Puntura di vespa:cosa fare? Sintomi, cure e rimedi naturali
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Le punture di vespa possono essere molto dolorose. I sintomi che si manifestano dopo che l’insetto ha iniettato il veleno attraverso il suo pungiglione possono essere locali, come rossore e gonfiore, o sistemici e quindi più gravi fino ad arrivare allo shock anafilattico se il soggetto è allergico al veleno della vespa. Per trattare quest'ultima condizione è necessario recarsi al pronto soccorso. Per i sintomi locali invece è possibile ricorrere a rimedi naturali o omeopatici o a pomate cortisoniche o antistaminiche.
Cos'è la puntura di una vespa? Come riconoscerla?
La puntura di vespa può essere molto fastidiosa in quanto il veleno iniettato attraverso il pungiglione scatena un insieme di sintomi che possono essere di lieve entità, localizzati nella zona della puntura, fino ad arrivare allo shock anafilattico per quanto riguarda i soggetti allergici.
Le vespe sono un gruppo di insetti appartenenti all'ordine degli imenotteri, e le femmine sono dotate di un pungiglione velenoso il cui scopo fisiologico è la difesa dell'animale stesso. A differenza delle api, le vespe quando pungono non lasciano il loro pungiglione all'interno della vittima e non muoiono dopo la puntura, sono inoltre molto aggressive e possono attaccare anche in sciame, per tale motivo sono in grado di pungere la vittima per più di una volta.
Il lungo pungiglione è in comunicazione con un sacco contenente sostanze tossiche e allergizzanti, che una volta rilasciate attraverso la puntura possono scatenare una reazione allergica negli individui predisposti, o reazioni cutanee dovute alle sostanze tossiche che hanno un effetto vasodilatatore.
Sintomi: quando preoccuparsi?
Quando si viene punti da una vespa si possono avere due categorie di sintomi. Se non si è allergici al veleno si manifestano dei sintomi localizzati nella zona dove è avvenuta la puntura come ad esempio:
- dolore immediato e forte sensazione di bruciore.
- Arrossamento e gonfiore.
- Prurito e sensazione di fastidio.
Questi sintomi possono intensificarsi nelle 24 - 48 ore successive alla puntura ma regrediscono da soli nell'arco di una settimana.
Se invece si è allergici al veleno della vespa possono manifestarsi sintomi sistemici, che coinvolgono cioè tutto l'organismo e che, se non trattati in tempo, possono portare il paziente alla morte a causa dello shock anafilattico.
Tra questi possiamo citare:
- Improvviso rialzo della temperatura con brividi ed ingrossamento dei linfonodi.
- Vertigini, sudorazione fredda e sensazione di svenimento con brusco abbassamento della pressione sanguigna.
- Difficoltà a respirare dovuta al gonfiore della lingua o della parte bassa della gola.
- Sensazione di nausea che si può accompagnare ad episodi di vomito.
- Diarrea e crampi addominali.
Qualora si manifestino questi sintomi si consiglia di recarsi immediatamente al pronto soccorso di modo da ricevere le cure adeguate in quanto lo shock anafilattico insorge dopo pochi minuti dalla puntura e quindi è necessario essere tempestivi.
Cosa fare se si è morsi da una vespa?
Anzitutto, quando si viene punti da un insetto è necessario riconoscere il tipo di insetto in modo da adottare i giusti provvedimenti.
Se l’insetto che provoca la puntura è vespa possono essere utili alcuni semplici rimedi da sempre utilizzati per alleviare i fastidiosi sintomi, o si può ricorrere ai rimedi naturali, fitoterapici o omeopatici.
Se invece i sintomi sono piuttosto estesi ed intensi il medico può indicare dei farmaci per lenire prurito, gonfiore e dolore.
Quando, infine si manifestano sintomi sistemici è necessario recarsi subito al pronto soccorso più vicino.
Rimedi della nonna per la puntura di vespa.
Un altro possibile trattamento per le punture di vespa è rappresentato dai cosiddetti rimedi casalinghi o "della nonna". Tra questi quelli maggiormente efficaci sono:
- Ghiaccio, che riduce l'infiammazione e di conseguenza il rossore, il bruciore ed il dolore, grazie all'azione vasocostrittrice esercitata dal freddo.
- Aceto, che vanta proprietà anti velenifere (neutralizza quindi il veleno della vespa), antinfiammatorie e disinfettanti grazie al contenuto di acido acetico. Si mette qualche goccia di aceto su una garza sterile o un batuffolo di cotone e si picchietta leggermente sulla puntura.
- Limone, che ha proprietà antibatteriche, antisettiche, anti velenifere ed antinfiammatorie grazie al contenuto di acido citrico. Basta strofinare mezzo limone sulla puntura per migliorare la sintomatologia.
- Cipolla, che possiede proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie grazie alle saponine in essa contenute. Per migliorare la sintomatologia basta strofinarne qualche fettina sulla puntura.
- Aglio, che grazie al contenuto di allicina ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche ed antibatteriche. Basta tagliarlo a metà e strofinarlo leggermente sulla puntura.
- Patata, che ha proprietà lenitive e calmanti grazie al suo alto contenuto di amido. Basta tagliarne qualche fettina e strofinare massaggiando leggermente sulla puntura.
- Bicarbonato, che vanta proprietà lenitive e disinfettante. Basta miscelare un cucchiaino di bicarbonato con qualche goccia d'acqua fino a formare una pasta da applicare direttamente sulla puntura, si lascia in posa per una decina di minuti e poi si sciacqua.
- Acqua calda e sale o acqua di mare riscaldata, per sfruttare l'effetto disinfettante del sale e l'azione coagulante del calore sul veleno (la tossina del veleno di vespa è termolabile, viene cioè distrutta dal calore). Si consiglia di fare degli sciacqui subito dopo la puntura.
Sebbene sia un rimedio popolare molto noto sarebbe invece meglio evitare gli impacchi di ammoniaca in quanto potrebbero peggiorare la sintomatologia, in particolare il bruciore.
Rimedi naturali per i sintomi locali.
Per il trattamento della sintomatologia locale causata dalla puntura di vespa è possibile ricorrere a rimedi naturali, quali quelli omeopatici e fitoterapici.
I rimedi fitoterapici per il trattamento delle punture di vespa prevedono l'utilizzo di piante ad azione antinfiammatoria, analgesica e decongestionante. Tra quelle maggiormente indicate abbiamo:
- Aloe vera, da applicare sulla zona in cui vi è la puntura sottoforma di gel, contiene antrachinoni catartici che le conferiscono molteplici proprietà tra cui quelle antinfiammatorie, disinfettanti e cicatrizzanti.
- Calendula, la quale contiene acido salicilico, mucillagini ed olio essenziali e che ha azione lenitiva, calmante ed antinfiammatoria. La si applica sottoforma di pomata contenente i principi attivi o sottoforma di infuso, da realizzare con un cucchiaio di calendula da porre in infusione per dieci minuti in una tazza di acqua calda, successivamente si filtra e si applica sulla puntura con una garza sterile.
- Melissa, che contiene un olio essenziale ricco di geraniolo, beta-cariofillene, citronellale e acidi triterpenici, principi attivi che le conferiscono proprietà lenitive, sedative e antibatteriche. La si applica direttamente sulla parte da trattare strofinando le foglie sulla puntura, oppure si può preparare un infuso ponendo in infusione un cucchiaio dell'erba in una tazza di acqua calda, si lascia riposare 10 minuti, si filtra e si applica sulla puntura con una garza sterile.
- Basilico, che contiene olio essenziale ricco di principi attivi quali canfora, eugenolo ed estragolo, che gli conferiscono azione lenitiva ed antinfiammatorio. Basta strofinarne leggermente qualche foglia sulla parte colpita per alleviare il fastidio.
Per il trattamento della sintomatologia legata alla puntura di vespa risultano utili anche i rimedi omeopatici. Quelli maggiormente indicati sono:
- Arsenicum album, nel caso in cui il soggetto che è stato punto manifesti non solo sintomi relativi alla puntura ma anche sintomi psicologici relativi allo spavento di essere stato punto.
- Apis mellifica, per tutte le punture di vespa in cui si manifesta rossore, gonfiore e calore nella sede in cui è avvenuta la puntura.
- Talentula cubensis, nel caso in cui la sede in cui è avvenuta la puntura abbia un rossore intenso tendente al violaceo.
- Utica urens, quando si manifesta bruciore a livello della puntura che peggiora a contatto con il freddo.
- Ledum palustre, quando si manifesta rossore che non si accompagna a calore.
- Echinacea e Belladonna, da utilizzare nel caso in cui si manifesti infezione della puntura.
Tutti i rimedi vengono utilizzati in concentrazione variabile da 5 a 7 CH in base ai casi e con una posologia di 3 - 4 granuli ogni quarto d'ora fino a miglioramento dei sintomi.
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I Farmaci per una reazione importante.
Qualora i rimedi naturali non fossero sufficienti a placare i sintomi causati dalla puntura di vespa è possibile ricorrere ad alcuni farmaci tra cui:
- Pomate a base di cortisone per alleviare la sintomatologia infiammatoria e far diminuire il gonfiore ed il rossore.
- Pomate a base di calamina, una sostanza contenente zinco, che aiuta a placare sintomi quali prurito, arrossamento e gonfiore.
- Corticosteroidi per via orale (come ad esempio il Bentelan, un farmaco a base di cortisone) qualora il dolore ed i sintomi siano particolarmente forti.
- Farmaci antistaminici, somministrati localmente o per via orale, per ridurre la sensazione pruriginosa.
- Talvolta il medico, in base ai singoli casi, può consigliare di eseguire una vaccinazione antitetanica per prevenire il tetano, sebbene è molto basso il rischio di contrarlo mediante una puntura di insetto.
Nel caso in cui si sia allergici al veleno della vespa è sempre bene portare con sé un dispositivo medico che prende il nome di EpiPen. Si tratta di una penna dotata di un dispositivo a scatto da cui fuoriesce un ago che inietta immediatamente dell'adrenalina. In questo modo si riduce il rischio di shock anafilattico in attesa dei soccorsi.
In ospedale il paziente viene trattato con antistaminici e di cortisone per via endovenosa, può essere somministrato ossigeno per facilitare la respirazione.
Quando la reazione è importante, l'allergologo può consigliare una desensibilizzazione, o immunoterapia allergenica, per evitare future reazioni allergiche. Questa terapia consiste nel somministrare al soggetto quantità sempre maggiori di allergene per abituare il sistema immunitario alla tolleranza all'allergene e modificarne la risposta.