Oltre ai sintomi tipici, esistono anche alcuni sintomi meno comuni che si manifestano in casi di pielonefrite. Tali sintomi includono:
- Sensazione di Bruciore senza Disuria: Una sensazione di bruciore senza la presenza di dolore durante la minzione.
- Palpitazioni o Tachicardia: Aumento del battito cardiaco che non è collegato a febbre o ad altri sintomi.
- Inappetenza: Una mancanza di interesse per il cibo o una riduzione dell'appetito.
- Costipazione o Diarrea: Cambiamenti nella funzione intestinale, che vengono confusi con problemi gastrointestinali.
- Eruzione Cutanea: Anche se raro, un'eruzione cutanea potrebbe manifestarsi.
- Mialgia: Dolore muscolare diffuso senza una causa apparente.
- Ipertermia o Ipotermia: Variazioni estreme nella temperatura corporea.
- Ipertensione: Aumento della pressione sanguigna, specialmente in pazienti con condizioni preesistenti come il diabete.
Quando Consultare un Medico
La consulenza medica è assolutamente cruciale se si sospetta una pielonefrite, indipendentemente dalla presenza di sintomi comuni o meno comuni. Ecco alcune situazioni in cui è particolarmente importante consultare un medico:
- Sintomi Persistono: Se i sintomi persistono per più di 24-48 ore, è necessario cercare assistenza medica immediata.
- Peggioramento dei Sintomi: Qualsiasi aggravamento dei sintomi esistenti, come un aumento della febbre o un dolore lombare più intenso.
- Sintomi di Disidratazione: Come bocca secca, sete eccessiva o urina scura.
- Presenza di Sangue nell'Urina: Questo è un segno clinico che richiede attenzione medica immediata.
- Gravidanza: Le donne incinte con sintomi di pielonefrite devono consultare immediatamente un medico a causa dei potenziali rischi per il feto.
- Bambini e Anziani: Queste fasce d'età hanno un rischio maggiore di complicanze e dovrebbero essere esaminate da un medico il prima possibile.
- Storia di Problemi Renali o UTI: Se hai una storia di problemi renali o infezioni del tratto urinario, una consulenza medica tempestiva è ancor più cruciale.
- Sintomi Neurologici: Come confusione, vertigini o una diminuzione del livello di coscienza.
La pielonefrite è una condizione medica seria che richiede un'attenzione medica tempestiva e mirata. Non esitate a consultare un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato.
Diagnosi
Determinare una diagnosi accurata di pielonefrite è cruciale per l'implementazione di un trattamento efficace. Questa sezione esamina le varie procedure e test diagnostici utilizzati per identificare la pielonefrite.
Test di Laboratorio
I test di laboratorio rappresentano una delle prime fasi nella diagnosi della pielonefrite. Ecco alcuni esami comunemente utilizzati:
- Esame delle Urine: Uno dei test più diretti, utilizzato per rilevare la presenza di batteri, leucociti e nitriti nelle urine.
- Emocromo Completo: Può mostrare un aumento dei globuli bianchi, suggerendo un'infezione in atto.
- Prove di Funzionalità Renale: Come creatinina e urea nel sangue, per valutare lo stato dei reni.
- Antibiogramma: Utilizzato per determinare quale antibiotico è più efficace contro i batteri isolati.
- Test di Sensibilità agli Antibiotici: Importante per pianificare una terapia antibiotica mirata.
Imaging Medico
L'imaging medico è spesso necessario per una diagnosi completa. Gli strumenti più utilizzati includono:
- Ecografia Renale: Utile per escludere ostruzioni e valutare l'aspetto dei reni.
- Tomografia Computerizzata (TC): Offre un'immagine dettagliata della struttura renale e rivela ascessi o anomalie.
- Risonanza Magnetica Nucleare (RMN): Raramente utilizzata, ma fornisce immagini ancora più dettagliate.
- Scintigrafia Renale: Utilizzata in casi complicati o quando altri test non sono conclusivi.
Diagnosi Differenziale
Identificare la pielonefrite è complicato a causa di sintomi che si sovrappongono con altre condizioni. La diagnosi differenziale è quindi un passaggio chiave:
- Cistite: Un'infezione del tratto urinario più basso che ha sintomi simili.
- Calcoli Renali: Causano sintomi simili come dolore e febbre.
- Appendicite: Particolarmente difficile da distinguere se il dolore è localizzato nel quadrante inferiore destro.
- Endometriosi: Nei casi in cui le donne presentano dolore pelvico.
- Pielite: Infiammazione del bacinetto renale, spesso confusa con la pielonefrite.
- Malattie Gastrointestinali: Come la colite, che presenta sintomi simili.
Trattamento e Gestione
Una volta effettuata una diagnosi accurata di pielonefrite, è fondamentale instaurare un piano di trattamento tempestivo ed efficace.Ci concentreremo sui diversi approcci terapeutici disponibili, a partire dagli antibiotici fino a strategie più complesse per casi speciali.
Farmaci Antibiotici
Il trattamento di prima linea per la pielonefrite acuta è spesso una terapia antibiotica, che mira a debellare l'infezione batterica alla radice del problema. Vediamo i principali gruppi di antibiotici utilizzati:
- Fluorochinoloni: Come la ciprofloxacina, sono efficaci contro una vasta gamma di batteri e sono solitamente riservati per infezioni più gravi o per pazienti allergici a altre classi di antibiotici.
- Cefalosporine: Questi antibiotici, come il ceftriaxone, sono comunemente usati in ospedale, spesso in combinazione con altri farmaci.
- Aminoglicosidi: Gentamicina o amikacina vengono utilizzate, ma con attenzione a causa del loro potenziale nefrotossico.
- Beta-lattamici: L'ampicillina e l'amoxicillina sono talvolta utilizzate, specialmente in combinazione con un inibitore del beta-lattamasi come l'acido clavulanico.
- Nitrofurantoina: Utilizzata più raramente a causa della sua minore efficacia sui batteri che causano pielonefrite.
- Terapia di Salvataggio: In caso di infezioni da batteri resistenti, vengono utilizzati antibiotici più potenti come i carbapenemici.
Punti da Considerare:
- Durata della Terapia: La durata del trattamento antibiotico varia a seconda della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
- Monitoraggio: È fondamentale un seguente controllo medico per assicurare che l'infezione sia stata completamente eradicata e per adattare la terapia se necessario.
- Resistenza agli Antibiotici: L'uso inappropriato di antibiotici porta allo sviluppo di resistenze, quindi è cruciale seguire la prescrizione medica alla lettera.
- Effetti Collaterali: Come per tutti i farmaci, gli antibiotici hanno effetti collaterali che vanno da lievi a gravi. È importante discuterne con il proprio medico.
Trattamenti a Domicilio
Non tutti i casi di pielonefrite richiedono un ricovero ospedaliero. Per alcune persone, il trattamento a domicilio potrebbe essere un'opzione valida. Ecco alcuni aspetti da considerare:
- Autogestione: Seguire rigorosamente la terapia antibiotica prescritta, senza interruzioni e per la durata completa del trattamento.
- Idratazione: Mantenere un'adeguata idratazione è cruciale. Bere molta acqua aiuta a diluire l'urina e a velocizzare la rimozione dei batteri.
- Riposo: La convalescenza è un elemento chiave nel processo di guarigione. Assicurarsi di riposare adeguatamente per permettere al corpo di combattere l'infezione.
- Monitoraggio dei Sintomi: Tenere traccia di eventuali cambiamenti nei sintomi e consultare il medico se si verificano peggioramenti o nuovi sintomi.
- Controlli di Follow-up: È importante sottoporsi a controlli periodici per assicurarsi che l'infezione sia completamente guarita.
- Antipiretici: Farmaci come il paracetamolo sono utilizzati per controllare la febbre, sempre sotto consiglio medico.
Quando è Necessario il Ricovero
Esistono situazioni in cui il ricovero ospedaliero è la scelta più sicura per il trattamento della pielonefrite:
- Gravità dell'Infezione: In casi di pielonefrite acuta severa o complicata, l'ospedalizzazione è spesso necessaria per un trattamento più intensivo.
- Insufficienza Renale: Se vi è un rischio di danno renale, un monitoraggio più attento è necessario, spesso in ambiente ospedaliero.
- Condizioni Preesistenti: Pazienti con comorbilità come il diabete o malattie cardiache richiedono cure più specializzate.
- Non Risposta al Trattamento Domiciliare: Se i sintomi non migliorano o peggiorano nonostante il trattamento a domicilio, potrebbe essere necessario un ricovero.
- Stato Generale del Paziente: Fattori come età avanzata, disidratazione grave o segni di sepsi richiedono un intervento medico immediato in un contesto ospedaliero.
- Gravidanza: Le donne incinte con sintomi di pielonefrite spesso richiedono un ricovero per monitoraggio e trattamento.
Decidere se trattare la pielonefrite a domicilio o in ospedale è una decisione clinica che deve essere presa in collaborazione con i professionisti sanitari.
Prevenzione
Prevenire è sempre meglio che curare. Questo vale anche per la pielonefrite, una patologia che, se non gestita correttamente, porta a complicazioni serie. Ma quali sono le misure da adottare per minimizzare il rischio di sviluppare questa infezione renale? Ecco alcune strategie preventive suddivise in varie categorie.
Stile di Vita e Alimentazione
- Idratazione Costante: Bere acqua in abbondanza è essenziale. L'acqua diluisce l'urina e facilita l'eliminazione dei batteri dal sistema urinario.
- Igiene Personale: Mantenere una buona igiene intima è fondamentale. Per le donne, è importante pulire dall'anteriorità verso la posteriorità per evitare la contaminazione batterica.
- Evitare Prodotti Irritanti: Alcuni prodotti, come saponi e detergenti intimi aggressivi, alterano la flora batterica e aumentano il rischio di infezione.
- Alimentazione Equilibrata: Una dieta ricca di frutta e verdura fornisce vitamine e minerali che rafforzano il sistema immunitario. Alimenti come i mirtilli hanno mostrato potenziali benefici nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario.
- Minimizzare l'Uso di Cateteri: Se possibile, ridurre l'utilizzo di cateteri urinari o limitarne l'uso al minimo indispensabile, sempre sotto stretta supervisione medica.
- Attività Fisica: Un moderato esercizio fisico contribuisce al benessere generale e all'efficacia del sistema immunitario.
- Controllo del Peso: L'obesità è associata a una serie di problemi di salute che aumentanoe la suscettibilità alle infezioni, incluso il rischio di sviluppare pielonefrite.
- Evitare la Ritenzione Urinaria: Non trattenere l'urina per lunghi periodi, in quanto ciò favorisce la proliferazione batterica nel tratto urinario.
- Moderazione nell'Alcool: Un consumo eccessivo di alcol compromette il sistema immunitario e rende più difficile combattere le infezioni.
- Smettere di Fumare: Il fumo di tabacco è noto per indebolire il sistema immunitario, rendendo difficile la lotta contro le infezioni, inclusa la pielonefrite.
Farmaci Preventivi
L'adozione di uno stile di vita sano è un tassello fondamentale nella prevenzione della pielonefrite, ma esistono anche opzioni farmacologiche per ridurre il rischio di infezioni renali. È cruciale consultare un medico per un consiglio personalizzato. Di seguito, alcuni farmaci e trattamenti farmacologici comunemente utilizzati a scopo preventivo.
- Antibiotici a Basso Dosaggio: Per chi ha frequenti episodi di infezioni del tratto urinario (ITU), un ciclo di antibiotici a basso dosaggio potrebbe essere prescritto come misura preventiva.
- Vaccini: Alcuni tipi di vaccini sono in fase di sviluppo e potrebbero fornire una protezione specifica contro i ceppi di batteri più comuni che causano la pielonefrite.
- Antibiotici Topici: Creme e unguenti antibiotici sono utilizzati localmente, specialmente se il rischio di infezione è collegato a procedure mediche come l'inserimento di un catetere.
- Probiotici: I probiotici riequilibrano la flora intestinale e, di conseguenza, riducono la presenza di batteri patogeni nel tratto urinario.
- Agenti Acidificanti Urinari: Sostanze come l'acido ascorbico (Vitamina C) acidificano l'urina, creando un ambiente sfavorevole per la crescita batterica.
- Farmaci Antinfiammatori: In alcuni casi, farmaci antinfiammatori come il paracetamolo vengono utilizzati per controllare i sintomi associati, ma il loro ruolo nella prevenzione è ancora oggetto di studio.
- Trattamenti Ormonali: Per le donne in menopausa, la terapia ormonale sostitutiva aiuta a prevenire infezioni ricorrenti riducendo l'atrofia del tratto urinario.
- Antisettici Urinari: Questi farmaci sono utilizzati per sterilizzare temporaneamente le vie urinarie prima di procedure mediche che espongono ai batteri.
- Bloccanti dei Recettori della Fimbria: Questi sono nuovi farmaci in fase di studio che potrebbero impedire ai batteri di aderire alle pareti delle vie urinarie, riducendo così il rischio di infezione.
- Controllo Regolare dei Farmaci: Se si assumono farmaci che possono compromettere il sistema immunitario, come corticosteroidi o immunosoppressori, è importante consultare il medico per eventuali aggiustamenti del dosaggio.
È importante consultare sempre un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi trattamento farmacologico. Gli antibiotici, in particolare, devono essere utilizzati responsabilmente per evitare la resistenza batterica.
Domande Frequenti
Le domande più comuni sulla pielonefrite riguardano spesso la durata del trattamento, la contagiosità e i rischi associati alla malattia. Di seguito, troverete alcune risposte a questi quesiti.
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La Pielonefrite è Contagiosa?
No, la pielonefrite non è generalmente considerata una malattia contagiosa. È causata da un'infezione batterica nelle vie urinarie che risale fino ai reni. Tuttavia, i batteri che causano l'infezione vengono trasmessi attraverso il contatto sessuale o l'uso di oggetti personali contaminati.
Qual è la Durata del Trattamento?
Il trattamento solitamente dura tra i 7 e i 14 giorni, ma la durata varia a seconda della gravità dell'infezione e della risposta al trattamento antibiotico. È fondamentale completare l'intero ciclo di antibiotici, anche se i sintomi migliorano.
Quanto Dura la Pielonefrite?
In alcuni casi, i sintomi migliorano entro pochi giorni con un trattamento adeguato, mentre in altri casi durano più a lungo. Se non trattata, la condizione diventa cronica o portare a complicazioni gravi.
La Pielonefrite Può Essere Pericolosa?
Sì, se non trattata adeguatamente, porta complicazioni gravi come l'insufficienza renale, setticemia o ascessi renali. È quindi fondamentale ricevere una diagnosi e un trattamento tempestivi.
Come Si Previene la Pielonefrite?
La prevenzione della pielonefrite si basa su diversi fattori:
- Mantenere una buona igiene personale, soprattutto nell'area genitale.
- Bere abbondante acqua per diluire l'urina e garantire un flusso urinario costante.
- Evitare l'uso di prodotti irritanti come saponi e spray intimi.
- Consultare un medico per un piano di trattamento preventivo se si hanno frequenti infezioni del tratto urinario.
La Pielonefrite Causa Mal di Schiena?
Sì, uno dei sintomi più comuni della pielonefrite è il mal di schiena, specialmente nella zona lombare vicino ai reni. Questo dolore varia da moderato a severo ed è spesso un segnale chiave che l'infezione si è diffusa ai reni.
La Pielonefrite Causa Nausea e Vomito?
Anche se non sono i sintomi principali, nausea e vomito sono associati alla pielonefrite. Questi sintomi sono più frequenti nei casi più gravi e dovrebbero essere considerati un segnale per cercare immediata assistenza medica.
La Pielonefrite Causa Dolore al Fianco?
Assolutamente. Il dolore al fianco, specialmente su un solo lato, è un altro sintomo comune della pielonefrite. Il dolore tende ad intensificarsi quando si sta in piedi o si cammina e può essere accompagnato da altri sintomi come febbre e brividi.
La Pielonefrite Causa Dolore Durante la Minzione?
Sì, il dolore o bruciore durante la minzione è spesso uno dei primi sintomi di un'infezione delle vie urinarie e persiste se l'infezione si sposta verso i reni, causando pielonefrite.
La Pielonefrite Causa Urine Torbide?
È possibile. Le urine torbide sono spesso un segno di un'infezione del tratto urinario e indicano la presenza di batteri, pus o sangue nelle urine. Se notate un cambiamento nel colore o nell'aspetto delle vostre urine, consultate un medico.
La Pielonefrite Causa Urine Maleodoranti?
Sì, le urine maleodoranti sono un altro indicatore di un'infezione delle vie urinarie o della pielonefrite. L'odore sgradevole è spesso dovuto alla presenza di batteri nell'urina.
La Pielonefrite Causa Sangue nelle Urine?
Sì, la presenza di sangue nelle urine (nota anche come ematuria) è un sintomo di pielonefrite. Questo è un segnale serio che richiede un'attenzione medica immediata per escludere altre possibili cause e iniziare un trattamento efficace.
La Pielonefrite Causa Stanchezza?
È possibile. La stanchezza o affaticamento sono effetti collaterali della pielonefrite, in particolare quando l'infezione è grave e mette sotto stress l'organismo.
La Pielonefrite Causa Insufficienza Renale?
Nel caso non venga trattata adeguatamente, la pielonefrite porta a insufficienza renale, una condizione seria che richiede dialisi o trapianto di rene. È fondamentale una diagnosi e un trattamento tempestivi per prevenire danni permanenti ai reni.
La Pielonefrite Causa Sepsi?
Uno dei rischi più gravi associati alla pielonefrite non trattata è la sepsi, una risposta sistemica all'infezione che può essere fatale se non trattata immediatamente.
La Pielonefrite Causa Aborto?
Non ci sono prove dirette che la pielonefrite possa causare aborto, ma un'infezione renale grave durante la gravidanza è una questione seria che deve essere affrontata con attenzione per prevenire rischi sia per la madre che per il feto.
La Pielonefrite viene Diagnosticata con un Esame del Sangue?
Sì, un esame del sangue è spesso uno dei primi passaggi nella diagnosi della pielonefrite. I medici cercano segni di infezione, come alti livelli di globuli bianchi e altri marker infiammatori. Tuttavia, un esame del sangue da solo non è sufficiente per una diagnosi definitiva, ma fornisce indizi importanti sulla presenza di un'infezione.
La Pielonefrite Può Essere Diagnosticata con un'Ecografia Renale?
Un'ecografia renale è un altro strumento diagnostico comune utilizzato per valutare la struttura dei reni e rilevare eventuali anomalie. Può mostrare segni come calcoli renali o idronefrosi che potrebbero essere legati alla pielonefrite.
La Pielonefrite viene Diagnosticata con una TAC Renale?
Una tomografia computerizzata (TAC) renale è più dettagliata rispetto all'ecografia e rivela in modo più preciso l'estensione dell'infezione o delle complicazioni come ascessi renali. È particolarmente utile in casi complicati o quando altri metodi diagnostici non sono conclusivi. Tuttavia, è una procedura più costosa e implica un'esposizione ai raggi X.
La Pielonefrite viene Diagnosticata con una Risonanza Magnetica Renale?
Sì, una risonanza magnetica (RM) renale viene utilizzata in circostanze particolari, soprattutto quando ci sono controindicazioni all'uso del mezzo di contrasto nella TAC. L'RM offre un'immagine dettagliata dei tessuti molli ed è utile per valutare l'estensione dell'infezione e delle complicazioni.
Approfondimenti:
Resistenza agli Antibiotici nella Pielonefrite Acuta: Una Sfida Crescente
La pielonefrite acuta rappresenta una delle infezioni del tratto urinario superiore più comuni e gravi, che può colpire individui di tutte le età, con un impatto significativo sulla salute pubblica globale. La gestione efficace di questa condizione è complicata dall'emergere di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, una sfida crescente che minaccia l'efficacia delle terapie convenzionali. Questo paragrafo esplora la resistenza agli antibiotici nella pielonefrite acuta, analizzando le implicazioni per il trattamento e le strategie per affrontare questa minaccia emergente.
La Resistenza agli Antibiotici: Un Panorama Globale
La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri mutano in risposta all'uso di questi farmaci, diventando insensibili agli effetti antimicrobici. Nella pielonefrite acuta, questo fenomeno è particolarmente preoccupante a causa dell'uso diffuso di antibiotici come prima linea di trattamento. Studi recenti hanno evidenziato un aumento delle resistenze ai fluorochinoloni e la presenza di batteri produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL), rendendo alcune delle opzioni terapeutiche standard meno efficaci.
Implicazioni per il Trattamento
La crescente resistenza agli antibiotici impone una riconsiderazione delle strategie terapeutiche per la pielonefrite acuta. La selezione dell'antibiotico deve essere guidata da una conoscenza approfondita della resistenza locale e, idealmente, da un'analisi colturale dell'agente patogeno. La ricerca ha mostrato che alternative come la piperacillina/tazobactam e l'amikacina possono essere efficaci contro alcuni ceppi resistenti, ma la loro applicabilità varia in base alla geografia e ai modelli locali di resistenza.
Strategie per Affrontare la Resistenza agli Antibiotici
Monitoraggio e Sorveglianza
Un sistema robusto di monitoraggio e sorveglianza della resistenza agli antibiotici è fondamentale per informare le pratiche cliniche e guidare l'uso appropriato degli antibiotici. Questo include il monitoraggio delle tendenze della resistenza a livello locale, nazionale e globale, consentendo ai clinici di adattare le scelte terapeutiche in base ai dati più recenti.
Stewardship degli Antibiotici
La stewardship degli antibiotici mira a ottimizzare l'uso degli antibiotici per migliorare i risultati per il paziente, ridurre la resistenza agli antibiotici e diminuire la diffusione di infezioni. Ciò comporta la selezione dell'antibiotico giusto, al dosaggio corretto, per la durata appropriata, per minimizzare l'uso eccessivo e inappropriato di questi farmaci.
Sviluppo di Nuovi Antibiotici
Nonostante gli sforzi per controllare la resistenza, lo sviluppo di nuovi antibiotici è essenziale per mantenere un passo avanti nei confronti dei batteri resistenti. La ricerca e lo sviluppo di nuove classi di antibiotici, insieme a trattamenti alternativi come la fagoterapia, sono cruciali per garantire che abbiamo le risorse per combattere le infezioni resistenti in futuro.
Conclusione
La resistenza agli antibiotici nella pielonefrite acuta rappresenta una sfida significativa nella gestione delle infezioni del tratto urinario superiore. Affrontare questa minaccia richiede un approccio multifacettato che include il monitoraggio attento della resistenza, l'uso prudente degli antibiotici esistenti e l'investimento nello sviluppo di nuove terapie. Solo attraverso un impegno collettivo da parte della comunità medica, dei ricercatori e delle autorità sanitarie possiamo sperare di superare questa sfida e garantire che le opzioni di trattamento rimangano efficaci per le generazioni future.
Bibliografia
Ecco una bibliografia sugli studi legati alla pielonefrite, organizzata partendo da una panoramica generale dell'argomento per poi approfondire con studi più specifici. Questi studi sono stati selezionati per la loro rilevanza e contributo alla comprensione della pielonefrite.
- Caratteristiche cliniche e microbiologiche degli uomini con pielonefrite acuta non ostruttiva
- Autori: Min Gu Park, Sung Yong Cho, Se Yun Kwon, Hoon Choi, Jeong Woo Lee
- Data: 2021-10-08
- Fonte: PubMed
- Abstract: Piperacillina/tazobactam e amikacina possono essere opzioni di trattamento adatte negli uomini con APN non ostruttiva, e la resistenza ai fluorochinoloni e la presenza di batteri produttori di beta-lattamasi a spettro esteso erano elevate in entrambi i gruppi.
- Peer Reviewed: Sì
- Fattori di rischio associati alla pielonefrite acuta nelle donne sane
- Autori: Meir J Stampfer , Jae Hee Kang, Jennifer Chen, Rebecca Cherry, Francine Grodstein
- Data: 2005-01-04
- Fonte: PubMed
- Abstract: I fattori di rischio per la pielonefrite erano simili a quelli per la cistite acuta e ricorrente e la batteriuria asintomatica, supportando il concetto che la pielonefrite è solitamente causata dall'ascesa di organismi dalla vescica.
- Peer Reviewed: Sì
- Procalcitonina, proteina C-reattiva e velocità di eritrosedimentazione per la diagnosi di pielonefrite acuta nei bambini
- Autori: Kai J Shaikh, Victor A Osio, Mariska Mg Leeflang, Nader Shaikh
- Data: 2020-09-10
- Fonte: PubMed
- Abstract: Il test ESR non sembra essere sufficientemente accurato per essere utile nel differenziare i bambini con cistite dai bambini con pielonefrite, e non ci sono prove convincenti per raccomandare l'uso routinario di nessuno di questi test nella pratica clinica.
- Peer Reviewed: Sì
- Pielonefrite acuta negli adulti
- Autori: James R Johnson, Thomas A Russo
- Data: 2018-01-03
- Fonte: PubMed
- Abstract: La valutazione della gravità della malattia, lo stato dell'ospite sottostante e la situazione psicosociale del paziente e la stima della probabilità di resistenza del patogeno agli agenti antimicrobici rilevanti sono fondamentali nelle decisioni riguardanti il trattamento e la disposizione del paziente.
- Peer Reviewed: Sì