Vaccino morbillo per bambini ed adulti: quando farlo? Rischi ed effetti collaterali
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Quando bisogna fare il vaccino contro il morbillo? Di solito viene somministrato ai bambini tra i dodici e i quindici mesi, ma si possono vaccinare anche adulti e adolescenti che non abbiano ancora contratto l’infezione. Scopriamo i rischi e gli effetti collaterali di questa diffusa pratica preventiva!
Cos’è il vaccino contro il morbillo.
Tutti conosciamo il morbillo, una patologia infettiva tipica dell'età infantile, causata dal virus Paramyxovirus, che si manifesta con febbre alta e un diffuso esantema cutaneo.
Tale malattia esantematica è molto contagiosa - si stima infatti che il contagio, per via aerea, avvenga nel 98% dei casi! - e può causare diverse complicazioni, a volte leggere e passeggere, altre permanenti e talvolta anche letali.|
Pertanto è stato sviluppato un vaccino in grado di garantire un'immunità duratura ed efficace, tanto da ridurre la mortalità infantile legata al morbillo del 78%.
Approfondisci le caratteristiche del morbillo.
Il vaccino è composto da virus vivi attenuati, cioè privati della virulenza, in modo che l'organismo ricevente possa sviluppare un'immunità naturale contro la malattia senza però svilupparne i sintomi.
Tipi di vaccino.
Il vaccino del morbillo fu creato tra il 1963 e il 1968, in versione monovalente (conteneva cioè solo il virus del morbillo).
Nel 1971, invece, è stato reso disponibile il tipo trivalente, chiamato MPR, poiché contiene, oltre al virus del morbillo, quelli della parotite e della rosolia.
Oggi esiste anche un vaccino MPRV indicato per l’immunizzazione contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Quando farlo? Vaccino per bambini ed adulti.
La prima vaccinazione dovrebbe essere eseguita tra il dodicesimo e il quindicesimo mese di età, ma qualora siano in atto epidemie di morbillo che espongono il bambino al contagio prima che abbia compiuto un anno, il piccolo può essere vaccinato in anticipo, tra il sesto e il dodicesimo mese.
Oltre ai bambini, in quanto più esposti al contagio frequentando luoghi affollati come scuole ed asili, oggi vi è la necessità di vaccinare anche adolescenti e adulti non vaccinati che non hanno mai contratto il morbillo o adulti non immuni venuti a contatto con chi è affetto da morbillo. In questo secondo caso, la vaccinazione va eseguita entro settantadue ore dal contatto, per essere efficace.
Il vaccino può essere effettuato anche a persone sieropositive, ma che non abbiano ancora l'AIDS conclamata.
Le dosi ed i richiami.
Il vaccino va eseguito per via intramuscolare o sottocutanea e, dopo circa quattro settimane dal primo inoculo, si prosegue in genere con una seconda somministrazione, oppure la vaccinazione può essere somministrata in un'unica dose in base al parere del medico.
Tuttavia, gli esperti consigliano di effettuare un richiamo tra i sei e i dodici anni, senza il quale si potrebbe avere una diminuzione di suddetta immunità, che non risulterebbe così permanente. Attenzione al richiamo, quindi!
Pro e contro del vaccino contro il morbillo.
Come tutti i farmaci, anche il vaccino per il morbillo oltre ad offrire numerosissimi vantaggi può presentare degli effetti collaterali e, in alcuni casi, essere addirittura controindicato.
Effetti benefici.
La vaccinazione contro il morbillo ha come primo lato positivo, ovviamente, quello di non far contrarre la patologia al soggetto immunizzato durante tutto l'arco della propria vita.
Ma oltre a tenere lontano il morbillo, il vaccino evita, di conseguenza, le complicanze correlate alla malattia, ovvero:
- La complicanza più grave è la morte del soggetto affetto, che si verifica in un caso su mille-diecimila ed è molto più frequente nell'età infantile che in quella adulta.
- Trombocitopenia, una patologia che riduce drasticamente il numero delle piastrine, provocando fenomeni emorragici, e si verifica in un caso su tremila; l'encefalite (un'infezione cerebrale che può causare danni permanenti), che si manifesta in un caso su mille; le convulsioni, presenti in un caso su duecento. Queste ultime, di per sé, non sono qualcosa di "grave", ma pongono il soggetto in pericolo a causa dell'incontrollabilissimo dei movimenti.
- Diarrea, che si manifesta in un caso su sei; la bronchite e la polmonite, presenti in un caso su venticinque; l'otite, che si verifica in un caso su venti.
Effetti collaterali.
Neanche il vaccino per il morbillo, come tutti gli altri, è esente da effetti collaterali, sia nei bambini che negli adulti. Tali effetti possono essere di diversa entità e manifestarsi con una differente frequenza. Vogliamo analizzarli?
Tra gli effetti collaterali lievi, che si manifestano da cinque a dieci giorni dopo la somministrazione del vaccino, abbiamo:
- La febbre, che compare in un caso su sei. Si presenta con un lieve rialzo termico e dura circa un paio di giorni. Solo nel 5-15% dei casi la febbre può manifestarsi con un rialzo termico superiore ai 39°C.
- Il rigonfiamento delle ghiandole del collo, con conseguente gonfiore al volto e al collo, effetto collaterale presente nell'1-2% dei casi.
- La comparsa di bolle e puntini rossi, come se si contraesse una leggera forma di morbillo, presente in circa il 5% dei vaccinati.
Altri effetti collaterali lievi, per i quali non vi sono delle percentuali ben stabilite, sono il gonfiore nel punto di inoculo (reazione tipica degli adulti, che si manifesta con un lieve rigonfiamento del braccio) e lo sviluppo di una sindrome da raffreddamento simile al raffreddore (comune nei bambini), che si associa a tosse e febbre.
Vi sono poi gli effetti collaterali moderati, molto rari, che si manifestano in un tempo non ben definito, e sono rappresentati da:
- Febbre associata a convulsioni, presente in un caso su trentamila.
- Piastrinopenia, ovvero una riduzione del numero delle piastrine circolanti con conseguente predisposizione ad emorragie. Questo effetto collaterale si verifica in un caso su trentamila e può manifestarsi fino a due mesi dopo la somministrazione del vaccino.
- Reazioni infiammatorie a livello delle articolazioni, che si presentano nello 0,5% dei casi e specialmente negli adolescenti e negli adulti di sesso femminile. Tale effetto collaterale può manifestarsi anche con frequenza maggiore, nel 25% dei casi, quando si tratta di soggetti adulti con predisposizione genetica allo sviluppo di reazioni avverse nei confronti del virus del morbillo.
Infine, vi sono gli effetti gravi, rarissimi, che si manifestano immediatamente e sono rappresentati, in sostanza, da reazioni da ipersensibilità (ovvero allergiche) al vaccino, con rischio di shock anafilattico. Questa reazione così estrema, per fortuna, si ha in meno di un caso su un milione!
Puoi approfondire che fare in caso di shock anafilattico.
Tra gli effetti collaterali solo presunti vi sono, poi, meningite, encefalite e autismo, tuttavia è bene sottolineare che non è stata trovata alcuna correlazione tra lo sviluppo di questi problemi e la somministrazione del vaccino!
Controindicazioni: quando è opportuno non vaccinare.
Nonostante i numerosi vantaggi, vi sono alcuni casi in cui il vaccino è sconsigliato:
- In uno stato di immunosoppressione: si tratta di una riduzione della capacità di difesa del sistema immunitario, che può verificarsi in presenza di AIDS o se si assumono farmaci immunosoppressori dopo un trapianto o per il trattamento delle malattie autoimmuni. In questo caso, la somministrazione del vaccino potrebbe portare all'insorgere della patologia e non alla sua prevenzione!
- Se si è affetti da patologie legate al numero di piastrine: in particolare, è sconsigliata la vaccinazione a tutti quei soggetti che presentano un numero di piastrine inferiore alla media. Il vaccino, infatti, potrebbe aggravare la situazione.
- In presenza di tumori solidi e del sangue (o nel caso in cui si stiano eseguendo terapie per le suddette patologie): l'organismo è, infatti, troppo debilitato per poter far fronte alla somministrazione di un vaccino!
- Con una gravidanza in atto: per evitare danni al feto, è necessario evitare la vaccinazione. Si consiglia, inoltre, di non concepire un bambino prima di uno-tre mesi dopo la somministrazione del vaccino.
- Se si soffre di allergie conclamate alle proteine dell'uovo, alla gelatina o all'antibiotico neomicina: tutte queste sostanze possono essere componenti del vaccino e sviluppare una reazione allergica nei soggetti predisposti! Lo stesso vale per l’intolleranza al fruttosio causata da disordini ereditari.
- Se sono stati somministrati altri vaccini: per evitare interazioni, è bene attendere almeno quattro settimane dalla precedente vaccinazione prima di fare quella contro il morbillo.
- Durante terapie a base di cortisone e corticosteroidi: tali farmaci indeboliscono il sistema immunitario!
Il vaccino per il morbillo è sicuro o nasconde dei rischi?
Per alcuni esperti del settore, vaccinarsi non crea affatto problemi, anzi, essi consigliano la vaccinazione a quante più persone possibili! Altri, però, sono convinti che il vaccino antimorbillo possa provocare effetti collaterali seri e permanenti. Vediamo le due opinioni a confronto!
Le opinioni contro il vaccino per il morbillo sono sostenute spesso dalla medicina naturale e orientale e dall'omeopatia, ma anche molti non appartenenti al settore medico-sanitario, attualmente, stanno valutando l'opzione di non vaccinare i propri figli per paura dei possibili effetti collaterali! In particolare, si teme che il vaccino possa provocare:
- Autismo.
- Patologie metaboliche, come il diabete.
- Patologie cerebrali, come meningite o encefalite.
- Danni cerebrali a lungo termine e permanenti.
- Sordità.
Secondo i sostenitori della pericolosità del vaccino contro il morbillo, queste complicanze si verificano in molti più casi di quelli che vengono effettivamente resi noti poiché, stando alla loro opinione, i vaccini rappresentano principalmente un business per le case farmaceutiche e la salute dei soggetti viene dopo il guadagno delle multinazionali.
Inoltre, essi affermano l'inutilità della vaccinazione antimorbillo, citando paesi sottosviluppati come l'Africa, e sostengono anche che l'immunità naturale, cioè ottenuta mediante il contrarre la malattia, sia sicuramente migliore rispetto a quella indotta dal vaccino.
Di tutt’altra idea sono, invece, i medici operanti nel settore delle vaccinazioni che ritengono sicura la somministrazione del vaccino contro il morbillo, i quali non condividono assolutamente quanto scritto nel precedente paragrafo! In particolare, gli esperti del settore dicono che:
- I casi di autismo denunciati a seguito di vaccinazione antimorbillo rappresentano un falso scientifico, cioè non vi sono prove scientificamente accertate che il disturbo sia stato effettivamente provocato dalla somministrazione del vaccino. Infatti, negli ultimi quindici anni sono stati compiuti numerosi studi in merito e nessuno di questi ha mai trovato una correlazione tra insorgenza di autismo e somministrazione del vaccino contro il morbillo.
- I casi di patologie cerebrali e metaboliche e di danni cerebrali sono talmente rari che quando si verificano in concomitanza con la somministrazione del vaccino, è impossibile comprendere se si sarebbero verificati comunque o se sono effettivamente legati alla vaccinazione. .
Per di più, gli esperti del settore vogliono porre l'attenzione sul fatto che questo allarmismo generale nei confronti del vaccino del morbillo sta causando moltissimi danni! Tante mamme, infatti, rinunciano a vaccinare i propri figli e ciò ha provocato il ritorno del virus tra i bambini in quantità superiore rispetto al passato, con il possibile sviluppo di complicanze della patologia, e conseguente aumento delle ospedalizzazioni.
Domande frequenti.
Quanto dura la copertura?
L'immunità del vaccino contro il morbillo garantita è del 95 -98% ed è permanente, in quanto il soggetto avrà, per tutta la durata della sua vita, gli anticorpi sviluppatisi in circa sette-dieci giorni dalla somministrazione del vaccino.
La vaccinazione contro il morbillo è obbligatoria?
Secondo la legge 73 del 2017, in materia di prevenzione, la vaccinazione contro il morbillo è diventata obbligatoria per la frequenza scolastica di bambini fino a 16 anni. Tale obbligo vale per dieci malattie infettive:difterite, pertosse, poliomielite, tetano, epatite B, influenza tipo b,parotite, rosolia, morbillo e varicella. La mancata vaccinazione non consente l’iscrizione all'asilo e alle scuole materne.
I figli di madri che hanno avuto il morbillo o vaccinate sono immuni nei primi mesi di vita?
I figli di madri che hanno avuto il morbillo o vaccinate sono immuni alla malattia per circa 4/6 mesi.