Psoriasi cuoio capelluto: sintomi, cura e rimedi naturali
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può essere diffusa o localizzata su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto. Anche sul cuoio capelluto la psoriasi si manifesta a chiazze localizzate alla base e dell'attaccatura dei capelli e solo nei casi più gravi essa ricopre tutto il cuoi capelluto. La malattia compare a causa di una cattiva funzionalità del sistema immunitario ma può colpire anche per cause dovute a stress o altre malattie. Scopriamo come curarla con farmaci e rimedi naturali.
Che cos’è la psoriasi del cuoio capelluto e come si caratterizza.
La psoriasi del cuoio capelluto è una dermatosi cronica localizzata sul cuoio capelluto. La sua principale caratteristica è costituita dalle chiazze eritematose (arrossate) e squamose che ricoprono il cuoio capelluto principalmente nella zona al margine dell’inserzione dei capelli.
Le chiazze hanno generalmente forma rotondeggiante o comunque non spigolosa con contorni ben definiti che sono leggermente rilevati rispetto alla restante parte di cute. La loro colorazione può andare da rosso sbiadito a quello cupo.
In superficie sono poi ricoperte da un consistente strato squamoso abbastanza resistente alla rimozione meccanica, costituito da un insieme di piccole squame friabili di colore grigio argenteo. Se grattato con la dovuta energia, lo strato squamoso si rimuove e scopre una membrana traslucida e trasparente attraverso cui si evidenziano i capillari sottostanti che appaiono dilatati.
La membrana descritta, nota come membrana di Duncan-Bulkley, è particolarmente fragile e si rompe con facilità dando luogo ad una emorragia caratteristica simile ad una rugiada che costituisce un segno distintivo della malattia e va sotto il nome di rugiada sanguigna o di Auspitz.
Altro aspetto caratteristico del tessuto dermatologico del cuoio capelluto affetto da psoriasi è una cheratogenesi fortemente accelerata. La cheratogenesi è quel processo per cui le cellule dell’epidermide, i cheratinociti, maturando, risalgono, dallo strato basale più in basso dove nascono, allo strato corneo più esterno. Detto processo ha sua fisiologica velocità (dura mediamente un po’ meno di un mese) ma nel caso di psoriasi del cuoio capelluto risulta circa sette volte più veloce. la qual cosa ovviamente favorisce l’accumulo dello strato squamoso e l’ipercheratosi.
Come insorge la malattia. La pelle oltre che da cheratociti è costituita anche da un’altra tipologia di cellule quelle del Langerhans. Queste assolvono ad un compito essenziale alle nostre difese immunitarie. Esse, infatti, hanno il ruolo di presentare l’antigene, sono, perciò, anche note come APC (Antigen Presenting Cells). Ossia costituiscono una sorta di sentinella che ogni qualvolta si presenta un potenziale nemico (l’antigene) lo inglobano e lo conducono nei linfonodi dove lo presentano ad un altro tipo di cellule che sono i linfociti T che svolgono la funzione di difesa. I linfociti T, infatti, una volta identificato l’antigene lo distruggono producendo delle opportune sostanze denominate citochine. Questo processo che, come detto è messo in piedi dal sistema immunitario per difendersi da nemici, nel caso della psoriasi del cuoio capelluto è attivato per errore contro le cellule della pelle. La conseguenza è che queste, quando vengono a contatto con le citochine, incrementano la loro velocità di divisione di circa 7 volte e contemporaneamente il derma diviene sede di un processo flogistico. Il risultato finale è un accumulo di una placca di squame e delle irritazioni sottostanti. |
Tipologie di psoriasi che possono interessare il cuoio capelluto.
Oltre alla forma classica di psoriasi sopra descritta, detta psoriasi a placche, esistono altre tipologie di psoriasi che interessano il cuoio capelluto:
- Psoriasi guttata. Le chiazze sono a forma di gocce e molto piccole. Questo tipo di psoriasi interessa il cuoio capelluto ma anche altre parti del corpo ed è più frequente nei bambini.
- Psoriasi eritematosa. In questa tipologia della malattia l’infiammazione è particolarmente severa. Le placche, oltre al cuoio capelluto ricoprono l’intero corpo.
- Psoriasi pustolare generalizzata. E’ la forma più rara ed è caratterizzata da chiazze ricoperte di piccole pustole piene di pus. Le lesioni sono distribuite in tutto il coro e quindi anche tra i capelli.
Cause della dermatosi cronica del cuoio capelluto.
La psoriasi del cuoio capelluto come anche tutte le altre forme di psoriasi ha come si dice con linguaggio tecnico una eziologia multifattoriale. Ossia la malattia è determinata da diversi fattori che fondamentalmente sono un mix tra fattori ereditari ed ambientali. Per questo motivo non è possibile individuare un responsabile unico la cui eliminazione determini l’immunità.
La malattia ha sicuramente una determinazione di tipo genetico anche se generalmente non tutti i componenti di una stessa famiglia ne sono affetti o se ciò accade non sempre il livello di gravità è il medesimo. Il discorso è valido anche per i gemelli omozigoti ossia per i soggetti nati dalla medesima cellula uovo. Esistono però altri fattori scatenanti tra cui:
- Stress psicologico. Lo stress psicologico non solo aumenta la probabilità di contrarre la malattia ma aumenta anche la probabilità che nel tempo questa peggiori.
- Traumi. Ferite, ustioni e generalmente traumi della cute del cuoio capelluto aumentano la probabilità di contrarre la psoriasi.
- Infezioni. In particolar modo nei bambini le infezioni come quella di funghi come può essere il Malassezia Furfur possono scatenare la psoriasi del cuoio capelluto.
- Tabagismo. Non è ben noto il meccanismo con cui agisce ma forse la compromissione del sistema immunitario è la causa scatenante.
- Alcolismo. Anche in questo caso il meccanismo non è noto ma forse si può tirare in ballo un processo simile a quello descritto per il fumo di sigaretta.
Sintomi della psoriasi sul cuoio capelluto: come si manifesta.
I sintomi della psoriasi del cuoio capelluto sono quelli tipici della psoriasi e oltre al disagio estetico che non va sottovalutato, quindi presenta :
- Chiazze eritematose ricoperte da scaglie di colore bianche argentee che precedentemente si sono descritte. Di norma tale chiazze sono posizionate nella regione frontale, temporale e sulla nuca nella zona dove i capelli si inseriscono. Le chiazze sono spesso contornate da un alone di pelle con colore marcatamente più chiaro di quella circostante che le rendono ancora più vistose. In qualche caso le chiazze sono così estese da formare una sorta di calotta che comprende l’intero cuoio capelluto si parla allora di psoriasi a calotta o a caschetto.
- Prurito.
- Dolore che può essere anche intenso alla base dei capelli.
E importante segnalare con chiarezza due cose:
- La psoriasi del cuoio capelluto nella maggioranza dei casi non provoca caduta di capelli in quanto il bulbo capillifero non è interessato dal processo flogistico che nella malattia è degli strati più superficiali.
- La psoriasi del cuoio capelluto non è contagiosa.
La malattia se non viene tenuta sotto controllo può comportare, nel tempo, delle conseguenze. Tra queste la più grave e anche invalidante è l’artrite psoriasica una infiammazione delle articolazioni che interessa i pazienti che soffrono di psoriasi.
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Gravidanza e psoriasi del cuoio capelluto. L’evoluzione della psoriasi del cuoio capelluto in gravidanza non è prevedibile. La malattia può sia migliorare che peggiorare. In generale migliora perché la gravidanza è un periodo felice per la donna. Occorre però concordare col ginecologo e successivamente col pediatra durante l’allattamento i farmaci da usare per impedire che possano arrecare danni al feto e neonato. |
Diagnosi della dermatite del cuoio capelluto.
La diagnosi della malattia viene fatta dal dermatologo sulla base del quadro clinico e dell’analisi anamnestica. Non esiste alcun test che possa confermare tale diagnosi ma generalmente l’analisi dei sintomi e segni e la storia familiare sono sufficienti a identificare con precisione la malattia.
Solo nelle forme lievi che coinvolgono il solo cuoio capelluto come accade nei bambini è necessaria una diagnosi differenziale con la dermatite seborroica. Ma nel caso di quest’ultima le scaglie che ricoprono le chiazze sono molto più untuose e di colore tendente al giallastro anzi che al bianco argenteo.
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Come curarla?
La prima cosa che bisogna segnalare quando si parla di terapia della psoriasi del cuoio capelluto è che si ha a che fare con una malattia che ha un andamento strano. Malattia che è cronica e che pertanto non è mai soggetta a completa guarigione e che presenta periodi anche lunghi di quiescenza intervallati da periodi di attività. La medicina attuale, nonostante non sia in grado di assicurare al paziente completa guarigione, è però perfettamente capace di mantenere sotto controllo la patologia e di impedire che evolva in spiacevoli complicanze.
Farmaci topici per la psoriasi in testa.
La cura della malattia non ha un preciso protocollo che vada bene per tutti ma va calibrata dallo specialista sulle caratteristiche del paziente. Va comunque tenuto presente che la cura della malattia è più complessa della psoriasi che si manifesta nelle altre regioni corporee perché i capelli specialmente se lunghi costituiscono un ostacolo alla veicolazione dei principi attivi che per lo più vanno applicati alla cute.
Le terapie che con maggior frequenza vengono usate sono:
- Prodotti a base di catrame di carbone. Sono per uso topico ossia si applicano direttamente sulla pelle del cuoio capelluto possono essere in pomate, gel o shampoo. Hanno una discreta efficacia ma hanno un odore sgradevole. Richiedono che siano lasciati in loco ad agire per un certo periodo di tempo. Prima della applicazione è però anche necessario rimuovere le scaglie e per fare ciò è necessario ammorbidirle con oli che possono essere di cocco ma anche di oliva. Per la rimozione si procede passando tra i capelli delicatamente un pettine del calibro opportuno.
- Acido salicilico. Viene usato in pomate o gel e sovente si abbina al trattamento con catrame.
- Corticosteroidei. Si usano liquidi, gel, pomate, schiume o in shampoo. Esistono in dosaggio di diversa intensità. Dosaggio che ovviamente si sceglie in funzione dell’estensione e gravità delle lesioni. Si usano nella fase di impatto della malattia e dopo un certo periodo quando i miglioramenti saranno evidenti si passa alle terapie di mantenimento con catrame e salicilati. Non vanno mai interrotti bruscamente pena una recrudescenza violenta del male.
- Retinoidi ovvero derivati della vitamina A. Sono sempre in pomate e gel e sono generalmente meno irritanti dei prodotti precedenti vengono perciò prescritte a pazienti con pelle molto secca o particolarmente sensibile.
- Vitamina D. E disponibile in lozioni acquose e/o oleose. Non macchiano e non puzzano e perciò sono semplici da usarsi.
- Ditrhanol. Ha un’ azione simile ai corticosteroidei ma è più lento ad agire ed in compenso è privo dell’azione di rimbalzo da brusca interruzione. E usato in pomate, creme e gel.
- Trattamenti antibatterici e antifungini. Consistono in pomate e gel antibiotici che si utilizzano quando alla psoriasi del cuoio capelluto si sovrappone una infezione di batteri o funghi.
Trattamenti sistemici.
Si utilizzano quando la psoriasi del cuoio capelluto è molto severa e si accompagna a manifestazioni psoriasiche localizzate in altre regioni del corpo.
Gli ultimi ritrovati sono i farmaci biologici a base di principi attivi diversi quali l'Adalimumab, l'etanercept o infliximab che consentono di ottenere una notevole efficacia in tempi brevi. L'efficacia di tali farmaci varia da paziente a paziente e spetta allo specialista decidere l'eventuale assunzione. Tali farmaci biologici vengono distribuiti dai Centri autorizzati in tutta Italia previa prescrizione del medico di base.
Fototerapia.
La fototerapia, esposizione a raggi UV dopo aver assunto farmaci fotostimolanti come lo psoralene è un trattamento che per la psoriasi in altre regioni corporee è molto efficace, ma richiede capelli rasati o molto sottili.
La fototerapia viene effettuata in centri specializzati che ultimamente preferiscono utilizzare trattamenti a banda stretta con lampade che producono solo specifiche lunghezze d’onda di UVB o UVA.
Tali trattamenti si sono rivelati egualmente efficaci senza l’uso di psoralene e quindi privi degli effetti collaterali da essi provocati come l’estrema sensibilità alla luce solare.
La fototerapia consente di tenere la psoriasi sotto controllo per alcuni mesi, ma ha tra gli effetti collaterali l’aumento, sia pur minimo, del rischio di tumore della cute.
Rimedi naturali.
Per alleviare la sintomatologia della psoriasi del cuoio capelluto è possibile utilizzare alcuni rimedi naturali che, grazie ai principi attivi in essi contenuti, possono ridurre prurito e rossore.
Tra più efficaci troviamo:
- maschera a base di aloe vera ed olio essenziale di lavanda da applicare sul cuoio capelluto una volta a settimana. L’aloe vera e la lavanda hanno effetti idratanti e lenitivi per cui aiutano a calmare l’infiammazione ed il, prurito.
Unire tutti gli ingredienti ed applicate sul cuoio capelluto per circa 30 minuti. Sciacquare e fare uno sciampo. |
- Frizioni con Olio di eucalipto e succo di limone per purificare a fondo la pelle ed al contempo idratarla. L’olio di eucalipto, infatti, svolge un’azione antibatterica ed antisettica mentre il succo di limone riduce la desquamazione
- Abluzioni con acqua argillosa arricchita di sale marino più impacchi con argilla e sale marino. L’argilla ed il sale, infatti, hanno proprietà disinfettanti e cicatrizzanti e sono utili per eliminare le squame e ridurre il rossore.
L’omeopatia.
L’omeopatia, invece, suggerisce:
- Natrum sulfuricum 5/7 CH per eliminare le squame,da assumere 5 granuli tre volte al giorno.
- Arsenicum iodatum 7 CH per eliminare o ridurre il prurito. La posologia è di 5 granuli due volte al giorno.