Placca dentale batterica: cause, rischi e rimedi per eliminarla
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Perchè si forma la placca dentale batterica? Come si può evitare che si crei questa pellicola di batteri che rende meno bello il sorriso e mette a rischio la salute dei denti? Scopriamo i processi di formazione della placca, le buone abitudini per prevenirla ed i rimedi, naturali e non, per eliminarla.
Che cos’è la placca dentale batterica?
La placca dentale è una patina di colore bianco - opalescente, dalla consistenza appiccicosa, che si forma in bocca a livello degli spazi interdentali, della superficie dentale, della lingua, e della gola. Essa è costituita da un biofilm batterico, cioè un insieme di batteri aggregati tra loro, mucoproteine presenti nella saliva e cellule morte, che, si depositano sulla superficie dei denti. All'interno di questo biofilm possono poi rimanere intrappolati anche dei residui di cibo. Se non tenuta sotto controllo o trattata adeguatamente, la placca dentale può trasformarsi in tartaro, che è la placca calcificata, che determina la formazione della carie.
Processo di formazione: il biofilm dentale.
La formazione della placca dentale è strettamente legata al metabolismo dei batteri che la compongono ed essenzialmente segue tre fasi principali:
- La prima fase è quella in cui si viene a formare, dopo circa 4 - 12 ore da quando si lavano e spazzolano i denti, una pellicola amorfa, priva di struttura e di cellule, costituita da mucoproteine salivari le quali favoriscono l'adesione batterica. Una volta adesi i batteri iniziano il loro metabolismo che è strettamente legato alla presenza di zuccheri quali glucosio e fruttosio (appartenenti ai monosaccaridi), lattosio (appartenente ai disaccaridi) e amido (appartenente ai polisaccaridi). L'utilizzo di questi zuccheri da parte dei batteri fa si che essi producano dei sotto prodotti del loro metabolismo dannosi per la salute dei denti in particolare acidi organici ed enzimi disgreganti. Tra le sostanze enzimatiche si sta studiando la glucansucrasi, un enzima che sembra strettamente correlato alla formazione della placca, ma ad oggi gli studi sono ancora in corso.
- Una volta che i batteri hanno a disposizione gli zuccheri per il loro metabolismo, cominciano a moltiplicarsi sempre di più formando un biofilm consistente ed elaborato. I batteri che più comunemente formano la placca dentale appartengono agli streptococchi, come per esempio lo Streptococco mutans che rappresenta il maggior rappresentante della categoria, ai lactobacilli, in particolare il Lattobacillo acidofilo, e in misura minore ai fusobatteri e agli actinobatteri. La moltiplicazione batterica favorisce l'accumulo della placca in quelle zone della bocca che risultano difficili da raggiungere con lo spazzolino, come per esempio le zone interdentali, la gola, e il margine gengivale dei denti. Inoltre, in conseguenza della moltiplicazione, si crea un ambiente adatto alla proliferazione di altre specie batteriche, esempio i batteri anaerobi.
- La terza fase è quella che consegue alla moltiplicazione batterica e alla produzione elevata di sostanze enzimatiche e acide (queste ultime derivanti dal processo metabolico dei batteri anaerobi, il cui metabolismo si svolge in assenza di ossigeno). Tali prodotti del metabolismo batterico aggrediscono lo smalto dei denti portandolo alla disgregazione, ed esponendo la dentina, sostanza che si trova al di sotto dello smalto, e che ha la capacità di disgregarsi molto facilmente.
Perché si forma la placca dentale: cattive abitudini!
Come abbiamo precedentemente accennato la formazione della placca dentaria è sostenuta dai batteri e dal loro metabolismo. Vediamo quali sono le cause che predispongono un soggetto alla proliferazione batterica del cavo orale con conseguente formazione ed accumulo di placca:
Scarsa igiene orale.
La formazione della pellicola amorfa sulla quale aderiscono i batteri che formeranno poi la placca, inizia poche ore dopo aver spazzolato i denti. Per tale motivo è necessario lavare i denti almeno due volte al giorno e soprattutto dopo i pasti principali.
Oltre allo spazzolino occorre utilizzare anche:
- Filo interdentale.Il mancato utilizzo del filo interdentale è una delle cause di accumulo della placca. Lo spazzolino, difatti, non riesce a raggiungere tutti i punti, specialmente gli spazi interdentali, ed è lì che si ha la maggiore concentrazione batterica e il maggior accumulo di placca.
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- Colluttorio: il colluttorio andrebbe utilizzato ad ogni lavaggio dei denti per potenziare l'effetto antibatterico già svolto dal dentifricio e dall'azione meccanica dello spazzolino. Il suo mancato utilizzo è una delle cause di accumulo di placca.
Approfondisci quando e come usare il colluttorio.
- Dentista: si dovrebbe andare dal dentista per curare la salute dei propri denti e delle proprie gengive almeno una volta l'anno. Trascurarsi potrebbe portare, oltre ad altre conseguenze, ad un accumulo di placca eccessivo.
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Dieta ricca di zuccheri.
Il metabolismo batterico si basa sull'utilizzo degli zuccheri. Una dieta quindi ricca di carboidrati, zuccheri semplici, bevande alcoliche e bevande gassate, favorisce il metabolismo dei batteri, il loro accumulo e la formazione della placca.
Che cosa si rischia se non si prestano le dovute cure?
L'accumulo di placca dentale non va sottovalutato e non deve passare inosservato poichè potrebbe portare a serie conseguenze sia per la salute dei nostri denti che in generale per lo stato di benessere del soggetto. Le conseguenze provocate dall'accumulo di placca possono essere:
Infiammazione delle gengive.
la deposizione della placca batterica a livello gengivale può provocare la gengivite che è una forte infiammazione delle gengive. Se trascurata l'infiammazione può estendersi dalle gengive al legamento parodontale e provocare una patologia chiamata paradentite la quale, se non trattata adeguatamente, provoca conseguenze anche molto serie, come la perdita dei denti.
Carie.
la progressiva distruzione dello smalto espone la dentina e la polpa dentaria all'attacco dei batteri che causano la carie. Di conseguenza non è raro che si abbiano denti cariati che provocano dolore e talvolta possono formarsi anche degli ascessi.
Macchie.
Il persistere della placca può provocare la comparsa di macchie sui denti, oppure i denti possono risultare ingialliti.
Tartaro.
Se trascurata la placca può trasformarsi in tartaro, una sostanza mineralizzata e dura che risulta difficile da togliere e che può provocare infezioni gengivali e paradontali.
Approfondisci le cause e i rimedi per evitare la formazione del tartaro.
Alitosi.
L'alito cattivo è causato dalla decomposizione dei batteri che compongono la placca. Difatti il processo di decomposizione libera gas e sostanze chimiche maleodoranti che provocano l'alito cattivo.
Cancro.
Sebbene vi siano ancora degli studi in corso e non vi siano evidenze scientifiche definitive a supporto di questa teoria, sembra che l'accumulo di placca possa aumentare il rischio di ammalarsi di tumore.
La ricerca...
I ricercatori della State University di New York, hanno effettuato uno studio sulla salute di un gruppo di donne con un’età compresa fra i 54 e gli 86 anni.Dopo anni di osservazione hanno dedotto che le donne che soffrono di malattia parodontale hanno il 14% di probabilità in più di sviluppare un tumore.
Un altro studio condotto da alcuni esperti della Columbia University College of Dental Medicine ha dimostrato che un batterio presente nella placca dentale (il Fusobacterium nucleatum) può favorire lo sviluppo del cancro al colon ed inoltre l'adesione del batterio alle cellule malate ne stimola ancor più la crescita.
Come eliminare la placca?
Una volta che si è accumulata a livello del cavo orale la placca va eliminata in modo meccanico. L'eliminazione della placca avviene solitamente mediante l'utilizzo di:
- Spazzolino: l'azione meccanica dello spazzolino, associata a quella antibatterica del dentifricio, aiuta a rimuovere la placca dalla superficie dei denti e dalla lingua.
Approfondisci i vantaggi ed i rischi dello spazzolino elettrico.
- Filo interdentale: si utilizza per rimuovere la placca tra gli spazi interdentali, dove lo spazzolino non arriva. Si consiglia di associare anche l'uso di un colluttorio per potenziare l'azione antibatterica.
- Scovolino: è uno strumento alternativo al filo interdentale poiché anch'esso serve a rimuovere la placca dagli spazi interdentali, anche da quelli più sottili. Non va utilizzato in caso di denti storti o di sovraffollamento dentario poiché poco utile.
E se la placca si fosse indurita troppo…
Per una migliore rimozione della placca è possibile utilizzare delle compresse da sciogliere in bocca le quali evidenziano, mediante lo sviluppo di una colorazione rossa (data da una sostanza chiamata eritrosina), le zone in cui vi è maggiore accumulo di placca. Qualora la placca si fosse indurita formando il tartaro sarà bene rivolgersi al proprio dentista per eseguire una procedura chiamata detartasi che si esegue con appositi strumenti odontoiatrici. A tale procedura si associa anche la pulizia dentale, che serve a rimuovere l'ingiallimento o le macchie dai denti e a disinfettare la cavità orale in profondità.
I rimedi naturali per prevenire la proliferazione batterica.
Per evitare o diminuire l'accumulo di placca a livello del cavo orale è possibile utilizzare dei dentifrici o dei colluttori a base di sostanze naturali o di sostanze che aiutano a prevenire la moltiplicazione dei batteri o la loro adesione alla superficie dentaria.
Tra queste sostanze abbiamo:
- Erbe immunostimolanti: aiutano a potenziare il sistema immunitario che diventa quindi più efficace nel contrastare i batteri presenti a livello della bocca. Tra queste abbiamo le bacche del biancospino, la rosa canina e l'echinacea.
- Fluoro: è un oligoelemento che ha la capacità di rendere più forte lo smalto dei denti e nello stesso tempo inibisce la proliferazione dei batteri. È spesso usato nei dentifrici e nei colluttori e talvolta può essere applicato puro dal dentista direttamente sui denti.
- Chitosano: il chitosano viene utilizzato nei dentifrici poiché ha una forte azione antibatterica e aiuta quindi a prevenire la moltiplicazione ma soprattutto l'adesione batterica (formando una pellicola che aderisce ai denti e si mantiene per alcune ore) e il conseguente accumulo di placca.
Ma per prevenire la placca, esistono regole da rispettare?
I consigli per evitarne la formazione.
Il modo migliore per evitare le conseguenze della placca dentaria è quello di prevenirne la formazione. Per fare ciò è bene seguire una serie di consigli e di norme comportamentali che aiutano ad evitare la proliferazione batterica e l'accumulo di placca come per esempio:
- Attenzione alla dieta: si consiglia di seguire una dieta sana, ricca di verdure, di proteine e di carboidrati complessi e preferibilmente integrali, evitando zuccheri semplici, caramelle, dolciumi, bibite zuccherate e bevande alcoliche.
- Corretta igiene orale: è consigliabile lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio (possibilmente arricchito con fluoro ed erbe ad azione antibatterica) almeno due volte al giorno e comunque sempre dopo i pasti principali. Si consiglia di associare allo spazzolamento dei denti, l'utilizzo di filo interdentale (o scovolino) e colluttorio, per rimuovere la placca da tutti i distretti dentali e per prevenirne l'accumulo tra gli spazi interdentali.
- Visita dentistica: è bene andare dal dentista almeno una volta l'anno per controllare la salute dei propri denti ed eventualmente procedere ad una rimozione meccanica della placca mediante appositi strumenti odontoiatrici.