Puntura di zecca: sintomi, terapia e rimedi naturali

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Puntura di zecca: sintomi, terapia e rimedi naturali

La puntura di zecca è un disturbo non pericoloso, ma insidioso per l’uomo perché può scatenare numerose malattie infettive. Quasi sempre è asintomatico, ma in alcuni casi possono manifestarsi sintomi quali arrossamento del punto in cui è avvenuta la puntura, gonfiore nel punto in cui si è stati morsi, prurito, eritema, reazione allergica. Può essere trattato rimuovendo l’insetto dalla cute e con i rimedi naturali...ma in caso di patologie correlate al morso è necessaria una terapia farmacologica mirata! Approfondiamo.

Caratteristiche della puntura di zecca: come riconoscerla?

La puntura di zecca è un disturbo di per sé non pericoloso, ma insidioso per la salute umana perché può scatenare numerose malattie infettive. Il morso quasi sempre asintomatico e spesso nemmeno ci si accorge di essere stati punti; per questo è importante ispezionare le varie parti del corpo dopo essere stati in campagna o nei boschi, habitat naturale delle zecche.

Le zecche sono degli insetti artropodi che appartengono a due diverse famiglie, quella delle zecche molli o Argasidae, e quella delle zecche dure o Ixodidae. Le zecche sono insetti ematofagi, si nutrono cioè di sangue, e per nutrirsi si attaccano all'organismo ospite (che può essere un essere umano o un animale quale un cane) e lo pungono attraverso il loro apparato boccale che è composto da due parti:

Mentre succhiano il sangue le zecche iniettano anche delle sostanze per anestetizzare la pelle e quindi impedire al soggetto di avvertire dolore e per impedire al sangue di coagularsi.

le zecche della famiglia delle zecche dure o Ixodidae sono le più pericolose per l'uomo in quanto sono animali vettore, ovvero quando pungono un soggetto trasmettono agenti patogeni quali parassiti, batteri o virus, responsabili di diverse patologie.

La zecca rimane attaccata alla cute dalle 36 alle 48 ore e per non essere individuata si attacca in zone protette del corpo come la testa, le zone genitali, il collo o le ascelle.

La zecca può essere vista attaccata alla pelle o in seguito al distacco appare un piccolo rigonfiamento associato a numerosi sintomi.

Possibili sintomi del morso.

Il morso di zecca è spesso indolore; infatti quando l’insetto fissa il suo apparato boccale all'ospite, secerne o rigurgita saliva che contiene neurotossine, veleni che impediscono alla vittima di percepire il dolore e l’irritazione del morso.

In alcuni soggetti possono, tuttavia, manifestarsi dei sintomi quali ad esempio:

Paralisi da zecca.

In America del nord vi sono alcune specie di zecche che provocano una forma di paralisi temporanea che si risolve rimuovendo la zecca.

Inizialmente il morso provoca debolezza ed irritazione e dopo pochi giorni si manifesta la paralisi che inizia dagli arti inferiori ma può, progressivamente colpire anche i muscoli che controllano il respiro.

La compromissione della respirazione può richiedere l’ossigenoterapia o la ventilazione meccanica.

Perché il morso di zecca può essere pericoloso?

Il morso di zecca, di per sé, non è grave ma può, in alcuni casi, diventare pericoloso perché questi insetti sono portatori di numerosi microorganismi che, durante il morso, possono essere trasmessi all'ospite. I parassiti, protozoi, batteri e virus, che la zecca trasmette provocano diverse patologie, ognuna delle quali richiede una terapia farmacologica specifica.

Malattia di Lyme.

La malattia di Lyme è causata dal batterio Borrelia burgdorferi. Si manifesta come primo sintomo con un eritema di colore rosso e di forma circolare (tipicamente definito alone a bersaglio) nella zona in cui è avvenuta la puntura dell'insetto. Successivamente insorgono sintomi quali febbre, stanchezza ed astenia, ingrossamento dei linfonodi e della milza, irregolarità del battito cardiaco e nei casi più gravi coinvolgimento del sistema nervoso con insorgenza di paralisi e del sistema articolare con insorgenza di artrosi.

La terapia è a base di antibiotici, si utilizzano prevalentemente amoxicillina, penicillina, eritromicina, o doxiciclina, da somministrare per almeno 3 - 4 settimane.

Encefalite da morso di zecca.

L’encefalite da morso di zecca, chiamata anche TBE (dall'inglese Tick-Borne Encephalitis), è una patologia di natura virale causata da un Flavivirus trasmesso all'essere umano tramite il morso della zecca. La patologia è sintomatica solo nel 30% dei casi, i primi sintomi si manifestano solitamente dopo 8 giorni dal morso della zecca e sono rappresentati da febbre alta, stanchezza, dolori muscolari e articolari, mal di testa. Questi sintomi regrediscono spontaneamente in alcuni giorni, ma in alcuni soggetti dopo 8 - 20 giorni dalla regressione dei sintomi si manifestano sintomi di coinvolgimento del sistema nervoso centrale come paralisi flaccida ed encefalite.

Non vi sono farmaci specifici per il trattamento della patologia, ma si possono impiegare comuni antivirali quali aciclovir, e comuni farmaci da banco quali il paracetamolo per il trattamento dei sintomi.

Rickettsiosi.

La Rickettsiosi è una patologia causata da batteri chiamati Rickettsie e si manifesta con sintomi quali febbre con brividi di freddo, astenia, mal di testa, e comparsa di piccole bolle (esantema maculo papuloso) a livello dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.

La patologia si cura mediante somministrazione di antibiotici della classe dei macrolidi (claritromicina) o tetracicline (doxiciclina).

Cosa fare in caso di puntura?

Se si è vittime del morso di zecca è necessario rimuovere l’insetto dalla pelle seguendo un’apposita procedura. E’ possibile anche ricorrere ai rimedi naturali per lenire i sintomi della puntura.

La somministrazione di antibiotici sistemici è sconsigliata perché può mascherare i sintomi e rendere più complicata la diagnosi. Indicata è invece l’applicazione di una pomata antibiotica sulla puntura per prevenire le infezioni, e l’assunzione di un antistaminico come la difenidramina che blocca l'attività dell'istamina, che può provocare la comparsa dei sintomi delle allergie.

In che modo rimuovere la zecca dalla cute?

In caso di puntura si consiglia di procedere in un certo modo per rimuovere il parassita in modo accurato, ovvero:

Rimedi naturali per lenire i sintomi del morso.

Vediamo adesso quali sono i rimedi consigliati dalla medicina non ufficiale per lenire i sintomi della puntura di zecca.

La puntura di zecca in gravidanza.

Nelle donne in gravidanza, occorre fare particolare attenzione ai morsi di zecca, infatti l'infezione provocata dal batterio Borrelia può essere trasmessa al nascituro e può aumentare il rischio di aborto spontaneo.

Se si è affette dalla malattia di Lyme durante la gravidanza è opportuno utilizzare gli antibiotici appropriati a seconda dello stadio della gravidanza.

Molti studi tenuti dall’Associazione Lyme Italia e Coinfezioni affrontano il tema della vaccinazione recentemente introdotta negli Stati Uniti. Al momento non è stata introdotta in Europa, perché ritenuta inefficace in quanto la malattia è provocata da molti tipi di Borrelia: Burgdorferi, Afzelii, Garinii.


Ricordiamo che l’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico.

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