Singhiozzo: cause, rimedi e terapie mediche per quello cronico

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Vediamo quali sono le cause del singhiozzo, i rimedi per risolvere il problema e quali terapie mediche si utilizzano quando il fastidio diventa cronico. Scopriremo quanti tipi di singhiozzo esistono, cosa può scatenarlo e quali sono i meccanismi fisiologici alla base dell’origine di questo sintomo.

Cos'è il singhiozzo?

Il singhiozzo è disturbo che può colpire tutti i soggetti, neonati, bambini, adulti e anziani, ed è dovuto a una contrazione muscolare involontaria del diaframma, che determina la chiusura della valvola glottide con il classico suono onomatopeico “hic”.

Generalmente il singhiozzo dura poco e si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi può persistere per ore o diventare cronico ed allora è sintomo di qualche patologia.

Come viene?

Come precedentemente accennato il manifestarsi di questo fastidio è dovuto ad una contrazione muscolare. Dal punto di vista medico possiamo distinguere due diverse componenti che lo provocano:

Approfondisci le cause fisiologiche e psicologiche che determinano gli spasmi muscolari.

Non è sempre uguale: scopriamone i vari tipi!

Sebbene il singhiozzo sia un fenomeno molto comune e diffuso tanto da non destare preoccupazioni, esistono diversi tipi di singhiozzo, alcuni dei quali richiedono l’intervento del medico. Possiamo distinguere essenzialmente tre tipi di singhiozzo:

Isolato.

E’ la tipologia di singhiozzo più comune, che tutti provano almeno una volta nel corso della propria vita, appare all'improvviso e ha una durata compresa tra qualche secondo e qualche minuto. Tende ad attenuarsi spontaneamente o con l’utilizzo dei classici “rimedi della nonna” a cui faremo cenno in seguito.

Acuto.

E’un tipo di singhiozzo che può durare fino a 48 ore e che è caratterizzato da contrazioni rapide e ripetitive. Non necessita di trattamento medico, scompare spontaneamente, ma va tuttavia tenuto sotto controllo poiché se vengono superate le 48 ore può essere necessario l’intervento del medico.

Cronico.

E’ un singhiozzo che ha una durata superiore a 48 ore, anch'esso caratterizzato da contrazioni frequenti e rapide. Questo tipo di singhiozzo è frequente e ricorrente, e si può manifestare per alcuni giorni al mese o addirittura per alcune settimane al mese, alternato a periodi in cui non si manifesta. In presenza di questa tipologia di singhiozzo è bene contattare il medico poiché potrebbe essere indice di una patologia. E’ comunque un fenomeno raro, si stima che ve ne sia un caso ogni 100.000 persone.

Quest’ultima tipologia è quella che richiede l’intervento del medico in quanto tra i pericoli della cronicizzazione abbiamo sonno disturbato, se per esempio si verifica anche durante la notte, difficoltà a nutrirsi e a parlare.

Perché viene il singhiozzo? Le cause di questo disturbo.

Le cause di questo disturbo sono per molti versi ancora sconosciute. Tuttavia è possibile ipotizzare alcune situazioni che determinano la comparsa del singhiozzo isolato o acuto. Per quanto riguarda invece quello cronico le cause possono essere di tipo neurologico o correlate a patologie.

Cause non patologiche del singhiozzo isolato o acuto

Abbiamo precedentemente descritto il singhiozzo isolato e acuto come una tipologia di singhiozzo transitorio.

Spesso le cause che danno origine a questo fenomeno sono sconosciute, ma è possibile tuttavia identificare alcune cause generiche:

Pasti veloci.

Quando si mangia di fretta o troppo si provoca una dilatazione dello stomaco a causa dell’ingestione di molta aria e questo può determinare la stimolazione del nervo frenico e la rapida contrazione del diaframma, dando origine al singhiozzo.

Ansia e stress.

Il singhiozzo può essere di tipo psicosomatico cioè determinato da condizioni di ansia o stress persistente. Quando si è ansiosi o stressati si tende a ingerire una grande quantità di aria in maniera inconscia, questo porterebbe alla dilatazione dello stomaco e alla stimolazione del nervo frenico che contrae il diaframma e da origine al singhiozzo.

Fumo e alcol.

Il fumo e l’alcol possono provocare la comparsa del singhiozzo perché hanno un’azione irritante in generale e quindi anche sul diaframma e sul nervo frenico. Inoltre l’alcol provoca la dilatazione dello stomaco che come abbiamo visto può essere causa di singhiozzo.

Sbalzi termici.

Bruschi passaggi da temperature fredde a temperature calde e viceversa o ingestione di cibi troppo caldi e di cibi troppo freddi possono provocare la comparsa del singhiozzo.

Farmaci.

In alcuni soggetti, per esempio negli anziani che assumono una grande quantità di medicinali per tenere sotto controllo le patologie legate all'età, i farmaci possono determinare la comparsa di singhiozzo. Tra i principali responsabili abbiamo le benzodiazepine, usate nel trattamento dell’ansia, i corticosteroidi, come il cortisone usati nel trattamento di varie patologie di natura infiammatoria, gli antibiotici e i farmaci utilizzati per la chemioterapia. Tuttavia i meccanismi con cui i farmaci determinano la comparsa di singhiozzo non sono ben chiari.

Interventi chirurgici.

Non è raro che dopo un’operazione chirurgica si manifesti un singhiozzo post intervento, determinato da vari fattori concomitanti come il manipolare gli organi interni stimolando involontariamente il nervo frenico o il diaframma, i farmaci utilizzati per l’anestesia generale, la distensione del collo provocata dalla manovra dell’intubazione e l’intubazione stessa e la distensione dell’addome causata dalle tecniche di endoscopia.

Le cause del singhiozzo cronico, quando il disturbo è una patologia.

Per quanto riguarda il singhiozzo cronico le cause primarie sono di tipo neurologico, coinvolgono cioè i nervi implicati nella genesi del singhiozzo. Queste possono riguardare:

Lesione o irritazione del nervo vago o del nervo frenico.

Una lesione o un’irritazione di queste vie può determinare la comparsa di singhiozzo irrefrenabile. Alcuni esempi di patologie che possono determinare lesioni o irritazioni sono un cancro localizzato a livello della gola, laringite acuta, faringite (il comune mal di gola), presenza di corpi estranei a livello dell’orecchio interno che arrivano a toccare il timpano stimolando i nervi, infiammazioni e infezioni localizzate a livello polmonare e pleurico.

Irritazioni o lesioni del tratto cervicale del midollo spinale.

Un problema legato a questi centri del singhiozzo possono portare ad un singhiozzo cronico. Tra le cause che determinano il coinvolgimento di questi centri abbiamo patologie neurologiche come la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson, infiammazioni all'encefalo e alle meningi, tumori a livello encefalico, trauma cranico.

Alcune patologie hanno come effetto secondario la stimolazione delle vie periferiche e centrali del singhiozzo. Tra le malattie che possono determinare il singhiozzo patologico abbiamo:

Infiammazioni.

Infiammazioni a livello mediastinico come per esempio a livello del pericardio o della pleura o del polmone possono stimolare il nervo frenico e causare il singhiozzo.

Reflusso gastroesofageo.

Il reflusso gastroesofageo, causato da una chiusura errata del cardias, è una delle cause più comuni di singhiozzo. Difatti il reflusso, che ha come sintomo principale la risalita del materiale dallo stomaco all'esofago, provoca spesso l’esofagite da reflusso, un’infiammazione dell’esofago che tra i sintomi include il singhiozzo. E’ facile che il singhiozzo si manifesti appena svegli, specialmente se si è dormito subito dopo mangiato poiché la sintomatologia del reflusso in questo caso tende ad aumentare (a chi soffre di reflusso infatti si consiglia di non coricarsi subito dopo i pasti).

Ulcera e gastrite.

L’ulcera gastrica, molto spesso causata da un batterio chiamato helicobacter pylori, e la gastrite hanno tra i sintomi caratteristici il bruciore allo stomaco, nausea e vomito ma anche un persistente singhiozzo.

Altre patologie che hanno il singhiozzo come sintomo sono i disordini metabolici come il diabete, squilibri elettrolitici come per esempio ipocalcemia e iponatriemia, insufficienza renale e morbo di Addison, ma non è stata accertata una correlazione diretta tra il singhiozzo e queste malattie.

Il singhiozzo nei neonati e nei bambini.

Nei bambini e nei neonati la causa più comune del singhiozzo è la velocità con cui si mangia. Per esempio un neonato durante l’allattamento può poppare molto velocemente e ingerire molta aria e non è raro che dopo la poppata compaia il singhiozzo, mentre un bambino magari molto affamato tende istintivamente a mangiare in modo veloce e in questo modo ingerisce molta aria che, dilatando lo stomaco, da origine al singhiozzo. I bambini e i neonati, come gli adulti, possono anche avere il singhiozzo a causa degli sbalzi di temperatura o dell’ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi.

Donne in gravidanza.

Durante la gravidanza, oltre al famoso singhiozzo del feto che è causa di gioie e dolori per le donne in attesa, anche la futura mamma può avere il singhiozzo, causato probabilmente dalla compressione dovuta dall'aumento di volume dell’utero che stimola il nervo frenico.

Come far passare il singhiozzo.

Passiamo adesso a descrivere alcuni rimedi per il singhiozzo. Per quello transitorio, oltre ad un cambiamento dello stile di vita che prevede di mangiare più lentamente e in maniera meno abbondante, si può ricorrere ai rimedi della nonna, all'omeopatia o alla medicina alternativa.

I “sette sorsi d’acqua” e gli altri “rimedi della nonna”.

Tra i rimedi naturali per far passare il singhiozzo transitorio sicuramente occupano un posto di rilievo i cosiddetti rimedi della nonna, rimedi conosciuti dalla maggior parte della popolazione che sono sempre validi e che spesso rimangono i più utilizzati. Tra questi abbiamo:

Rimedi naturali e medicina alternativa per far passare il singhiozzo.

Tra i metodi naturali per far passare il singhiozzo vi sono anche l’omeopatia e la medicina alternativa che rappresentano una valida terapia per il trattamento del singhiozzo transitorio o derivante da ansia o stress.

Tra i rimedi omeopatici abbiamo:

La medicina alternativa offre validi rimedi contro il singhiozzo transitorio mediante le tecniche di digitopressione e agopuntura.

Quando il gioco si fa duro!Le terapie mediche.

Quando il singhiozzo non è un evento transitorio ma un disturbo cronico è possibile che il medico consigli una terapia farmacologica per cercare di attenuare il fastidio. Il meccanismo con cui i farmaci bloccano il singhiozzo non è stato ben chiarito e non è certa nemmeno l’efficacia terapeutica per cui sarà il medico a stabilire se è il caso di somministrare un farmaco oppure no e quale farmaco sia più adatto. I farmaci che si utilizzano di solito nella cura del singhiozzo cronico sono gli antidopaminergici, gli agonisti del calcio e del GABA e altri tipi di farmaci.

Tra gli antidopaminergici, farmaci che agiscono a livello del recettore della dopamina, i più usati sono:

I farmaci calcio agonisti e GABA agonisti sono dei farmaci che hanno una grande affinità per il recettore del calcio e del GABA e che quindi si legano in maniera preferenziale a questi recettori rispetto alla molecola di origine, limitando quindi il legame del calcio o del GABA. Tra i calcio agonisti abbiamo:

Tra i GABA agonisti abbiamo:

Tra gli altri farmaci che possono essere impiegati per la terapia del singhiozzo cronico vi sono la lidocaina, un farmaco anestetico, e il nefopam, un farmaco analgesico, ma sono utilizzati più raramente rispetto agli altri farmaci sopra elencati.

Qualora l’impiego di terapia farmacologica non fosse sufficiente ad attenuare il singhiozzo è possibile ricorrere ad alcune terapie mediche di tipo invasivo come per esempio:

Curiosità: un singhiozzo da record!

Per alcune persone il singhiozzo cronico non è solo un fastidioso disturbo ma un vero e proprio record da registrare nel Guinness dei primati! Due sono i casi più eclatanti di singhiozzo cronico da Guinness:

Il primo caso si è verificato in America, negli Stati Uniti, nel 1922. Lo sfortunato signore rispondeva al nome di Charles Osborne il quale manifestò il primo singhiozzo in seguito ad uno sforzo e proseguì a singhiozzare per 68 anni, con intensità decrescente, fino al 1990, anno in cui il singhiozzo misteriosamente scomparve.

Il secondo caso si è verificato in Europa, a Londra, a discapito di Christopher Sands, un ragazzo di 24 anni. Christopher iniziò a singhiozzare nel 2006 e il suo singhiozzo si è protratto per oltre 15 mesi, comparendo e scomparendo alternativamente senza motivi apparenti. Il singhiozzo persistente ha condizionato molto la vita di questo ragazzo, poiché si manifestava in tutti i momenti, persino di notte. La soluzione ai suoi problemi fu data da un intervento chirurgico allo stomaco.

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