Ustione di secondo grado: cause, sintomi, cure e rimedi naturali
Ultimo aggiornamento:
Le ustioni di secondo grado interessano non solo lo strato superficiale della pelle ma anche i tessuti sottostanti ossia il derma.Oltre al dolore si presentano con bolle ripiene di liquido. Il trattamento dipende dalla gravità e dall'estensione dell'ustione e comunque è consigliato il ricovero in una struttura ospedaliera specializzata per evitare gravi conseguenze.
Cos’è un’ ustione di secondo grado?
L’ ustione di secondo grado è una lesione della pelle non superficiale che coinvolge oltre all'epidermide (lo strato cutaneo più esterno) anche lo strato sottostante, il derma.
L’epidermide, in tali casi, non appare più integra come nelle ustioni di primo grado ma è a tratti distrutta. Egualmente compromessi risulteranno i capillari e porzioni di derma si presenteranno scoperte e/o lesionate.
La regione sarà interessata da degenerazione cellulare e da un’iperemia (aumento dell’afflusso sanguigno) con conseguente aumento di pressione idrostatica all’interno dei vasi. Per effetto di tale aumento di pressione e del concomitante aumento della permeabilità della parete venosa, provocato dal rilascio dei mediatori dell’infiammazione come serotonina e istamina, parte dei liquidi (acqua, elettroliti e proteine a basso peso molecolare) contenuti nel plasma sanguigno trasuda dai capillari ed infiltra gli spazi intracellulari del derma provocando edema diffuso e rigonfiamento.
L'ustione può colpire sia la porzione superficiale del derma che quella più profonda, ed in base a questo si suddivide rispettivamente in:
- Ustione di secondo grado semplice.
- Ustione di secondo grado profonda.
Cause di questa lesione della pelle.
Le ustioni sono solitamente dovute ad agenti termici, fisici e chimici.
In particolare, riferendoci alle ustioni di secondo grado possiamo avere cause:
- Termiche, se la pelle viene a contatto con sostanze o oggetti ad elevata temperatura (come l'acqua portata ad ebollizione, la marmitta dell'auto, l'olio bollente, il ferro da stiro), o che hanno una temperatura sotto lo zero (ad esempio il ghiaccio o l'azoto liquido).
- Chimiche, quando la pelle viene a contatto con sostanze chimiche quali acido cloridrico, soda caustica, acido solforico o con le sostanze urticanti rilasciate dalle meduse.
- Elettriche, quando la pelle è attraversata da una scossa elettrica, dopo il contatto con prese elettriche o cavi scoperti.
- Da radiazioni, quando l'ustione è causata da un'eccessiva esposizione ai raggi solari.
Sintomi e complicanze delle ustioni di secondo grado.
Le ustioni di secondo grado si manifestano sempre con una sintomatologia dolorosa, con un dolore che varia in base all'estensione ed alla profondità dell'ustione, e che risulta solitamente moderato - intenso e con altri sintomi caratteristici che variano in base alla profondità dell'ustione.
In particolare:
- In caso di ustione che coinvolge epidermide e porzione superficiale del derma si avrà arrossamento della cute, gonfiore e comparsa di piccole vescicole di colore chiaro (comunemente chiamate bollicine) o di un eritema (in particolare in caso di esposizione al sole). Si possono avere complicanze come ad esempio un'infezione, ma solitamente non rimangono cicatrici (a meno che non si gestisca male il trattamento dell'ustione, utilizzando ad esempio metodi fai da te).
- In caso di ustione che coinvolge epidermide, porzione superficiale e porzione profonda del derma, si avrà un colore della cute tendente al giallo - biancastro, con formazione di grosse vescicole (talvolta si formano vescicole chiamate flittene, ovvero raccolte di liquido subepidermiche). La complicanza più grave che può insorgere in questi casi è l’infezione ad opera di batteri opportunisti che colonizzano l’epidermide e che possono proliferare facilmente nel tessuto necrotico. Inoltre se la superficie corporea interessata supera il 15% di quella totale può intervenire una particolare sindrome detta malattia da ustione che se non tempestivamente curata può condurre alla morte.
In base all'estensione dell'ustione possono manifestarsi anche sintomi sistemici, quali, ad esempio, un lieve rialzo termico (febbre che va da 37,5°C ai 38,5°C), comune nelle gravi ustioni da esposizione ai raggi solari.
Come distinguere le ustioni di secondo grado?
Può risultare difficile distinguere talune ustioni di secondo grado da quelle di terzo. Un metodo semplice ed efficace è quello della puntura di spillo. Se la si avverte allora i tessuti in sede di ustione sono ancora sensibili e quindi si tratta di una ustione di secondo grado.
In quanto tempo guariscono? Lasciano cicatrici?
Solo le ustioni di secondo grado che si estendono più in profondità lasciano delle cicatrici che possono essere ampie e profonde. Una ustione profonda ma localizzata è meno grave di una lesione estesa ma superficiale.
Generalmente le ustioni di secondo grado poco estese guariscono tranquillamente in una decina di giorni senza cicatrici se superficiali in una 20 di giorni.
Che fare in caso di ustione di secondo grado?
A differenza dell’ ustione di primo grado, un'ustione di secondo grado richiede sempre l'intervento di un medico per evitare complicanze, quali cicatrici profonde o infezioni cutanee.
Il trattamento delle ustioni varia ovviamente al variare della gravità della lesione.
I parametri che determinano la gravità sono: la sua profondità e principalmente la percentuale di superficie corporea interessata.
Se l’ustione di secondo grado interessa una superficie corporea superiore al 15% della superficie totale (10% nel caso di bambini) occorre sempre e comunque il ricovero urgente in una struttura ospedaliera specializzata. Nel caso di lesioni che interessano meno del 15% della superficie comunque occorre l’intervento medico per gli opportuni interventi terapeutici ma non è indispensabile il ricovero.
Primo soccorso.
In attesa dell’intervento del medico e/o del ricovero i primi soccorsi che occorre portare all'infortunato sono:
- Scoprire la parte ustionata liberandola dai vestiti. Tutto ciò va fatto solo se il tessuto non è incollato alle ferite. In tal caso l’operazione deve essere condotta da specialisti.
- Raffreddare l’ustione con acqua per impedire che la lesione si espanda. Occorre immergere delicatamente la parte in acqua fredda. Oppure praticare degli impacchi con acqua ed uno panno pulito che non lasci fibre nelle ferite.
- Disinfettare con soluzioni antisettiche non alcoliche.
- Ricoprire la ferita con garza vasellinata che non aderisca all’ustione o in mancanza di questa con pellicola da cucina avendo cura di eliminare i primi strati che possono essere sporchi.
- Distendere il ferito, se l’ustione è molto estesa, in posizione anti shock: su di un fianco con la testa e la bocca poste lateralmente e più in alto dei piedi ed attendere l’arrivo dell’ambulanza.
Rimedi farmacologici.
Per il trattamento delle ustioni di secondo grado, il medico somministrerà dei farmaci per via orale, utili per diminuire la sintomatologia dolorosa (e ove presente quella sistemica) e dei farmaci da applicare localmente, per accelerare il processo di guarigione favorendo la rigenerazione cutanea.
Tra i farmaci che si possono utilizzare abbiamo:
- Antipiretici, come il paracetamolo, in caso di febbre, da assumere per via orale.
- Antinfiammatori non steroidei, quali ibuprofene o ketoprofene per il trattamento del dolore, da assumere per via orale.
- Disinfettanti cutanei, da utilizzarsi per prevenire complicanze infettive, quali ad esempio betadine (a base di iodopovidone), neoxene (a base di clorexidina) e amuchina al 10% (a base di clorossidante).
- Pomate a base di acido ialuronico (come ad esempio la connettivina) per favorire la rigenerazione cutanea.
- Garza grassa, così chiamata perché contiene sostanze che favoriscono la rigenerazione cellulare come ad esempio le fitostimoline, le quali favoriscono ed accelerano il processo di guarigione.
- Pomate contenenti alcol benzilico, benzocaina e cloroxilenolo (come ad esempio la Foille), che servono sia a ridurre la sintomatologia (arrossamenti, bruciore e dolore), sia a favorire il processo di guarigione.
Rimedi naturali per le ustioni.
Solo nel caso in cui il medico ritenga che non vi sono rischi di complicazioni o di cicatrici (in caso quindi di ustioni di secondo grado semplici), è possibile trattare le ustioni di secondo grado con dei rimedi naturali fitoterapici o casalinghi.
Quelli maggiormente indicati sono:
- Gel di aloe vera, contenente antrachinoni catartici che danno proprietà antisettiche, rigenerative, emollienti ed antinfiammatorie. Va applicato direttamente sulla parte da trattare con un lieve massaggio.
- Pomate a base di calendula, che contiene principi attivi quali oli essenziali, fitosteroli, mucillagini, resine, triterpeni pentaciclici e flavonoidi. Ha azione lenitiva, rigenerante ed emolliente. Si applica con un massaggio delicato direttamente sulla parte da trattare.
- Pomate o tintura madre a base di Echinacea, che contiene echinacoside ed olio essenziale i quali hanno azione rigenerante sui tessuti. Si applica direttamente sulla parte da trattare (la tintura madre va prima diluita in acqua, circa 20 gocce).
- Infuso a base di Centella asiatica, contenente principi attivi quali vellarina, steroli e centelloside, ed avente azione cicatrizzante e rigenerativa. L'infuso si prepara ponendo in infusione un cucchiaio dell'erba in acqua calda, si lascia per 10 minuti, si filtra, si lascia raffreddare e si applica con una garza sterile sulla parte da trattare.
- Bagno in acqua tiepida e bicarbonato di sodio, per sfruttare l'azione disinfettante e lenitiva del bicarbonato. Riempire la vasca da bagno con acqua tiepida, mettere in acqua mezza tazza di bicarbonato e immergersi per circa 30 minuti.
L’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico.