Tenesmo vescicale: cause, sintomi e cura per il dolore alla vescica dopo la pipi
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Scopriamo cos’è il tenesmo vescicale, quali sono le possibili cause e quali i rimedi per trattarlo in modo efficace e non sentire più quel fastidioso dolore dopo la pipì.
Cos’è il Tenesmo vescicale?
Il tenesmo vescicale è uno spasmo involontario e di solito doloroso dello sfintere vescicale, (il muscolo che controlla l’emissione di urina dalla vescica), che porta alla fuoriuscita di pipì in piccole quantità e spesso lascia una sensazione di dolore a livello pelvico, dopo la minzione.
Il tenesmo può interessare uomini e donne ed avere diverse cause che alterano i segnali inviati dai recettori della vescica causando il disturbo della minzione.
Cause di questo disturbo della minzione.
Alla base dei fenomeni spastici della vescica, la comunità scientifica internazionale ha riconosciuto diversi disturbi più o meno gravi.
Tra le alterazioni o patologie che provocano, tra i sintomi principali, proprio il tenesmo vescicale abbiamo:
- Cistiti: sono le infezioni delle basse vie urinarie, provocate di solito dal batterio Escherichia Coli. Quando la flora batterica si altera questo microrganismo, normalmente presente nell’intestino, inizia a proliferare in modo anomalo colonizzando anche il tratto genito-urinario, soprattutto nella donna che, per ragioni anatomiche, presenta particolare vicinanza degli orifizi anale, genitale ed urinario. Il risultato è bruciore alla minzione e spesso una sensazione di dolore alla vescica, dopo aver fatto pipì.
Approfondisci le caratteristiche della cistite.
- Infezione da Clamidia Trachomatis: è una malattia sessualmente trasmessa molto subdola perché quasi asintomatica e perciò molto diffusa tra uomini e donne, anche in giovane età, assolutamente ignari di averla contratta. Spesso l’unica manifestazione evidente dell’infezione è proprio il dolore pelvico, durante o dopo la minzione o i rapporti sessuali.
- Ipertrofia prostatica benigna (Ipb): è un disturbo che interessa gli uomini solitamente dopo i 40 anni ed è dovuto all’aumento di volume della prostata, ghiandola dell’apparato riproduttivo, situata proprio in prossimità dell’uretra, cioè il canale che veicola l’urina dalla vescica verso l’esterno del corpo. Come conseguenza dell’ingrossamento prostatico, il flusso della pipì risulta ostacolato e ciò provoca contrazioni dolorose della vescica e fuoriuscita dell’urina “a scatti”.
Cos'è l'ipertrofia prostatica benigna?
- Prostatiti: sono le infiammazioni acute della prostata e possono interessare anche ragazzi e giovani uomini. Spesso sono conseguenti ad infezioni micotiche o batteriche ma anche tipiche di chi pratica determinati sport, come ciclismo ed equitazione, a livello agonistico. Il surriscaldamento della zona genitale prolungato e frequente può indurre la proliferazione batterica ed il ristagno di umidità, facilitando le infezioni, le infiammazioni e dunque la comparsa di tenesmo.
Puoi approfondire come si manifesta l'infiammazione della prostata.
- Coliche renali: sono provocate dal deposito di sali minerali a livello del rene o degli ureteri, i sottili condotti che collegano i reni alla vescica. Questi granelli possono impedire il normale percorso dell’urina verso l’esterno e dunque causare gli spasmi vescicali tipici del tenesmo.
- Stenosi uretrale: è una condizione che può interessare uomini e donne e consiste nella parziale ostruzione dell’uretra, dovuta a patologie infiammatorie della prostata nell’uomo, dell’uretra e neoplastiche in entrambi i sessi. La fuoriuscita dell’urina risulta ostacolata e dunque possono comparire spasmi dolorosi vescicali associati a necessità di urinare spesso con emissione di poche gocce di pipì.
- Tumori della vescica: La crescita di tessuto neoplastico all’interno della vescica, può provocare contrazioni anomale dell’organo, accompagnate da dolore ed emissione di urine, di solito miste a sangue (ematuria).
Cause più rare.
Sono alterazioni e patologie, anche frequenti nella popolazione ma che non annoverano il tenesmo tra i principali sintomi:
- Altre malattie sessualmente trasmesse come la candidosi, veicolata dal fungo Candida Albicans e la gonorrea, provocata invece dal batterio Neisseria Gonorrhoeae. Entrambi questi organismi patogeni provocano irritazioni ed infezioni genitali che talvolta possono interessare anche della vie urinarie, provocando dolore durante e dopo la minzione.
- Menopausa: non è certo una malattia ma il calo drastico e rapido degli ormoni sessuali, nella donna, comporta un progressivo aumento della secchezza delle mucose genito-urinarie, una maggiore suscettibilità all’incontinenza urinaria e dunque maggiori rischi di infiammazioni vescicali e tenesmo.
- Tetano: è l’infezione trasmessa dal Clostridium Tetani, un batterio che penetra dall’ambiente esterno al corpo dell’essere umano, attraverso profonde ferite oppure ustioni e colonizza il sistema nervoso centrale. Può indurre contrazioni involontarie e dolorose della vescica, dell’intestino ma anche dei muscoli respiratori. Fortunatamente la maggior parte della popolazione italiana è vaccinata.
- Schistosomiasi: questa malattia è causata da una particolare specie di vermi detti “schistosoma”. Certo è tra le cause più rare di spasmi dolorosi della vescica e la si contrae facendo il bagno in acque dolci (fiumi o laghi) contaminate da questi organismi. La citiamo in questa sede perché quando lo schistosoma ha colonizzato il tratto gastro-intestinale, tenesmo vescicale ma anche rettale, sono manifestazioni piuttosto frequenti.
Tenesmo vescicale psicologico.
L’urgenza di urinare può, talvolta, avere origine psicologica ed essere dettata da uno stato di forte ansia o stress.
Man mano che la vescica si riempie invia al nostro cervello un segnale che determina la necessità di urinare, in presenza di uno stato di forte ansia e stress aumenta il livello di urina nella vescica ed aumentano anche le contrazioni del muscolo detrusore responsabile dello stimolo ad urinare.
Sintomi associati al tenesmo vescicale.
Il tenesmo non è una malattia, ma un sintomo a cui si associano altri disturbi quali:
- Dolore pelvico, ovvero al di sotto ed in corrispondenza dell’osso pubico, che compare subito dopo la minzione.
- Perdita di qualche goccia di urina o urgenza di fare pipì, durante o dopo lo spasmo vescicale.
Altri sintomi possono essere tutte le alterazioni della minzione:
- Stranguria: con questo termine s’intende la difficoltà a far uscire l’urina mentre si fa pipì. Può avere cause ostruttive, oppure muscolari, come lo spasmo tipico del tenesmo vescicale.
- Pollachiuria: bisogno continuo ed estremamente urgente di fare pipì, spesso in quantità minime (solo poche gocce).
- Nicturia: bisogno di urinare spesso durante la notte.
Diagnosi: gli esami per identificare le cause dello spasmo vescicale.
Come è possibile osservare, molti sintomi non sono specifici per il tenesmo vescicale ma possono essere comuni a numerose infezioni delle vie urinarie, patologie prostatiche benigne, forme tumorali ecc.
Quindi nel caso si avvertano uno o più disturbi alla minzione, è opportuno rivolgersi al medico che procederà a una serie di accertamenti:
- Esame microscopico delle urine, (la famosa pipì in provetta) semplice, innocuo e poco costoso.
- Esame colturale delle urine (la pipì nel barattolino) alla ricerca di batteri o funghi.
Nel caso questi esami non risultino utili per chiarire l’origine del tenesmo, si passa ad esami specialistici più complessi:
- Ecografia.
- Prove urodinamiche, per osservare in che quantità, in quali modalità e con che pressione la pipì esce durante la minzione
- Cistoscopia cioè osservazione dell’interno della vescica mediante fibra ottica.
- Tac o risonanza magnetica.
Quali le cure per il dolore alla vescica prima o dopo la minzione?
E’ necessario ribadire che il tenesmo vescicale, non è una malattia ma è soltanto il sintomo di una patologia che può interessare la vescica, l’uretra e spesso coinvolgere anche l’apparato genitale maschile o femminile.
Pertanto non esiste una vera cura di questo sintomo ma esistono molteplici trattamenti per curare le cause funzionali, infettive, infiammatorie o neoplastiche che provocano la comparsa del tenesmo
Trattamenti del tenesmo vescicale da infezioni genito urinarie.
Se la causa degli spasmi vescicali durante e dopo la minzione, è un processo infettivo (da Escherichia Coli, Clamidia, Gonorrea, Candida e persino tossina tetanica) genitale, prostatico o urinario, allora sarà sufficiente curare l’infezione, per curare anche il tenesmo.
- Con antibiotici come le penicilline o le Tetracicline, somministrate localmente in pomate ed ovuli, oppure assunte per os, si trattano le infezioni genitali da Clamidia, quelle urinarie da Escherichia Coli e le prostatiti.
- Sempre le penicilline oppure le Cefalosporine, sono gli antibiotici principali usati contro la Gonorrea.
- Le infezioni fungine da Candida invece richiedono terapie con farmaci antimicotici, locali ed a volte anche per bocca.
- La terapia delle infezioni da Clostridium Tetani, in persone che non sono state vaccinate ed hanno sviluppato il tetano, è molto complessa e viene fatta durante ricovero ospedaliero, perché oltre agli antibiotici per via endovenosa può richiedere anche molte altre procedure come ad esempio la ventilazione assistita, nei casi in cui gli spasmi muscolari abbiano interessato le vie respiratorie del paziente.
Trattamenti del tenesmo da ipertrofia prostatica benigna.
Se la alla base di questo fastidioso sintomo c’è invece l’Ipb, il primo approccio terapeutico è con integratori e farmaci:
- Serenoa: è una bacca di origine colombiana ed è considerata il principale rimedio fitoterapico per il tenesmo vescicale nell’uomo. Il suo elevato contenuto di acidi grassi, steroli e polisaccaridi, conferisce agli oli essenziali, una buona attività antiinfiammatoria ma anche riequilibrante ormonale, utile nel contrastare l’Ipb.
- Farmaci “Alfa Litici”: sono sostanze che bloccano le contrazioni involontarie della vescica, quelle cioè che causano il tenesmo. Quando la prostata s’ingrossa infatti, ostruisce l’uretra ed il collo vescicale ed corpo reagisce a questo ostacolo della fuoriuscita di urina, facendo contrarre i muscoli responsabili della minzione. Con i farmaci alfa litici, questo meccanismo viene interrotto, attraverso il rilassamento muscolare degli organi coinvolti.
- Farmaci inibitori della 5 Alfa- Reduttasi: trattano l’ipertrofia prostatica benigna ed il conseguente tenesmo, inibendo il processo di conversione del testosterone in diidrotestosterone, l’ormone sessuale maschile biologicamente più attivo e responsabile del trofismo (crescita) della prostata. Al diminuire del diidrotestosterone, anche le dimensioni della ghiandola prostatica diminuiscono.
Se questi trattamenti, anche associati tra loro, non sono risolutivi, allora si passa all’approccio chirurgico, con rimozione parziale o totale della prostata stessa.
Tenesmo in menopausa: possibili trattamenti.
Nelle donne in menopausa, il tenesmo di solito è dovuto ad infiammazioni recidivanti dell’uretra, provocate dall’uso continuo di assorbenti per forme, anche severe, di incontinenza urinaria.
Il calo dei livelli ormonali, infatti, fa perdere tono allo sfintere vescicale, diminuendo la continenza.
Tuttavia questo problema si può trattare attraverso la rieducazione del pavimento pelvico, in grado di ripristinare, almeno in parte, la tonicità dello sfintere vescicale e renderlo più forte e dunque capace di trattenere meglio la pipì.
Diminuirà il ricorso agli assorbenti, diminuiranno le infezioni ricorrenti ed alla fine anche il tenesmo tenderà a diminuire o scomparire.
Nel caso in cui la sintomatologia della menopausa risulti molto invalidante per la donna (di solito il tenesmo vescicale è uno dei sintomi meno fastidiosi rispetto a vampate, iper-sudorazione, depressione, ansia, insonnia…), allora si può valutare con il ginecologo, il ricorso ai fitoestrogeni oppure alla terapia ormonale sostitutiva con ormoni veri e propri.
Le controindicazioni e gli effetti avversi, in questi casi, possono essere molti, dunque occorre sempre il parere dello specialista.
Trattamento del dolore alla vescica in pazienti con calcolosi renale.
Quando alla base degli spasmi vescicali dolorosi c’è un problema di calcolosi renale, allora la terapia deve essere mirata a facilitare l’espulsione del o dei calcoli.
Al di sotto dei 5 mm, essi vengono eliminati spontaneamente, nel frattempo però occorre trattare il dolore, tipico della colica renale, con antidolorifici anche intra-muscolo oppure endovenosi nel casi più seri.
Occorre poi assumere una quantità adeguata di liquidi, per facilitare la formazione di urina e portare progressivamente alla emissione del calcolo attraverso la pipì, In particolare i medici consigliano di bere:
- 2 litri di acqua al giorno, a basso contenuto di minerali (le famose acque oligominerali pubblicizzate spesso in TV).
- Diluire in acqua Citrato di potassio e Citrato di magnesio, sostanze in polvere che riescono ad inibire la formazione del calcoli e facilitarne la disgregazione.
Nei casi in cui il calcolo risulti superiore a 5 mm oppure comporti coliche renali ripetute e febbre con brivido, si può ricorrere all’assunzione di antibiotici anche associati a cortisone ma esclusivamente secondo il parere del medico specialista.
Starà poi al nefrologo od eventualmente all’urologo, stabilire la terapia più idonea alla lisi del calcolo.
Una volta trattata la colica renale ed eliminato il calcolo, anche il tenesmo resterà solo un brutto ricordo.
Tenesmo nelle stenosi uretrali e nelle neoplasie vescicali.
Il trattamento del sintomo spastico doloroso della vescica, in questi casi, passa necessariamente attraverso i trattamenti chirurgici, chemio o radio-terapici della neoplasia che provoca anche la stenosi (restringimento) uretrale.
Rimedi naturali per alleviare i sintomi.
Per ridurre i sintomi da tenesmo vescicale occorre innanzitutto condurre uno stile di vita sano:
- bere almeno due litri di acqua al giorno,
- seguire un’alimentazione sana,
- eliminare caffeina ed alcol ,
- non trattenere a lungo l’urina,
E’ inoltre consigliabile assumere integratori a base di vitamine, sali minerali e alcune erbe quali:
- Uva ursina che ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie e quindi aiuta a calmare il dolore e lo stimolo della minzione.
- Serenoa repens che contiene nelle sue bacche principi attivi che svolgono un'azione antinfiammatoria del tratto urinario ed è quindi molto utile per i disturbi della minzione.