Reumatismi: sintomi, cause diagnosi, cura e rimedi naturali
Cosa sono i reumatismi? Quali sono le cause ed i fattori di rischio che portano all’insorgere di questo disturbo? Quali i sintomi che possono farci capire che si tratta di reumatismi, e quali gli strumenti per effettuare una diagnosi corretta? Approfondiamo tutti questi temi, e scopriamo anche cosa fare per attenuare il disturbo.
Cosa sono i reumatismi? Caratteristiche e tipologie.
Il termine reumatismi è spesso usato nel linguaggio popolare per indicare un gran numero di malattie, oltre 100, che interessano: ossa, muscoli, articolazioni, tendini ed anche organi interni come: reni, cuore e polmoni.
I reumatismi sono una malattia molto comune che interessa un gran numero di persone; in Italia circa 5 milioni di persone, ossia un decimo dell’intera popolazione. Nel mondo gli ammalati sono più di 300 milioni. Sono colpiti in maniera marginale individui fino a 18 anni di età, meno dell’1%, ed in maniera massiccia individui con più di 60 anni più dell’80% e sembra esserci un aumento del rischio per le donne in menopausa. |
Tutte queste malattie, accomunate da dolore, possono avere un andamento sia acuto che cronico e si suddividono in tre grandi categorie:
- reumatismi infiammatori.
- reumatismi degenerativi.
- Reumatismi extrarticolari
Esaminiamole nel dettaglio.
Reumatismi infiammatori.
I reumatismi infiammatori sono sono quelli più diffusi e più gravi provocati da un’anomala reazione immunitaria causata da alcune cellule (linfociti) del nostro sistema immunitario. I linfociti invadono le articolazioni o altri tessuti e provocano la proliferazione di cellule infiammatorie (citochine).
Le principali tipologie di reumatismi infiammatori sono: |
Artrite Reumatoide. E’ un processo infiammatorio interessa di norma le piccole articolazioni di mani e piedi ma anche le anche e le ginocchia. Inoltre la patologia può essere anche extra articolare e quindi interessare organi interni come cuore, polmoni, occhi. |
Spondiloartriti sieronegative. Sono patologie che interessano sia la colonna vertebrale che le articolazioni caratterizzate dall’assenza del fattore reumatoide. Il fattore reumatoide è un autoanticorpo ossia un anticorpo rivolto anziché contro nemici dell’organismo contro propri tessuti. Tipico di questo gruppo è la Artropatia Psoriasica che colpisce alcuni malati di Psoriasi. |
Artriti microcristalline. Sono infiammazioni provocate da malattie metaboliche che inducono precipitati nel liquido sinoviale come sali di calcio o cristalli di acido urico nella condrocalcinosi e nella gotta. |
Connettiviti. Malattie reumatiche che interessano il tessuto connettivo che è presente non solo nelle articolazioni e nei tessuti muscolari e scheletrici ma anche in cuori, polmoni, vasi sanguigni, etc. La causa della malattia non è nota con certezza ma di sicuro è implicato il sistema immunitario che attacca tessuti del proprio corpo. Notevole è il Lupus eritematoso che oltre la pelle e le giunture coinvolge: cuore, reni, polmoni muscoli. |
Vasculiti. Sono infiammazioni delle pareti dei vasi sanguigni che comportano un’alterazione del flusso sanguigno che interessa vari organi. |
Polimialgia reumatica. E’ un’infiammazione dei muscoli soprattutto del collo e delle spalle che provoca dolore e rigidità. |
Reumatismi degenerativi.
I reumatismi degenerativi comportano una progressiva usura delle cellule dei tessuti.
La forma più diffusa è l’artrosi, una malattia cronica che colpisce le cartilagini e i tessuti sottostanti di ogni tipo di articolazione ed interessa quindi il ginocchio, le articolazioni delle dita delle mani ma anche il braccio nella zona del gomito.
Puoi approfondire Sintomi, cause e cure dell'artrosi.
L’artrosi può distinguersi in:
- artrosi primaria che insorge per fattori genetici in un’articolazione sana.
- Artrosi secondaria che è susseguente a fattori esterni quali, infezioni, traumi, interventi ecc..
Reumatismi extrarticolari.
Sono un gruppo di malattie che colpiscono strutture extra-articolari quali i tendini e l’apparato muscolare.
Le principali tipologie di reumatismi extrarticolari i sono: |
Borsite che è l’infiammazione delle borse sierose che servono a proteggere le articolazioni |
Tendinite che è l’infiammazione dei tendini che uniscono i muscoli alle ossa. |
Sindrome fibromialgica caratterizzata da dolori muscolari indotti oltre che da stress fisico anche da stress psicologico che improvvisamente compaiono senza cause evidenziabili. |
I sintomi dei reumatismi.
I reumatismi presentano una sintomatologia molto diversa perché numerose sono le patologie raggruppate.
I fattori comuni che caratterizzano la sintomatologia di tutti i reumatismi sono però:
- il dolore talvolta tanto insopportabile da impedire ogni movimento che è localizzato nell’articolazione ma che può interessare anche muscolatura e tendini limitrofi.
- La rigidità che risulta massima appena svegli o dopo un lungo riposo e che si scioglie man mano col procedere delle quotidiane attività. Essa conferisce ai malati una pesantezza dei movimenti che negli anziani può divenire pericolosa procurando sbandamento e cadute.
A tali sintomi si aggiungono alcuni segni clinici obiettivi come:
- deformità e tumefazione dell’articolazione e dei tessuti molli circostanti.
- Arrossamento.
- Aumento della temperatura per i reumatismi di natura sistemica.
- Sensazione di malessere generale.
- Astenia.
Cause e fattori di rischio.
La causa dei reumatismi non è ancora ben nota e in merito si sono formulate molte ipotesi ma nessuna di queste è universalmente accettata. Ad ogni modo esaminiamo le diverse ipotesi per le diverse tipologie.
Reumatismi infiammiatori: ad oggi non è nota la causa che scatena la reazione autoimmune, ma sicuramente esistono dei fattori di rischio quali stress, fattori ambientali, traumi. Un’ipotesi accreditata è quella che attribuisce tali malattie reumatiche una eziologia di natura infettiva. Un’altra considera gli estrogeni un fattore che favorisce l’insorgenza di queste patologie, ed è avvalorata dal fatto che i reumatismi sono più frequenti nelle donne che negli uomini.
I reumatismi degenerativi sono caratterizzati da molti fattori di rischio quali:
- l’età, col passar degli anni, infatti, la cartilagine si usura,
- lavori usuranti o particolari attività sportive,
- traumi,
- obesità che sovraccarica le articolazioni.
Fortunatamente anche se le cause non sono note completamente è invece ben noto come la malattia esordisce e progredisce. E tutto questo ha fatto progredire enormemente le terapie consentendo un andamento alquanto benevolo delle malattie.
La diagnosi delle patologie reumatiche.
La diagnosi di problemi legati a reumatismi si basa sull’analisi del quadro clinico e su:
- esami di laboratorio quali emocromo, VES, CRP, Ricerca di anticorpi specifici come il fattore reumatoide,
- una serie test di diagnosi per immagini come: ecografie, radiografie, TAC, RMN (Risonanza magnetica nucleare).
Una diagnosi precoce è importante soprattutto in casi di artrite perchè consente di iniziare un’appropriata terapia e quindi il miglioramento dell’evoluzione della malattia ed in alcuni casi la guarigione.
La terapia: come si curano i reumatismi.
La terapia varia in funzione del tipo di patologia. In linea generale essa tende a controllare il dolore ed arginare i danni che la patologia può comportare all’organo colpito.
Può essere di tipo conservativo e chirurgica.
Terapia conservativa: farmaci e rimedi naturali.
La terapia conservativa per i reumatismi prevede l’assunzione di farmaci antinfiammatori e cortisonici per limitare l'infiammazione e antidolorifici (FANS) che servono a lenire i sintomi dolorosi. Di rilievo sono i nuovi farmaci antinfiammatori che tentano di stroncare la flogosi a monte per ridurre al minimo i danni che può procurare alle articolazioni.
Oltre della terapia farmacologica esistono terapie fisiche e riabilitative che possono migliorare la qualità della vita del paziente colpito da reumatismi e a risparmiare le articolazioni quali:
- ausili come il bastone,
- una corretta alimentazione che previene l’obesità, fattore di rischio principe di molte delle forme reumatiche specialmente quelle a carico delle articolazioni che sostengono il peso corporeo,
- terapia infiltrativa intra-articolare che consiste nell’iniettare nell’articolazione colpita farmaci ad azione antinfiammatoria ed analgesica,
- fisiochinesiterapia un tipo di terapia basata su determinati esercizi che preserva l’integrità della cartilagine articolare, riduce l’infiammazione e il dolore, rende le giunture più elastiche e migliora il tono muscolare,
- trattamenti termali che, grazie al loro effetto antinfiammatorio, possono aiutare a ridurre i sintomi dei reumatismi e a ritardarne la comparsa.
- agopuntura tecnica cinese può coadiuvare la medicina tradizionale nel trattamento del dolore.
Tra i rimedi fitoterapici che grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, possono essere utili per alleviare la sintomatologia dolorosa troviamo:
- olio essenziale di ginepro che può essere massaggiato sulla parte o utilizzato per aromatizzare il bagno caldo (3/5 gocce).. Grazie alle proprietà balsamiche ed antinfiammatorie dei suoi principi attivi (resine, antociani, flavonoidi, tannini, è utile in caso di artrosi, artrite e gotta.
- Decotto betulla e tarassaco che hanno proprietà diuretiche e sono utili in caso di gotta. Bollire 20 g di betulla, e 10 di tarassaco in 50 cl di acqua per 10 minuti circa. Bere 3 tazzine al giorno di decotto.
- Tintura madre di zenzero che ha una notevole azione antinfiammatoria ed analgesica. Unire una parte di tintura di zenzero a due cucchiai di mandorle dolce tritate e massaggiare circolarmente la parte.
L'omeopatia suggerisce nelle fasi acute:
- Aconitum 7 CH da assumere 3 granuli tre volte al giorno.
- Belladonna 5 CH (5 granuli 3 volte al giorno) è un rimedio contro l’infiammazione che si manifesta con calore, rossore e dolore.
Intervento chirurgico.
Dato che le malattie reumatiche possono essere degenerative e portare ad un deterioramento dell'efficienza articolare, in taluni casi può risultare fondamentale la terapia chirurgica per recuperare articolazioni severamente compromesse.