Sideremia bassa

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Sideremia bassa

Per sideremia bassa si intende la riduzione della quantità di ferro libero nel plasma. La sideremia può abbassarsi per varie cause, e può essere il campanello d?allarme di una patologia che non mostra alcun sintomo. Vedremo quindi quali patologie possono nascondersi dietro la sideremia bassa e quali sono gli esami cui possiamo sottoporci per approfondirne le cause.

Quando la sideremia è bassa.

La sideremia è bassa quando i valori di ferro libero, cioè non legato all’emoglobina, del plasma scendono al di sotto della norma. Questa precisazione è importante perché anche l’emoglobina può contenere ferro allo stato libero. I valori di sideremia sono diversi a seconda di sesso, età, in gravidanza, ora della giornata, circostanze ambientali come per esempio il tipo di dieta, la disponibilità di ossigeno e il lavoro muscolare. I valori normali della sideremia per adulti e bambini sono:

Al di sotto di questi valori, quindi si può parlare di sideremia bassa.

Le cause dell’abbassamento dei valori.

La sideremia bassa viene considerata dai medici come indicativa di uno stato di iposiderosi, cioè la diminuzione patologica delle riserve di ferro nell’organismo. Esaminiamo le diverse cause della sideremia bassa:

Potresti approfondire le cause della carenza di ferro dovute ad insufficiente apporto o malassorbimento del minerale.

Cosa comporta la sideremia bassa.

Le conseguenze della sideremia bassa sono tutte dovute a una insufficiente ossigenazione dei tessuti. Il ferro infatti, che sia legato all’emoglobina o libero, è in grado di catturare l’ossigeno e rilasciarlo ai tessuti. Vediamo quindi cosa comporta la sideremia bassa e quali disturbi potremo avere:

Possibili casi clinici.

Aggiungendo al dosaggio della sideremia quello della transferrina e della ferritina, è possibile delineare in modo più preciso la situazione del ferro nell’organismo, e quindi effettuare una diagnosi più precisa ed avere un quadro più chiaro delle possibili conseguenze.

In gravidanza e dopo la gravidanza possono manifestarsi transferrina alta e sideremia bassa. Possiamo avere sideremia e transferrina entrambe ridotte in corso di nefrosi, enteropatia essudativa, deficit congenito di transferrina.

Se si riscontrano sideremia e transferrina basse, ferritina alta e VES alta, magari accompagnate da febbre, molto probabilmente ci troviamo di fronte a infezioni e infiammazioni croniche. Solitamente quando abbiamo una riduzione di sideremia, transferrina e ferritina, quasi mai si riscontra emoglobina normale: se abbiamo sideremia e emoglobina al di sotto dei valori normali, microcitemia (riduzione del volume dei globuli rossi), ferritina bassa e transferrina alta, possiamo ipotizzare un’anemia sideropenica, cioè una riduzione del ferro nel plasma dovuta a un’insufficiente assunzione di questo minerale o ad aumentate perdite. Se invece l’iposiderosi è lieve e tutti gli altri esami sono nella norma, non è il caso di preoccuparsi perché forse si tratta solo di una diminuzione della sideremia del tutto transitoria.

I casi presentati sono solo ipotesi diagnostiche, perciò si raccomanda di affidarsi ad un medico ematologo per avere una diagnosi accurata e il trattamento più adeguato.

Terapia, alimentazione e rimedi naturali.

Quando la sideremia bassa è un sintomo di un disturbo grave come per esempio malassorbimento o infezioni o infiammazioni croniche, è necessario trattare la patologia di base con una cura che sarà diversa e specifica a seconda del problema.

In questo modo, una volta risolta la malattia, la sideremia ritornerà ai valori normali.

In tutti i casi di sideremia bassa, è comunque d’aiuto una dieta ricca di ferro (salvo parere medico contrario) che serve ad aumentare l’apporto giornaliero di ferro, soddisfarne il fabbisogno e rimpiazzarne le perdite. Cosa mangiare? È opportuno assumere alimenti ad elevato contenuto di ferro come carne, soprattutto rossa ma anche bianca e salumi, pesce e legumi.

Anche l’omeopatia può giovare in caso di sideremia bassa, saranno d’aiuto in particolare melissa, camomilla, iperico, tarassaco e acerola.

Altri esami per approfondire.

A causa della sua variabilità, la sideremia da sola non è considerata un indicatore attendibile del contenuto di ferro nel nostro organismo. Nel caso in cui dalle analisi del sangue risulti bassa sideremia, transferrina e ferritina sono esami molto consigliati per avere la descrizione completa del profilo parziale e istituire la terapia migliore. Naturalmente spetterà poi al medico capire perchè la sideremia sia bassa, se da uno scarso apporto alimentare di ferro come nell’anemia sideropenica o se i valori sono il sintomo di una malattia ben più grave. Chi ha per esempio la sideremia bassa con anemia, i sintomi del malassorbimento come diarrea e perdita di peso e una storia familiare di cancro del colon o poliposi intestinale, deve eseguire l’esame del sangue occulto nelle feci per verificare se ci sia un cancro dell’intestino. Molte persone affette da celiachia non diagnosticata soffrono di anemia e hanno la sideremia bassa: in questo caso e soprattutto se ci sono altri casi in famiglia di celiachia, sarà bene dosare nel sangue gli anticorpi antiendomisio e antigliadina.

Come prepararsi al prelievo.

La concentrazione ematica di ferro libero può risultare alterata quando si sono ingeriti alimenti ricchi di ferro uno o due giorni prima del prelievo di sangue, durante le mestruazioni e in concomitanza di una terapia con particolari farmaci e integratori. Il prelievo va quindi eseguito a digiuno da almeno 8 ore, senza aver assunto nelle 24 – 48 ore precedenti alimenti ricchi di ferro (in particolare carne e pesce) e farmaci o integratori che agiscono sul ferro. Le donne è opportuno che evitino di fare le analisi del sangue durante le mestruazioni.

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