Tosse persistente diurna o notturna: cause e rimedi

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Si parla di tosse persistente quando, a causa di patologie più o meno gravi, questo meccanismo di difesa che serve a liberare le vie aeree, cronicizza. Analizziamo quali sono le cause che possono determinare questo fastidioso sintomo diurno o notturno e come trattarlo dopo un’accurata diagnosi che identifichi la patologia di base.

Quando la tosse diventa persistente?

La tosse persistente è una tosse che dura da più di 3 settimane.

Ricordiamo che la tosse è un riflesso involontario, ma qualche volta anche volontario, che serve a difendere il corpo e segnatamente le vie respiratorie da infiammazioni /irritazioni.

Precisiamo che, mentre nella pratica comune una tosse che supera il limite della fase acuta (ossia le 3 settimane) viene indistintamente definita persistente o cronica, nella terminologia scientifica si usa far distinzione tra:

Ad ogni modo, come tutte le altre tipologie di tosse, anche la persistente è un segno di una preesistente malattia di base.

Approfondisci cos'è e come si instaura il meccanismo della tosse.

Le malattie che annoverano tra i loro sintomi questo tipo di tosse sono molto numerose, varie e non sempre correlate ad organi del sistema respiratorio.

Tutto ciò fa si che la tosse persistente sia un segno abbastanza comune e che può essere il segnale di disturbo malattie che non destano preoccupazione, come nel caso della tosse cronica del fumatore, o quella provocata da gocciolamento post-nasale, o di gravissime malattie come ad esempio: insufficienza cardiaca, cancro ai polmoni, tubercolosi, etc.

Diagnosi della tosse che supera le 3 settimane.

La diagnosi ovvero la ricerca della causa che induce la tosse persistente può non essere semplicissima dato il gran numero di queste. Una corretta diagnosi può farsi solo con anamnesi per conoscere la storia del paziente e della tosse, le circostanze in cui si presenta e le sue caratteristiche.

I criteri di cui si avvale il medico per formulare un’ipotesi diagnostica sono:

Approfondisci come si esegue la broncoscopia.

Ed infine, poiché la tosse cronica può avere anche cause che non attengono le vie aeree, spesso sono anche necessarie indagini come:

Sintomatologia che può affiancare la tosse persistente.

Abbiamo già detto che le malattie in grado di causare tosse persistente sono numerose e anche molto diverse tra loro, pertanto la sintomatologia che insieme a quest’ultima le configura è molto vasta ed eterogenea. Prima di analizzarle nello specifico proviamo a fornire un elenco dei sintomi che con maggior frequenza si accompagnano alla tosse persistente.

I sintomi più comuni sono:

Quelli meno frequenti invece sono:

Ancor meno frequenti ma particolarmente preoccupanti, tanto da richiedere rapido intervento del medico, sono:

Cause in funzione della sintomatologia e del momento di insorgenza (diurna o notturna).

Le cause che determinano l’insorgere di tosse persistente non sempre sono di natura patologica.

Fumo di sigarette, alcuni farmaci come gli ACE inibitori per combattere l’ipertensione, inquinamento atmosferico, sono fattori che provocano irritazione delle vie aeree superiori e quindi tosse spesso stizzosa e persistente.

Anche problemi psicologici ed emotivi possono, in alcuni casi determinare una tosse detta psicogena. Tale tipologia è più frequente nei bambini che negli adulti.

Tuttavia, moltissime sono le patologie che possono scatenare una tosse persistente o cronica che non va assolutamente sottovalutata e richiede ricorso al medico, in special maniera se si accompagna ad altri sintomi più seri come: difficoltà di respirazione, espettorato sanguinolento, accumulo di liquidi negli arti inferiori, etc.

Anche il momento di insorgenza della tosse persistente è rilevante per una diagnosi che identifichi la patologia di base, in quanto la presenza di attacchi legati alla posizione ortostatica o clinostatica, ovvero posizione eretta o distesa, è indicativa di difficoltà respiratorie o insufficienza cardiaca.

Di seguito analizziamo le patologie che scatenano una tosse persistente evidenziandone tipologia, sintomi associati e momento di insorgenza.

Cause più comuni con sintomatologia lieve.

Bronchite cronica: infiammazione cronica dei bronchi dovuta ad inalazione di fumo ma anche di altre sostanze nocive. Sintomi:

  • Tosse continua e persistentesoprattutto al mattino
  • Muco denso e vischioso
  • Mancanza di fiato
  • Sibili

Asma: Malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie, conseguenza di svariate eziologie (allergie, infezioni, attività fisica, inquinanti, etc.), caratterizzata da broncospasmo ed ostruzione. Ostruzione che è solitamente reversibile, ma che in qualche occasione, fortunatamente poche, può risultare irreversibile. Sintomi:

  • Tosse cronica e stizzosa. Si accentua nelle ore notturne durante il sonno ed al mattino appena svegli. Può essere seguita o meno da espettorato.
  • Difficoltà respiratorie e mancanza di fiato corto.
  • Costrizione e dolore toracico.
  • Respiro sibilante.
  • Accumulo nelle vie respiratorie di eosinofili (categoria di leucociti).
  • Naso gocciolante.

Gocciolamento Retronasale. E’ una sindrome che ha alla sua base varie cause e per cui viene prodotto dalla mucosa nasale una quantità eccessiva di muco e questo gocciola nella regione post nasale ossia in gola ed intasa le vie respiratorie. Le cause che sono alla base della sindrome sono varie: sinusite, rinite, disturbi della motilità dell’esofago, allergie, etc. Sintomi:

  • Tosse cronica.
  • Respiro sibilante.
  • Difficoltà di respirazione.
  • Gola secca e mal di gola.
  • Alitosi.
  • Naso rosso che gocciola.
  • Prurito e/o bruciore in gola.
  • Raucedine continua.
  • Accumulo di muchi in gola.
  • Nausea e vomito.
  • Affaticamento anche dopo sforzi minimi.

Reflusso gastroesofageo: Sintomatologia cronica della mucosa dell’esofago causata dal rigurgito dei succhi acidi provenienti dallo stomaco. La condizione è la conseguenza di una anomalia (rilassamento) dello sfintere esofageo che in condizioni fisiologiche impedisce detto travaso. Sintomi:

  • Dolore e/o bruciore di stomaco.
  • Rigurgiti acidi.
  • Tosse cronica notturna.
  • Dolore e difficoltà nel deglutire il cibo.
  • Scialorrea. Eccessiva produzione di saliva.
  • Nausea.
  • Dolore al torace.
  • Lesioni dell’esofago e sanguinamento.
  • Voce rauca.
  • Sapore sgradevole in bocca.

Patologie in cui la tosse persistente si accompagna a sintomi, meno frequenti ma particolarmente preoccupanti,

Polmoniti, pleuriti: infiammazione di polmoni e pleura determinata da microrganismi diversi.

Sintomi:

  • Tosse cronica notturna e diurna generalmente all'esordio secca e che poi col trascorrere del tempo matura dando luogo a grossa produzione di espettorato.
  • Febbre. Può raggiungere temperature anche elevate nelle infezioni batteriche.
  • Difficoltà di respirazione.
  • Malessere generalizzato e senso di stanchezza anche a riposo o dopo sforzi di entità inconsistente.

Tubercolosi: Infezione dei polmoni causata dal batterio l Mycobacterium tuberculosis.

Sintomi:

  • Tosse cronica notturna e diurna cui si accompagna spesso un espettorato sanguinolento (emottisi) che in qualche raro caso può tramutarsi in una consistente emorragia.
  • Febbre.
  • Sudorazione notturna.
  • Perdita dell’appetito.
  • Calo ponderale.
  • Astenia (mancanza di forze)

Bronchiectasie: Dilatazione non reversibile di una porzione dell’albero bronchiale. Le cause di una tale condizione sono generalmente conseguenze di infezioni che hanno indotto processi infiammatori. Sintomi:

  • Tosse persistente. Ricca di espettorato che può risultare purulento, maleodorante ed anche venato di sangue. Si presenta al mattino o a fine giornata.
  • Febbre.
  • Bronchite ricorrente.

BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva): Ostruzione dell’albero bronchiale che dalla trachea si insinua nei polmoni. Ostruzione irreversibile che riduce il passaggio del flusso aereo e che è conseguenza di processi infiammatori cronici (il tabagismo è la causa principe).

Sintomi:

  • Tosse persistente con espettorato che si presenta al risveglio.
  • Difficoltà respiratorie.
  • Raffreddori ed infezioni alle vie respiratorie ricorrenti.
  • Respiro sibilante.
  • Ipertrofia dei muscoli che coadiuvano il diaframma nella respirazione con modifica della conformazione della gabbia toracica che diviene simile ad una botte.

Fibrosi cistica: Malattia genetica che determina la mutazione di un gene che codifica una proteina della membrana delle cellule epiteliali di vie aeree ed altri organi come pancreas ed intestino. La conseguenza è la produzione di un muco denso e vischioso di difficile eliminazione.

Sintomi:

  • Tosse cronica.
  • Accumulo di muco nelle vie respiratorie.
  • Bronchiti ed infezioni polmonari ricorrenti.
  • Difficoltà di respirazione.
  • Pelle salata.
  • Infertilità nei maschi.
  • Ostruzioni intestinali.
  • Problemi di coagulazione del sangue in rari casi.

Insufficienza cardiaca congenita: Incapacità del muscolo cardiaco di assicurare la fisiologica gittata ematica.

Sintomi:

  • Tosse cronica.soprattutto notturna
  • Difficoltà di respirazione sia in posizione supina che sotto sforzo.
  • Vertigine.
  • Edema agli arti inferiori.

Aneurisma dell’aorta: Abnorme ingrossamento di un tratto della aorta toracica.

Sintomi:

  • Tosse cronica soprattutto notturna.
  • Dolore al torace o a lombi.
  • Difficoltà di respirazione
  • Voce rauca.
  • Pulsazione in trachea.

Masse che possono ingombrare il mediastino: Possono essere di natura maligna o benigna e vanno ad ingombrare la regione tra colonna vertebrale, sterno spazio pleurico.

Sintomi:

  • Tosse cronica.
  • Difficoltà respiratoria.
  • Dolore toracico.

Cancro ai polmoni si associa a:

  • Tosse cronica notturna e diurna.
  • Dolore toracico.
  • Difficoltà di respirazione.
  • Perdita di peso.

Trattamento: i rimedi per la tosse persistente.

Il trattamento della tosse persistente è essenzialmente rivolto alla eliminazione della causa.

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Ad esempio è possibile somministrare:

  • antibiotici per trattare un’infezione,

  • antistaminici in caso di allergia,

  • broncodilatatori in caso di asma o di enfisema per attenuare il restringimento della parete bronchiale

  • bloccanti degli acidi in caso di reflusso gastroesofageo.

Una volta che questa viene debellata la tosse cronica- persistente sparirà. Se però il sintomo è particolarmente fastidioso può essere necessario sedarne il meccanismo.

A questo proposito viene utilizzata la codeina, un oppiaceo che può causare molti effetti collaterali, per cui è da utilizzare solo in caso in cui la tosse sia severa, soprattutto per sedare gli attacchi notturni e consentire al paziente di dormire.

Altri sedativi da banco sono a base di destrometorfano che non ha proprietà analgesiche ma solo sedative, presentano meno effetti collaterali.

Alcuni rimedi naturali che possono dare sollievo al fastidioso disturbo.

  • Il papavero grazie alla papaverina, un alcaloide con proprietà antispasmodiche, che allevia gli spasmi della muscolatura liscia e quindi calma la tosse.
  • La malva grazie a flavonoidi e vitamine ha proprietà antinfiammatorie ed è un utile per calmare le infiammazione delle mucose.
  • La farfara, anch'essa ricca di alcaloidi ha proprietà sedative e mucolitiche.
  • Il miele, da solo o sciolto in latte caldo è un antico rimedio per placare la tosse. Sebbene ogni tipo di miele è adatto allo scopo, il più indicato è il miele di eucalipto grazie all'alta concentrazione di fruttosio dalle proprietà emollienti e lenitive.

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