Pillola anticoncezionale: come funziona? Efficacia, effetti collaterali e controindicazioni
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Come funziona la pillola anticoncezionale? Approfondiamo l'efficacia ed i possibili effetti collaterali e controindicazioni di questo farmaco ormonale che blocca l'ovulazione.
Cos’è la pillola anticoncezionale?
La pillola anticoncezionale è un farmaco contraccettivo ormonale formato da un estrogeno e da un progestinico, il cui effetto principale è quello di impedire l'instaurarsi della gravidanza. Ha un'efficacia contraccettiva molto alta ma non protegge, a differenza del preservativo, dalle malattie a trasmissione sessuale. Accanto al suo utilizzo come contraccettivo, basato sul meccanismo di blocco dell'ovulazione, la pillola ha anche usi medici non contraccettivi che analizzeremo nel dettaglio.
Nasce a metà degli anni 50 a opera di Gregory Pincus, viene commercializzata in tutto il mondo tra gli anni 60 e 70 e attualmente si stima che sia utilizzata dal 20% delle donne in Italia e che nel mondo la utilizzino almeno cento milioni di donne.
Come funziona? Meccanismo d'azione.
Il meccanismo d'azione della pillola anticoncezionale è di tipo ormonale e si basa sui diversi tipi di ormoni che intervengono durante il fisiologico ciclo ovulatorio di una donna.
La regolazione di questo evento si basa sulla secrezione "a cascata" di diversi ormoni:
- L'ipotalamo secerne il GnRH o ormone di rilascio delle gonadotropine il cui bersaglio di azione è l'ipofisi.
- L'ipofisi, stimolata dal GnRH, secerne due ormoni, l'FSH o ormone follicolo stimolante, e l'LH o ormone luteinizzante, i quali agiscono a livello delle ovaie stimolando rispettivamente la crescita del follicolo e l'ovulazione.
- In risposta a FSH ed LH le ovaie producono estrogeno e progesterone, gli ormoni sessuali femminili.
Per comprendere bene come funziona della pillola è bene spiegare brevemente come funziona il ciclo mestruale in una donna. Fisiologicamente sono previste le seguenti fasi:
- Fase follicolare: va dall'inizio delle mestruazioni fino all'ovulazione, in questa fase viene secreto in grandi quantità l'ormone FSH che stimola le ovaie a produrre estrogeni i quali promuovono la crescita del follicolo.
- Fase ovulatoria: procedendo verso questa fase diminuiscono i livelli di FSH e aumentano quelli di LH intorno al quattordicesimo giorno del ciclo si ha un picco di LH che stimola l'ovaio a rilasciare l'ovulo.
- Fase luteinica: in questa fase si ha la formazione del corpo luteo, cioè quello che rimane a livello ovarico dopo che l'ovulo è stato espulso, che produce progesterone.
Durante la fase follicolare, sono prodotti estrogeni dall'ovaio, uno di essi, l'estradiolo, agisce sull'ipofisi con un meccanismo chiamato "a feedback negativo", che inibisce la produzione e la secrezione di FSH e LH.
È proprio questo meccanismo che viene sfruttato dalla pillola anticoncezionale, gli ormoni in essa contenuti agiscono a livello ipofisario come fa l'estradiolo, inibiscono la produzione dell'ormone follicolo stimolante e dell'ormone luteinizzante e causano il blocco dell'ovulazione.
Inoltre la parte progestinica degli ormoni contenuti nella pillola ha anche un'azione sul muco cervicale, lo ispessisce di modo che l'eventuale passaggio degli spermatozoi sia impedito, e sulla mucosa uterina, la quale si assottiglia e rende difficile l'eventuale impianto di un ovulo fecondato.
Tipologie di pillole anticoncezionali: combinate e minipillole.
Sebbene la pillola anticoncezionale agisca con un unico meccanismo di azione, che abbiamo appena descritto nel paragrafo precedente, esistono in commercio diverse tipologie di contraccettivi orali. In generale le pillole contraccettive possono essere divise in due grandi gruppi.
Pillole combinate.
Le pillole combinate contengono progestinico ed estrogeni in dosi diverse. Nell'ambito delle pillole combinate abbiamo un'altra suddivisione relativa al dosaggio.
Pillola monofasica.
In questa tipologia di farmaco le compresse contengono tutte la stessa quantità di estrogeno e progestinico e quindi i livelli di ormoni sono costanti per tutta la durata del ciclo. È quella maggiormente diffusa e prescritta ed è adatta a donne giovani e fertili che vogliono adottare la pillola come strategia contraccettiva. E' solitamente a basso dosaggio e può essere assunta anche dalle ragazze nell'età adolescenziale in quanto presenta anche vantaggi non relativi alla contraccezione come riduzione dell'acne o della peluria superflua.
Pillola bifasica.
Questa tipologia di anticoncezionale prevede una variazione nel dosaggio degli ormoni, nei primi 7 giorni di assunzione le compresse conterranno una maggiore quantità di estrogeno, nei rimanenti 15 giorni di assunzione vi sarà un maggior contenuto di progesterone. Si prescrive solitamente alle donne che hanno problemi di tipo ormonale e di attività ovarica.
Pillola trifasica.
Le compresse in questo caso hanno tre diverse concentrazioni ormonali, nei primi sei giorni la concentrazione di estrogeno è mantenuta bassa, aumenta nei cinque giorni successivi e diminuisce nuovamente nei dieci giorni successivi, il progestinico invece subisce un aumento graduale dall'inizio alla fine del ciclo. Si utilizza prevalentemente nel caso in cui la pillola monofasica abbia determinato spotting (cioè sanguinamenti) frequenti e prolungati.
La minipillola.
Appartiene invece alle categorie delle pillole anticoncezionali di ultima generazione e ha la caratteristica di essere composta da un solo tipo di ormone, il progestinico. Sfrutta quindi la sola azione del progesterone che, oltre a sopprimere il meccanismo ormonale, consiste nel prevenire la formazione dell'embrione impedendo agli spermatozoi di raggiungere l'ovulo attraverso modifiche nello spessore del muco cervicale. Tale tipologia di pillola è considerata più leggera rispetto alle pillole combinate per la presenza di un solo tipo di ormone e sono indicate in tutti quei casi in cui non è consigliabile assumere estrogeni.
Le nuove frontiere nella contraccezione orale!
Attualmente vi sono ricerche in corso (nei laboratori del Brigham and Women's Hospital e del Mit) per creare altre tipologie di pillole come la pillola anticoncezionale annuale, che andrebbe presa ogni giorno per un anno, e la pillola contraccettiva per l'uomo, ma tali farmaci sono ancora in fase sperimentale, di ricerca o comunque non in commercio.
Come si prende la pillola?
La pillola anticoncezionale è prescritta dal ginecologo, dopo visita ginecologica e analisi del sangue, ed è acquistabile in farmacia con la ricetta medica.
La modalità di assunzione della pillola anticoncezionale è fondamentale per la corretta efficacia contraccettiva.
La pillola si assume nella seguente maniera:
- Quando si prende la pillola per la prima volta la compressa va presa il giorno in cui inizia il ciclo mestruale.
- Si prosegue con l'assunzione di una compressa al giorno da prendere il primo giorno per 21 giorni da assumere sempre alla stessa ora di modo da garantire una copertura ormonale ottimale all'organismo.
- Finiti i 21 giorni si fa una pausa di 7 giorni durante i quali compare il ciclo mestruale, che in realtà è bene definire come emorragia da sospensione poiché è causata dal fatto che durante i 7 giorni di pausa non vengono assunti ormoni.
- L'ottavo giorno, anche se è ancora in corso l'emorragia, si comincia una nuova confezione ed il ciclo ricomincia.
La pillola dei 28 giorni.
Esistono delle pillole da assumere per 28 giorni piuttosto che per 21, ma il funzionamento è identico, difatti si assumono 21 compresse di un colore per 21 giorni e poi 7 compresse di un colore diverso che non contengono nessun principio attivo e quindi nessun ormone durante la settimana che dovrebbe essere di pausa. Questa tipologia di pillola può essere utile per coloro che hanno problemi nel ricordarsi quale sia il giorno esatto per finire la pausa e cominciare un nuovo blister di pillole, in questo modo sapranno che non appena viene finito uno scatolo sarà il momento di cominciarne un altro.
Efficacia anticoncenzionale della pillola: è del 99% se assunta in modo corretto.
Se correttamente assunta la pillola ha un'efficacia anticoncezionale del 99% a partire dal primo giorno di assunzione, anche se molti medici raccomandano di utilizzare metodi contraccettivi alternativi per almeno il primo mese a scopo precauzionale.
Tuttavia è bene sapere anche che, se durante la settimana di sospensione non si presenta il ciclo e si sono avuti comportamenti a rischio come la dimenticanza di una pillola o episodi di nausea o vomito, è possibile che si sia instaurata una gravidanza.
Situazioni che possono comprometterne l'efficacia.
Vi sono delle situazioni che compromettono l'efficacia della pillola come per esempio:
- Vomito e diarrea: nel caso in cui si verifichino episodi di vomito o di diarrea nelle ore successive all'assunzione della pillola può essere compromessa l'efficacia contraccettiva poiché l'assorbimento completo del farmaco può non essere stato completato.
- Assunzione di antibiotici: gli antibiotici diminuiscono i livelli della flora intestinale microbica e possono provocare un minore assorbimento delle sostanze attraverso l'intestino. Di conseguenza è possibile che la pillola non sia assorbita correttamente, non si raggiungano le corrette concentrazioni ormonali e venga compromessa l'efficacia di contraccezione.
- Assunzione di principi omeopatici: alcune preparazioni fitoterapiche ed omeopatiche a base di Hypericum perforatum possono interagire con il corretto assorbimento intestinale della pillola riducendone l'efficacia contraccettiva.
- Assunzione di induttori enzimatici: chi assume farmaci che hanno il compito di indurre alcune tipologie di enzimi può avere una riduzione dell'effetto contraccettivo poiché tali farmaci agiscono a livello epatico aumentando il metabolismo e quindi la pillola non viene correttamente assorbita a causa della precoce eliminazione per via epatica.
- Celiachia: chi soffre di celiachia può non assorbire correttamente i principi attivi contenuti nella pillola a causa delle condizioni dell'intestino. Questo può quindi ridurre l'effetto contraccettivo.
Se si dimentica di prenderla?
L'efficacia della pillola è strettamente connessa alla sua corretta assunzione. Può però capitare di dimenticarla e allora cosa fare in questo caso?
In generale se ci si dimentica una compressa è importante assumerla entro le 12 ore successive all'orario di assunzione prevista per mantenere l'efficacia contraccettiva, se ciò non accade e si superano le 12 ore previste allora non si avrà una copertura contraccettiva assicurata.
Tuttavia il modo di comportarsi di fronte ad una dimenticanza dipende molto dalla settimana in cui si dimentica di assumere la compressa:
- Settimana 1: se si dimentica di prendere una compressa durante la prima settimana di assunzione bisogna prendere immediatamente la compressa dimenticata, anche a costo di prendere due pillole nella stessa giornata e poi procedere normalmente gli altri giorni con l'assunzione delle altre compresse. Per la settimana successiva al giorno di dimenticanza è bene utilizzare anche un altro metodo contraccettivo associato alla pillola e inoltre se la settimana prima del giorno in cui si è dimenticata la pillola si sono avuti rapporti non protetti è possibile che si verifichi una gravidanza.
- Settimana 2: come per la prima settimana anche in questo caso bisogna assumere immediatamente la compressa dimenticata e procedere poi con la normale assunzione delle altre pillole. In questo caso però non è necessario associare un altro metodo contraccettivo nella settimana che segue la dimenticanza, a patto che, però nella settimana precedente si siano assunte correttamente tutte le pillole.
- Settimana 3: se la pillola si dimentica durante la terza settimana di assunzione si ha un maggiore rischio di inefficacia contraccettiva dovuto al fatto che si è vicini alla settimana di sospensione. In questo caso è possibile adottare due strategie, o assumere subito la compressa dimenticata, continuare con le pastiglie successive e iniziare un nuovo blister immediatamente dopo aver finito il primo, senza quindi fare la pausa di 7 giorni, oppure non si assumono né la compressa dimenticata né le successive per 7 giorni, anticipando quindi la pausa, e trascorsi i 7 giorni si ricomincia con un nuovo blister.
I vantaggi della pillola contraccettiva.
Oltre all'indiscusso vantaggio che riguarda la contraccezione, la pillola, ha anche degli effetti extra contraccettivi. Essa, infatti può avere un ruolo curativo nei confronti di molte patrologie.
Ovaio policistico.
la pillola elimina gli effetti negativi sul ciclo per chi soffre di ovaio policistico e in generale di cisti ovariche. Queste pazienti accusano solitamente mestruazioni dolorose ed estremamente irregolari, problemi che vengono risolti mediante l'assunzione del contraccettivo.
Endometriosi.
In donne che soffrono di endometriosi, patologia caratterizzata dall'anomalo sviluppo dell'endometrio al di fuori della cavità uterina, la pillola è utile a ridurre la sintomatologia in quanto elimina l'azione degli ormoni femminili sulla mucosa endometriale.Sono gli ormoni femminili, infatti, che ne determinano lo sviluppo e l'accrescimento, di conseguenza eliminando l'azione degli ormoni fisiologici, la pillola provoca un miglioramento nel quadro clinico dell'endometriosi.
Previene acne, irsutismo e caduta dei capelli.
I cambiamenti ormonali nelle adolescenti possono provocare la comparsa di acne e irsutismo a causa di un disequilibrio nella secrezione ormonale e dell'eccessiva produzione di ormoni androgeni, questi ultimi responsabili anche della caduta dei capelli. Quando si ha quindi un eccesso di ormoni androgeni in circolo o in generale quando vi è uno squilibrio negli ormoni sessuali, la pillola è consigliata poiché riporta i livelli ormonali nella norma e riduce la caduta dei capelli, l'insorgenza dei brufoli e la comparsa di peli superflui.
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E' utile in caso di anemia.
Assumere la pillola riduce di molto il volume di sangue che si perde durante le mestruazioni in quanto l'emorragia da sospensione è molto esigua. Questo può essere utile in quelle donne che soffrono di anemia al fine di limitare la perdita di sangue e l'aggravarsi della patologia.
Non compromette la fertilità.
la pillola anticoncezionale non ha conseguenze né rischi per quanto riguarda la fertilità della donna. Difatti uno dei vantaggi della pillola è proprio quello di non compromettere la fertilità anche se presa per molti anni di seguito. Questo significa che non appena si desidera una gravidanza, basta sospendere la pillola e attendere che il corpo ritorni al suo fisiologico ciclo mestruale.
Regola il ciclo mestruale.
Assumere la pillola può essere di grande aiuto per le donne che non hanno un ciclo mestruale regolare. Grazie alla somministrazione di ormoni sintetici, infatti, la donna saprà con esattezza quando le verrà il ciclo.
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Riduce i dolori mestruali.
Assumere la pillola può essere estremamente vantaggioso per le donne che soffrono di dismenorrea cioè di cicli mestruali molto dolorosi. La pillola, creando un ciclo mestruale "fittizio" e non reale riduce al minimo i dolori durante la settimana di sospensione.
Riduce il rischio di tumori ovarici e uterini.
Sembra che il fatto che la pillola metta "a riposo" le ovaie e l'utero e che li sottoponga meno all'influenza degli ormoni femminili, diminuisca di molto la probabilità di cancro alle ovaie e all'endometrio, il rivestimento interno dell'utero. Le percentuali sono molto alte, si stima che il rischio di cancro alle ovaie sia ridotto del 40% e quello di cancro all'endometrio del 50%.
Secondo uno studio pubblicato nel 2017 dall’American Journal of Obstetrics and Gynaecology, l’uso della pillola contraccettiva ha effetti protettivi su tumori specifici come quello dell’endometrio e dell’ovaio.
Riduce i sintomi della menopausa.
In fase di pre menopausa, l'assunzione della pillola riduce gli effetti negativi come le vampate di calore e gli sbalzi di umore. La terapia ormonale sostitutiva a base di ormoni sessuali femminili prevedere farmaci estrogenici, progestinici o una combinazione di dei due principi attivi.
Puoi approfondire quali sono i sintomi della menopausa.
La "pillola" fa male? Effetti collaterali e rischi.
La pillola contraccettiva presenta anche degli svantaggi: non è un farmaco che può essere assunto indiscriminatamente da tutte le donne. Per tale motivo è bene conoscere in quali casi può essere assunta e in quali casi è controindicata e conoscere anche gli effetti collaterali ed i rischi che derivano dalla sua assunzione.
Le pillole anticoncezionali "di una volta" ovvero quelle contenenti alte concentrazioni di ormoni, sono considerate quelle più pericolose per quanto riguarda l'insorgenza di effetti collaterali. Oggi vi sono sul mercato delle pillole molto leggere per quanto riguarda la composizione ormonale per cui i possibili rischi e gli effetti collaterali sono ridotti al minimo.
Gli effetti collaterali dipendono dall'alta concentrazione ormonale, tra gli effetti collaterali lievi abbiamo:
Ritenzione idrica.
Gli ormoni contenuti nella pillola anticoncezionale possono provocare un aumento di ritenzione idrica. Questo può fare venire la cellulite, portare gonfiore alla pancia e provocare un lieve aumento di peso.
Aumento di peso.
Un aumento di peso è possibile in quanto la pillola ha un effetto di rallentamento sul metabolismo corporeo e più in particolare interagisce a livello della tiroide e della secrezione di ormoni tiroidei inibendone leggermente la produzione. Una riduzione degli ormoni tiroidei causa metabolismo lento e aumento di peso.
Secchezza vaginale e calo della libido.
L'inibizione della secrezione degli ormoni sessuali femminili può portare a soffrire di secchezza a livello vaginale per la diminuzione delle secrezioni e ad un calo del desiderio sessuale.
Spotting.
Nei primi mesi di assunzione della pillola possono verificarsi piccoli sanguinamenti durante tutto il periodo dell'assunzione e non limitati alla settimana di pausa. È un fenomeno normale e transitorio che scompare con il tempo, non appena l'organismo si abitua al farmaco.
Emicrania.
Alcune donne accusano una forte emicrania durante i sette giorni di sospensione della pillola. Il motivo per cui compare questo fastidioso sintomo non è ancora ben chiaro ma spesso si risolve cambiando tipo di pillola.
Insonnia e irritabilità.
E' possibile che l'assunzione di ormoni con la pillola determini sbalzi di umore, irritabilità e insonnia. Sono fenomeni legati alla diminuzione dei livelli di serotonina e da tenere sotto osservazione poichè se non scompaiono dopo un primo periodo, è possibile che quel tipo di pillola non sia adatta.
Tensione mammaria.
Alcune donne accusano tensione al seno durante l'assunzione della pillola con conseguente aumento di volume della ghiandola mammaria. È un effetto collaterale abbastanza comune che, se non crea eccessivo fastidio, può essere considerato poco significativo.
Gli effetti collaterali gravi sono molto rari e oggi giorno si evitano mediante un'accurata anamnesi da parte del ginecologo e mediante prescrizione di esami del sangue e visita ginecologica prima di prescrivere la pillola.
Tra gli effetti collaterali gravi che possono verificarsi, abbiamo:
Aumento del colesterolo.
Un uso prolungato della pillola può portare ad un aumento del colesterolo. Questo deriva dal fatto che estrogeni e progestinici sono ormoni steroidei che sono sintetizzati a partire dal colesterolo e quindi l'immissione in circolo di questi ormoni sintetici può determinarne un aumento. L'aumento del colesterolo può fare male al cuore in quanto aumenta il rischio di aterosclerosi e quindi di patologie cardiovascolari.
Problemi epatici.
La pillola è un farmaco che viene eliminato per via epatica. Questo può portare a lungo andare ad un affaticamento del fegato perchè costretto ad un maggior lavoro e per un lungo periodo di tempo.
Rischio di trombosi.
L'assunzione della pillola può provocare in soggetti predisposti un problema di coagulazione del sangue che aumenta il rischio di trombosi venosa. Tale effetto è dovuto al rallentamento della circolazione del sangue a livello delle gambe, effetto causato dagli ormoni contenuti nella pillola.
Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che ha rivisitato gli studi in letteratura il pericolo di trombosi venosa è molto basso e può essere influenzato da diversi fattori: l’età della donna, il fumo, la pressione alta, il sovrappeso e la sedentarietà.
Inoltre le pillole a base di levonogestrel, norgestimato e noretisterone hanno un rischio minore rispetto a pillole contenenti gestodene, desogestrel e drospirenone.
Per molti altri farmaci in commercio non esistono dati sufficienti per valutare il rischio effettivo o possibile.
Aumento del rischio di cancro al seno.
L'esposizione del tessuto mammario agli estrogeni è una delle cause del cancro al seno. Per tale motivo vi è un minimo aumento del rischio dell'insorgenza di tumore al seno nelle donne che assumono la pillola. Il rischio era più alto in passato quando le pillole avevano un dosaggio ormonale più alto, oggi è ridotto di molto ma è comunque presente..
Uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista scientifica Aarc, American Association for Cancer Research dell’associazione americana per la ricerca sul cancro, ha constato che un campione di donne affette da carcinoma mammario aveva fatto uso di contraccettivi orali entro l’anno precedente alla diagnosi.
La correlazione tra pillola anticoncezionale e incidenza del tumore è più alta in seguito all'assunzione di pillole ad alti dosaggi e trifasiche che ad oggi sono state quasi del tutto superate.
Controindicazioni: a chi è sconsigliata la pillola anticoncezionale.
Possiamo dire che la pillola non è un farmaco adatto a tutti. Il medico saprà consigliare alla propria paziente se è il caso che assuma la pillola o meno, ma in generale possiamo dire che la pillola è assolutamente sconsigliata:
In presenza di vene varicose.
Chi soffre di vene varicose deve evitare di assumere la pillola a causa del rallentamento nella circolazione del sangue che questa provoca. Allo stesso modo la pillola va evitata in soggetti che sono predisposti per familiarità all'insorgenza di trombosi venose.
Chi soffre di depressione.
Oltre all'interazione con i farmaci antidepressivi la pillola potrebbe peggiorare il quadro clinico del soggetto depresso per cui in questi casi è assolutamente controindicata.
In caso di ipercolesterolemia o ipertensione.
Chi soffre di ipercolesterolemia familiare o alimentare è bene che eviti di assumere la pillola poichè i valori di colesterolo potrebbero aumentare ancora di più. Inoltre la pillola anticoncezionale non va assunta se si soffre di problemi di pressione. Questo perchè essa può causare l'aumento della pressione arteriosa ed esporre quindi la donna a un rischio maggiore di problemi cardiovascolari.
Intolleranza al lattosio.
Alcune pillole anticoncezionali contengono come eccipienti il lattosio per cui non sono consigliate a chi soffre di intolleranza al lattosio o a chi ha deficit di enzimi che metabolizzano il lattosio.
Domande frequenti: verità e falsi miti.
D- Qual'è la pillola anticoncezionale migliore?
Non esiste una pillola anticoncezionale migliore di un'altra, bisogna insieme al proprio medico individuare quella corretta per ogni singolo soggetto.
D - Chi fuma può assumere la pillola?
Il fumo aumenta il rischio di problemi cardiovascolari, di conseguenza le donne fumatrici dovrebbero evitare di assumere la pillola perchè il rischio di trombosi venosa, ischemie e di problemi di circolazione risulta aumentato.
D - E' necessaria la ricetta medica?
Per le donne di età superiore a 18 anni la pillola anticoncezionale non necessita di prescrizione medica ed ha un costo che varia in base alla casa produttrice e al tipo di pillola, in generale si aggira intorno ai 12 -15 euro a confezione.
D - L’effetto contraccettivo dura anche durante la pausa di assunzione della pillola?
La copertura contraccettiva della pillola è valida anche durante i giorni di pausa in cui non viene assunta. Se assunta correttamente la pausa qualunque sia la durata, è coperta!
D - per quanto tempo si può assumere la pillola?
L'uso della pillola può essere prolungato per anni. Tuttavia alcuni ginecologi consigliano di interrompere l'assunzione per due-tre mesi ogni tre anni. Questo per consentire alle ovaie la ripresa delle ovulazioni e quindi la comparsa delle mestruazioni spontanee.
Infatti, le ovaie possono disabituarsi all'ovulazione se costrette per molto tempo all'anovulazione e potrebbe presentarsi un’amenorrea post pillola.