Tosse persistente diurna o notturna: cause e rimedi
Si parla di tosse persistente quando, a causa di patologie più o meno gravi, questo meccanismo di difesa che serve a liberare le vie aeree, cronicizza. Analizziamo quali sono le cause che possono determinare questo fastidioso sintomo diurno o notturno e come trattarlo dopo un’accurata diagnosi che identifichi la patologia di base.
Quando la tosse diventa persistente?
La tosse persistente è una tosse che dura da più di 3 settimane.
Ricordiamo che la tosse è un riflesso involontario, ma qualche volta anche volontario, che serve a difendere il corpo e segnatamente le vie respiratorie da infiammazioni /irritazioni.
Precisiamo che, mentre nella pratica comune una tosse che supera il limite della fase acuta (ossia le 3 settimane) viene indistintamente definita persistente o cronica, nella terminologia scientifica si usa far distinzione tra:
- tosse persistente (con durata tra le 3 e le 8 settimane),
- tosse cronica (oltre le 8 settimane).
Ad ogni modo, come tutte le altre tipologie di tosse, anche la persistente è un segno di una preesistente malattia di base.
Approfondisci cos'è e come si instaura il meccanismo della tosse.
Le malattie che annoverano tra i loro sintomi questo tipo di tosse sono molto numerose, varie e non sempre correlate ad organi del sistema respiratorio.
Tutto ciò fa si che la tosse persistente sia un segno abbastanza comune e che può essere il segnale di disturbo malattie che non destano preoccupazione, come nel caso della tosse cronica del fumatore, o quella provocata da gocciolamento post-nasale, o di gravissime malattie come ad esempio: insufficienza cardiaca, cancro ai polmoni, tubercolosi, etc.
Diagnosi della tosse che supera le 3 settimane.
La diagnosi ovvero la ricerca della causa che induce la tosse persistente può non essere semplicissima dato il gran numero di queste. Una corretta diagnosi può farsi solo con anamnesi per conoscere la storia del paziente e della tosse, le circostanze in cui si presenta e le sue caratteristiche.
I criteri di cui si avvale il medico per formulare un’ipotesi diagnostica sono:
- sintomi e segni associati alla tosse,
- tipologia di tosse che può essere secca o grassa, cioè con o senza espettorato,
- Il momento in cui insorge la tosse, ovvero se è una tosse notturna o se è una tosse diurna.
- Verrà poi eseguita una radiografia del torace ed una serie di test per indagare la funzionalità degli organi dell’apparato respiratorio come sono spirometria e broncoscopia.
Approfondisci come si esegue la broncoscopia.
Ed infine, poiché la tosse cronica può avere anche cause che non attengono le vie aeree, spesso sono anche necessarie indagini come:
- Gastroscopia. Per indagare su problemi gastrici come il reflusso gastroesofageo.
- Risonanza Magnetica Nucleare. Per la ricerca di masse mediastiniche.
- Elettrocardiogramma. Per la funzionalità cardiaca.
Sintomatologia che può affiancare la tosse persistente.
Abbiamo già detto che le malattie in grado di causare tosse persistente sono numerose e anche molto diverse tra loro, pertanto la sintomatologia che insieme a quest’ultima le configura è molto vasta ed eterogenea. Prima di analizzarle nello specifico proviamo a fornire un elenco dei sintomi che con maggior frequenza si accompagnano alla tosse persistente.
I sintomi più comuni sono:
- Febbre.
- Naso congestionato e gocciolante.
- Dolori muscoloscheletrici, alle articolazioni e cefalea.
- Gola infiammata, arrossata e dolorante.
- Raucedine.
- Linfonodi del collo ingrossati.
- Espettorato che può presentarsi di vario colore: chiaro, giallo, verdastro, marrone e consistenza.
- Difficoltà di respirazione.
- Nausea e vomito dopo un accesso di tosse.
Quelli meno frequenti invece sono:
- Facile faticabilità e stanchezza anche dopo sforzi di lieve entità .
- Sintomatologia gastroenterica. Nausea, vomito, diarrea.
- Dolori articolari intensi.
- Rash (eruzione) cutaneo.
- Calo ponderale non voluto e senza apparenti cause.
- Perdita di appetito.
Ancor meno frequenti ma particolarmente preoccupanti, tanto da richiedere rapido intervento del medico, sono:
- Febbre alta con temperature stabilente superiori ai 38,5°C.
- Espettorato sanguinolento, misto a sangue o vera e propria emorragia (emottisi).
- Espettorato schiumoso di colore rosato.
- Grave difficoltà respiratoria ed aumento della frequenza degli atti respiratori (fiato corto).
- Tosse continua e dolorosa che lascia dolore durate l‘atto respiratorio.
- Cardiopalmo e tachicardia.
- Edema localizzato a gambe, caviglie e piedi. Si verifica digitando fortemente sulla cute che dovrà rimanere bianca per qualche minuto.
- Calo ponderale senza ragione.
- Problemi nel parlare.
Cause in funzione della sintomatologia e del momento di insorgenza (diurna o notturna).
Le cause che determinano l’insorgere di tosse persistente non sempre sono di natura patologica.
Fumo di sigarette, alcuni farmaci come gli ACE inibitori per combattere l’ipertensione, inquinamento atmosferico, sono fattori che provocano irritazione delle vie aeree superiori e quindi tosse spesso stizzosa e persistente.
Anche problemi psicologici ed emotivi possono, in alcuni casi determinare una tosse detta psicogena. Tale tipologia è più frequente nei bambini che negli adulti.
Tuttavia, moltissime sono le patologie che possono scatenare una tosse persistente o cronica che non va assolutamente sottovalutata e richiede ricorso al medico, in special maniera se si accompagna ad altri sintomi più seri come: difficoltà di respirazione, espettorato sanguinolento, accumulo di liquidi negli arti inferiori, etc.
Anche il momento di insorgenza della tosse persistente è rilevante per una diagnosi che identifichi la patologia di base, in quanto la presenza di attacchi legati alla posizione ortostatica o clinostatica, ovvero posizione eretta o distesa, è indicativa di difficoltà respiratorie o insufficienza cardiaca.
Di seguito analizziamo le patologie che scatenano una tosse persistente evidenziandone tipologia, sintomi associati e momento di insorgenza.
Cause più comuni con sintomatologia lieve.
Bronchite cronica: infiammazione cronica dei bronchi dovuta ad inalazione di fumo ma anche di altre sostanze nocive. Sintomi:
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Asma: Malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie, conseguenza di svariate eziologie (allergie, infezioni, attività fisica, inquinanti, etc.), caratterizzata da broncospasmo ed ostruzione. Ostruzione che è solitamente reversibile, ma che in qualche occasione, fortunatamente poche, può risultare irreversibile. Sintomi:
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Gocciolamento Retronasale. E’ una sindrome che ha alla sua base varie cause e per cui viene prodotto dalla mucosa nasale una quantità eccessiva di muco e questo gocciola nella regione post nasale ossia in gola ed intasa le vie respiratorie. Le cause che sono alla base della sindrome sono varie: sinusite, rinite, disturbi della motilità dell’esofago, allergie, etc. Sintomi:
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Reflusso gastroesofageo: Sintomatologia cronica della mucosa dell’esofago causata dal rigurgito dei succhi acidi provenienti dallo stomaco. La condizione è la conseguenza di una anomalia (rilassamento) dello sfintere esofageo che in condizioni fisiologiche impedisce detto travaso. Sintomi:
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Patologie in cui la tosse persistente si accompagna a sintomi, meno frequenti ma particolarmente preoccupanti,
Polmoniti, pleuriti: infiammazione di polmoni e pleura determinata da microrganismi diversi. Sintomi:
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Tubercolosi: Infezione dei polmoni causata dal batterio l Mycobacterium tuberculosis. Sintomi:
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Bronchiectasie: Dilatazione non reversibile di una porzione dell’albero bronchiale. Le cause di una tale condizione sono generalmente conseguenze di infezioni che hanno indotto processi infiammatori. Sintomi:
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BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva): Ostruzione dell’albero bronchiale che dalla trachea si insinua nei polmoni. Ostruzione irreversibile che riduce il passaggio del flusso aereo e che è conseguenza di processi infiammatori cronici (il tabagismo è la causa principe). Sintomi:
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Fibrosi cistica: Malattia genetica che determina la mutazione di un gene che codifica una proteina della membrana delle cellule epiteliali di vie aeree ed altri organi come pancreas ed intestino. La conseguenza è la produzione di un muco denso e vischioso di difficile eliminazione. Sintomi:
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Insufficienza cardiaca congenita: Incapacità del muscolo cardiaco di assicurare la fisiologica gittata ematica. Sintomi:
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Aneurisma dell’aorta: Abnorme ingrossamento di un tratto della aorta toracica. Sintomi:
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Masse che possono ingombrare il mediastino: Possono essere di natura maligna o benigna e vanno ad ingombrare la regione tra colonna vertebrale, sterno spazio pleurico. Sintomi:
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Cancro ai polmoni si associa a:
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Trattamento: i rimedi per la tosse persistente.
Il trattamento della tosse persistente è essenzialmente rivolto alla eliminazione della causa.
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Ad esempio è possibile somministrare:
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antibiotici per trattare un’infezione,
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antistaminici in caso di allergia,
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broncodilatatori in caso di asma o di enfisema per attenuare il restringimento della parete bronchiale
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bloccanti degli acidi in caso di reflusso gastroesofageo.
Una volta che questa viene debellata la tosse cronica- persistente sparirà . Se però il sintomo è particolarmente fastidioso può essere necessario sedarne il meccanismo.
A questo proposito viene utilizzata la codeina, un oppiaceo che può causare molti effetti collaterali, per cui è da utilizzare solo in caso in cui la tosse sia severa, soprattutto per sedare gli attacchi notturni e consentire al paziente di dormire.
Altri sedativi da banco sono a base di destrometorfano che non ha proprietà analgesiche ma solo sedative, presentano meno effetti collaterali.
Alcuni rimedi naturali che possono dare sollievo al fastidioso disturbo.
- Il papavero grazie alla papaverina, un alcaloide con proprietà antispasmodiche, che allevia gli spasmi della muscolatura liscia e quindi calma la tosse.
- La malva grazie a flavonoidi e vitamine ha proprietà antinfiammatorie ed è un utile per calmare le infiammazione delle mucose.
- La farfara, anch'essa ricca di alcaloidi ha proprietà sedative e mucolitiche.
- Il miele, da solo o sciolto in latte caldo è un antico rimedio per placare la tosse. Sebbene ogni tipo di miele è adatto allo scopo, il più indicato è il miele di eucalipto grazie all'alta concentrazione di fruttosio dalle proprietà emollienti e lenitive.