Tachipnea: cause, cura e rischi
La tachipnea è un sintomo caratterizzato dall’aumento della frequenza dei respiri che può insorgere in seguito a varie cause, sia di natura fisica che psicologica. Vediamo quali sono queste cause, quali sono le cure per la tachipnea e quali invece i rischi derivanti dall’alterazione del ritmo respiratorio.
Cos’è la tachipnea?
La tachipnea è un sintomo specifico dell’apparato respiratorio caratterizzato da un aumento della frequenza respiratoria. In alcuni casi, come durante l’attività fisica, è una condizione fisiologica, ma la condizione diventa patologica quando si riscontrano aumenti della frequenza del respiro in condizioni di riposo, o ancora meglio, quando l’intensità dell’attività fisica non è così elevata da richiedere una frequenza respiratoria elevata.
In condizioni normali, la frequenza respiratoria si aggira tra 16 e 24 respirazioni (quando si parla di respirazione si intende il processo completo di atto inspiratorio ed espiratorio) al minuto. Durante lo svolgimento di un’attività fisica la frequenza respiratoria può aumentare fino a 40 e 60 atti respiratori al minuto. (tachipnea fisiologica). |
Si parla quindi di tachipnea di tipo patologico quando la frequenza respiratoria arriva a 40 - 60 atti respiratori al minuto senza che ci siano condizioni particolari, come sforzo fisico o altro.
Puoi approfondire le cause che comportano respiro affannoso.
Ma quanti tipi di tachipnea esistono? E’ un sintomo che si presenta solo in età adulta? Assolutamente no! L’alterazione del respiro è un fenomeno che colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età.
Forma particolare di questa condizione è quella che colpisce i neonati denominata TTN o tachipnea transitoria del neonato.
Cos’è la TTN (tachipnea transitoria del neonato)? La TTN è caratterizzata da un transitorio aumento della frequenza respiratoria. Viene denominata anche “sindrome del polmone umido”, in quanto si riscontra un aumento dei fluidi polmonari.L’aumento della frequenza respiratoria è la risposta a questo accumulo di fluidi: più aumenta il respiro, più l’eliminazione dei fluidi sarà rapida dopo la nascita.Gli studi confermano che la prevalenza di TTN è di 1 caso su 9 neonati. |
Quali sono i fattori di rischio che predispongono alla TTN?
- madre sofferente d’asma, in quanto un possibile attacco di asma non permette al feto di avere il giusto apporto di ossigeno;
- sesso maschile
- feto macrosomico, che quindi necessita di un apporto di ossigeno maggiore rispetto ad uno normale
- diabete mellito gestazionale, in quanto predispone alla formazione del feto macrosomico
- parto cesareo, in quanto il neonato potrebbe non riuscire ad espellere in maniera sufficiente il liquido amniotico dai polmoni: il rischio è maggiore rispetto al parto naturale (è da ricordare che il parto cesareo è un intervento e, tra le conseguenze, può presentare anche impossibilità a non espellere completamente il liquido aminiotico).
Cosa deve fare la donna in gravidanza per prevenire la TTN?
- Controllare gli esami clinici referenti alla glicemia, emoglobina glicata e curva da carico con glucosio, oltre ad avere una dieta a basso indice glicemico (questo per prevenire il diabete mellito gestazionale)
- Cercare di portare il peso gravidico non al di sopra di 11 kg (nel caso in cui lo stato pre-gravidico fosse il sovrappeso): il controllo del peso corporeo diminuirà la probabilità di avere un feto macrosomico (di peso superiore ai 5 kg)
- Evitare assolutamente di fumare
Quali sono i sintomi associati alla tachipnea?
Una volta visto cos’è la tachipnea, chi la presenta e quali sono i fattori di rischio, quali sono i sintomi associati ad essa?
Vediamoli:
- Aumento del respiro e conseguente aumento dei battiti cardiaci: è conseguente all’aumento del consumo di ossigeno
- Iperventilazione
- Sensazione di fatica
La Tachipnea dell’anziano, invece, spesso si presenta come conseguenza di altre patologie, come ad esempio l’embolia polmonare. |
Cause dell’alterazione del ritmo respiratorio.
Come abbiamo più volte ripetuto la tachipnea patologica è un sintomo. Ma quali sono le cause che possono portare alla sua manifestazione?
Esaminiamole :
- acidosi metabolica: condizione in cui si cerca di eliminare l’eccesso di acido lattico tramite l’aumento della frequenza del respiro (si eliminano ioni H+, responsabili del pH acido)
- alcalosi: si cerca di eliminare, con l’aumento del respiro, l’eccesso di ione bicarbonato (tramite eliminazione di anidride carbonica), che è responsabile dell’alcalosi
- Embolia polmonare: l’ostruzione dell’arteria polmonare non permette il normale passaggio di ossigeno, consegue l’aumento del respiro.
- Fibrosi cistica: si presenta con un accumulo di fluido a livello polmonare, il quale si cerca di eliminare tramite, appunto, l’aumento della frequenza respiratoria
- Intossicazione da monossido di carbonio: questa molecola si lega all’emoglobina (proteina dei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno) spiazzando l’ossigeno molecolare. La tachipnea è il risultato di un aumento della richiesta di ossigeno.
- Polmonite: malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da infiammazione dei polmoni.
- Insufficienza cardiaca: è l’incapacità del miocardio (tessuto muscolare del cuore) di fornire con adeguata efficienza l’apporto di sangue ad organi e tessuti. Conseguentemente tutti gli organi e i tessuti avranno anche un deficit di ossigeno.
- Insufficienza polmonare: è l’incapacità della valvola polmonare di far progredire il sangue verso la vena polmonare (in quella che viene chiamata “piccola circolazione”), ma esso stesso regredisce verso l’arteria polmonare (non arriverà dunque all’atrio sinistro del cuore per essere immesso nella “grande circolazione”). Ciò non permette l’adeguato scambio di ossigeno e anidride carbonica tra ambiente esterno e interno.
- Pneumoconiosi, tra cui asbestosi: l’accumulo delle polveri di amianto (ciò che caratterizza questo tipo di pneumoconiosi) non permettono il normale scambio di ossigeno tra esterno e polmoni.
- Anemia: stato patologico in cui si ha un valore di emoglobina basso, ed in particolare minore a 12 grammi/decilitro nelle donne (g/dL) e 13 g/dL negli uomini. I valori bassi di emoglobina fanno sì da avere un quantitativo di ossigeno disponibile piuttosto basso. La tachipnea è un sintomo derivante a questa mancanza di ossigeno.
- Sepsi: è uno stato infiammatorio sistemico che, rivolto a tutto l’organismo, priva il sangue di nutrienti ed ossigeno. La mancanza di ossigeno può provocare la tachipnea.
- Tetano: è una tossina che provoca la “sindrome tetanica”, la quale si presenta sottoforma di contrazioni muscolari spastiche in tutto il corpo che possono provocare mancanza del respiro (per broncocostrizione). Quindi la tachipnea è un sintomo legato alla broncocostrizione provocata dalla tossina tetanica.
- Ansia e stress: in questo caso la tachipnea deriva dalla sfera “psicologica”
Conseguenze e rischi. La tachipnea può causare cianosi e svenimento, con mancanza di respiro, aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Sicuramente, nel caso in cui ci sia questo sintomo, sarebbe buona regola rivolgersi immediatamente al proprio medico. |
Inoltre, nei bambini cause di tachipnea possono anche essere:
- Febbre elevata
- Broncopolmonite: infiammazione polmonare che si estende anche ai bronchioli.
Differenza tra tachipnea bradipnea e apneaI l sintomo contrario alla tachipnea è la bradipnea, ovvero sintomo che si manifesta con diminuzione della frequenza respiratoria (meno di 16 atti al minuto).L’apnea, invece, è un sintomo relativo alla mancanza di atti respiratori per un tempo di 15-20 secondi. |
Terapia e rimedi contro la tachipnea.
Di fronte questo sintomo è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia che, valutando il caso nel dettaglio, saprà bene come agire per evitare conseguenze più gravi.
Sicuramente, e soprattutto, in caso di tachipnea dovuta a stress e ansia, bisognerebbe eradicare o minimizzare la causa (di stress e/o di ansia).
Se la causa è una patologia, il medico darà la cura per essa e indirettamente andrà a curare anche il sintomo della tachipnea.