Tremore essenziale: sintomi, cause, terapia e rimedi
Il tremore essenziale è un movimento ritmico ed oscillatorio di una parte del corpo, le zone più colpite sono mani, gambe e testa. Nota anche come tremore benigno questa patologia non mette a rischio la vita di chi ne soffre ma ne compromette la qualità , in quanto il tremore può rendere difficile compiere azioni anche semplici. Analizziamo le cause di questo disturbo,i rimedi e le terapie possibili per alleviarlo.
Che cos’è il tremore essenziale?
Il tremore essenziale o anche tremore benigno o ancora tremore familiare è il più comune tra i disturbi del movimento, ossia tutte quelle patologie e problemi che causano malfunzionamento della muscolatura volontaria.
In particolare il tremore essenziale è un disturbo neurologico che determina un dondolio ritmico di una o più parti del corpo. Teoricamente qualsiasi regione corporea potrebbe essere colpita e quindi divenire sede di tale scuotimento, ma in realtà sono le mani ad essere maggiormente interessate. Sono, con frequenza minore, coinvolte anche: braccia, gambe, voce e testa.
Il tremore essenziale, contrariamente ad altre forme di tremore, come ad esempio il Parkinson, si manifesta quando la muscolatura è in azione e non a riposo, condizione che può rendere difficile anche semplici gesti come scrivere o allacciarsi le scarpe. Per questo motivo, anche se il tremore essenziale non è una malattia pericolosa nel senso che non accorcia la vita, può però pregiudicarne pesantemente la sua qualità . Rende, infatti, difficoltose anche le attività più semplici. Il tremore essenziale può colpire a qualunque età , ma si presenta più frequentemente quando si è superato il 40 anno e la sua incidenza aumenta col crescere dell’età .
Sintomi e segni del tremore benigno.
La malattia è considerata monosintomatica ossia il suo quadro clinico si manifesta con un solo sintomo che è appunto il tremore che si presenta con le caratteristiche che abbiamo raggruppato di seguito.
- Si attiva e si accentua con i muscoli in azione, subisce invece remissione con muscoli a riposo e durante il sonno. In qualche caso il tremore essenziale può essere presente anche a riposo.
- La malattia esordisce di consueto con il tremore di una sola mano ma, dopo un tempo relativamente breve, si propaga anche all'altra. Molto di rado si estende alle estremità inferiori.
Approfondisci le cause che possono determinare tremore alle mani.
- Possono essere anche interessati, con discreta frequenza, i muscoli del cranio. Un dondolio della testa è l’espressione più ricorrente ma possono aversi anche contrazioni facciali e serraggi periodici delle mascelle come pure tremori della voce.
- Nella fase iniziale della malattia il tremore è intermittente ed insorge solo in condizioni di stress sia fisico che psichico ed anche in condizioni di forte coinvolgimento emozionale.
- Con gli anni il tremore da intermittente muta in persistente.
- La frequenza della oscillazione (da 5 a 12 oscillazioni al secondo) del tremore essenziale è di solito costante nel tempo. Al contrario invece l’ampiezza della oscillazione è fortemente variabile con lo stato emotivo del paziente. Fattori che influenzano l’ampiezza delle oscillazioni sono: forti emozioni (ansia, dispiaceri, gioie intense, etc.), fame, temperature estreme, fatica, etc.
- L’ampiezza delle oscillazioni aumenta col trascorrere degli anni.
E’ fortemente dibattuto tra gli esperti se il tremore sia o meno una malattia neurodegenerativa ossia collegata ad un processo di morte cellulare a carico dei neuroni.
La malattia non accorcia la vita ma la rende difficile e ne peggiora la qualità rendendo complesse da eseguirsi semplici operazioni come può essere reggere un bicchiere colmo d’acqua senza rovesciarne il contenuto.
Cause e fattori di rischio.
L’eziologia della malattia non è stata ancora ben chiarita. Sicuramente in più della metà dei casi diagnosticati esiste una componente familiare che si trasmette con ereditarietà autosomica dominante cioè un individuo che soffre della malattia ha almeno un genitore che ne soffre o ne ha sofferto e con una probabilità che è pari al 50% trasmetterà il tremore essenziale ad un figlio. Nonostante questa certezza, che comunque dura da almeno 100 anni, non si è però ancora riusciti ad individuare il gene modificato che determina la malattia. Si è propensi a pensare che oltre la componente familiare vi possano essere dei fattori ambientali predisponenti. Fattori ambientali che, allo stato attuale, non sono stati ancora ben identificati con certezza. Indagini come risonanza magnetica e la PET (tecnica di medicina nucleare che fornisce informazioni sulla funzionalità dei vari organi) hanno mostrato che l’organo che è coinvolto nella determinazione del tremore essenziale è il cervelletto ed in particolare una classe di neuroni in esso contenuti noti come cellule di Purkinje.
Fattori di rischio.
Costituiscono fattori di rischio noti che aumentano le probabilità di contrarre la malattia:
- Familiarità . Come detto avere un solo genitore che soffre di tremore significa avere il 50% delle probabilità di svilupparlo.
- Età . Una età superiore ai 40 anni aumenta le probabilità di contrarre la malattia e tale probabilità cresce col progredire degli anni.
Diagnosi del tremore essenziale.
La diagnosi è essenzialmente clinica. E quindi presuppone:
- Anamnesi. Storia medica del paziente e della sua famiglia.
- Valutazione dei sintomi e segni.
- Esame fisico.
- Esame neurologico. Ossia valutazione: della capacità di percepire sensazioni; dei riflessi tendinei; di forza dei muscoli; del tono dei muscoli, dell’andatura; della postura; del coordinamento dei movimenti.
- Possono rendersi necessari analisi del sangue e test clinici per escludere problemi di metabolismo e segnatamente di ipertiroidismo, effetti collaterali di farmaci, alcoolismo.
Trattamento farmacologico, chirurgico e rimedi naturali per alleviare il tremore.
I farmaci utilizzati perla cura della malattia sono:
- Betabloccanti. Costituiscono la terapia di elezione per l’ipertensione ma sono anche utili per curare la maggioranza dei soggetti che soffrono di tremore essenziale.
- Antiepilettici. Sono utilizzati nei soggetti che non rispondono alla terapia con i beta bloccanti.
- Tranquillanti. Possono essere associati ai beta bloccanti o essere utilizzati da soli.
- Terapia botulinica. Consiste nell'iniettare il farmaco, localmente e direttamente nel muscolo per diminuirne la contrattilità . E’ utile in caso di fallimento dei farmaci, e comunque, è particolarmente indicata nel caso in cui la malattia si manifesti con un dondolio che coinvolga la testa oppure con un tremolio della voce. La durata dei benefici della iniezione di botox non supera i tre mesi e possono presentarsi svariate controindicazioni: come problemi di deglutizione e voce rauca.
La fisioterapia aiuta a rinforzare la muscolatura e quindi a controllare e migliorare la coordinazione.
Terapia chirurgica.
Il trattamento chirurgico, noto come stimolazione cerebrale profonda, è una tecnica utilizzata per alleviare il tremore di grande efficacia quando esso è severo e resiste ala terapia farmacologica.
Può avere effetti collaterali come emicranie e capogiri.
Con un intervento chirurgico si impianta nel talamo (regione del cervello dove nascono i tremori) un elettrodo che, mediante un filo passato sotto pelle, viene collegato ad un neuro-stimolatore (generatore di impulsi simile ad un pacemaker) che genererà segnali elettrici in grado di inibire i comandi che il talamo genera per pilotare il tremore.
Rimedi naturali e regole comportamentali.
I rimedi naturali sono estratti di erbe o piante officinali che hanno molti estimatori ma la loro efficacia non è scientificamente provata e comunque bisogna segnalare il loro utilizzo al medico curante per le possibili interazioni dei loro principi attivi con la terapia medica.
Tra i più utilizzati abbiamo:
- la camomilla, ricca di oli essenziali è calmante e nervina. Un infuso di camomilla è indicato per calmare i nervi e agevolare il sonno,
- la centella asiatica ha proprietà antiepilettiche ed ansiolitiche. Le preparazioni a base di estratti di Centella hanno, effetti calmanti sul sistema nervoso centrale.
- Una radicale modifica del proprio stile di vitae norme comportamentali sane hanno efficacia limitata sul tremore ma possono coadiuvare la terapia. Tali norme possono riassumersi in:
- riposo e sonno adeguato,
- meno stress,
- pratica di tecniche di rilassamento,
- drastica riduzione o eliminazione delle bevande alcooliche,
- riduzione caffeina ed eliminazione di droghe eccitanti.