Vaccino trivalente: cos’è? E’ pericoloso? Benefici e rischi

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Dottoressa Jessica Zanza (Farmacia) Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

Cos’è il vaccino trivalente? E quali sono i benefici e gli eventuali rischi associati al suo impiego? Cerchiamo di fare chiarezza sulla questione!

Cos'è il vaccino trivalente?

Il vaccino trivalente o MPR è un farmaco utilizzato nella prevenzione di morbillo, parotite e rosolia, non solo nei bambini, ma anche in adulti e adolescenti.

Il medicinale è disponibile, sottoforma di polvere e solvente per preparazioni iniettabili, con il nome commerciale di Priorix®, prodotto dalla GlaxoSmithKline.

Cosa comprende?

La polvere liofilizzata, di colore bianco o leggermente rosato, contiene i virus attenuati e gli eccipienti (aminoacidi, sali, lattosio, polialcoli e neomicina solfato).

I virus attenuati sono dei ceppi mutanti che hanno perso la capacità di scatenare la malattia, pur essendo in grado di stimolare le difese immunitarie dell’ospite.

In particolare, il vaccino MPR comprende:

Il solvente, invece, è acqua per preparazioni iniettabili.

La singola dose è costituita da 0,5ml di vaccino, da iniettare sottocute o intramuscolo.

Dopo la ricostituzione, ovvero l’unione del solvente al liofilizzato, il vaccino dovrebbe essere iniettato immediatamente oppure conservato in frigo (2°C - 8°C) e utilizzato entro otto ore.

Quando si fa?

Lavaccinazione primaria è prevista tra il 12° e il 15° mese di vita; Dal momento che, nei bambini così piccoli, la risposta al vaccino potrebbe essere insufficiente (a causa degli anticorpi materni circolanti), in caso di epidemia o altre particolari situazioni, occorre somministrarne una seconda dose, preferibilmente a tre mesi di distanza dalla prima.

La vaccinazione di richiamo, invece, viene effettuata a 5-6 anni o, eventualmente, a 11-12 anni.

Vaccinazione MPR in Italia: come funziona? Diamo uno sguardo alla normativa.

Benché il vaccino trivalente non sia obbligatorio, il Piano Sanitario Nazionale - in accordo con le raccomandazioni dell’OMS - ha predisposto un programma vaccinale con l’obiettivo di raggiungere, entro i due anni d’età, una copertura vaccinale del 95%, dove per copertura vaccinale s’intende la proporzione dei soggetti vaccinati rispetto a quelli non vaccinati.

Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, la copertura vaccinale per il morbillo, nei primi due anni, è mediamente inferiore al 60%. Dati molto preoccupanti, dunque, se si pensa alle gravi conseguenze che l’infezione potrebbe avere nei più piccoli e non solo!

Il bambino viene invitato a presentarsi, attraverso una lettera recapitata al suo indirizzo, all’ASL di appartenenza. Al termine della seduta, gratuita in base all’Art.1 della L. n° 724 del 23/12/1994, il medico rilascerà un certificato attestante l’avvenuta vaccinazione MPR.

Qualora si abbia una copertura vaccinale inferiore all’80%, come nel nostro paese, le linee guida prevedono che si cerchi di ridurre la quota dei soggetti suscettibili, ovvero quelli che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino.

Ciò avviene attraverso:

Abbiamo detto, in precedenza, che il vaccino trivalente non è obbligatorio, ma rientra tra quelli raccomandati. E allora perché vaccinarsi contro questi virus?

Perché effettuarlo? Benefici del vaccino contro rosolia morbillo e parotite.

Come abbiamo anticipato, il vaccino trivalente rappresenta uno strumento fondamentale per la protezione da morbillo, parotite e rosolia, le cui infezioni possono avere effetti importanti sulla salute.

Secondo gli studi epidemiologici, infatti, in assenza di vaccinazione possono insorgere varie complicanze.

Al di sotto dei quindici anni, la gran parte dei bambini si ammala di morbillo e va incontro a svariate complicanze. Queste comprendono:

Approfondisci le possibili complicanze del morbillo.

Per quanto riguarda la rosolia, l’80% degli adulti tra 20 e 24 anni contrae l’infezione, con gravi conseguenze qualora siano colpite le donne in gravidanza. La rosolia congenita, ossia l’infezione trasmessa all’embrione/feto, può provocare infatti:

Puoi approfondire i rischi della rosolia in gravidanza.

Oltreil 90% della azione contrae la parotite prima dell’età adulta, con un rischio pari al 4-6% di sviluppare meningite asettica.

(Circolare n° 12 del Ministero della Salute del 13/07/1999).

Attraverso l’uso del vaccino trivalente, quindi, si riduce:

Inoltre, l’uso dei ceppi attenuati (ancora in grado di replicarsi) fa si che:

Questo vaccino è pericoloso?

Abbiamo visto cos’è, a cosa serve e quando effettuarlo: ma il vaccino trivalente è sicuro? Esistono dei rischi associati al suo impiego?

In particolare, le reazioni avverse riscontrate possono essere dovute:

Reazioni molto comuni, con una frequenza non inferiore a un caso su dieci:

Reazioni comuni, con una frequenza inferiore a un caso su dieci ma superiore a un caso su cento:

Reazioni non comuni, con una frequenza inferiore a un caso su cento ma superiore a un caso su mille:

Reazioni rare, con una frequenza inferiore a un caso su mille ma superiore a un caso su diecimila:

Quelli che abbiamo appena elencato, sono gli effetti collaterali emersi dagli studi clinici precedenti l’immissione in commercio.

Oltre a questi, ne sono stati segnalati degli altri in seguito alla distribuzione del farmaco:

Nonostante le reazioni avverse appena discusse, molte delle quali poco frequenti, il vaccino trivalente rappresenta un farmaco molto sicuro e i rischi ad esso associati sono di entità nettamente inferiore rispetto a quelli che si avrebbero in assenza di vaccinazione!

Controindicazioni.

Ma il vaccino trivalente può essere utilizzato da chiunque?Assolutamente no!

Vediamo, quindi, le principali controindicazioni:

Il vaccino MPR può essere, comunque, utilizzato:
  • nei pazienti con HIV asintomatico;
  • nei pazienti con leucemia in fase di remissione, purché non siano gravemente immunocompromessi e la chemioterapia sia terminata da almeno tre mesi.

Ricordiamo che la gravidanza, il trapianto e la terapia con immunoglobuline, corticosteroidi o antitumorali, costituiscono controindicazioni temporanee.

False credenze.

Sono, invece, da considerare false le seguenti controindicazioni:

Vaccino trivalente e autismo:quando una frode scientifica può arrecare gravi danni alla società.

Alla fine degli anni ‘90, il vaccino trivalente è stato oggetto di accese discussioni a causa degli studi condotti da un medico inglese, Andrew Wakefield, nei quali s’ipotizzava l’associazione tra questo vaccino e l’autismo (un disturbo dello sviluppo nervoso).

Secondo quanto sostenuto da Wakefield, il vaccino trivalente induce un danno alla mucosa intestinale, con conseguente rilascio di peptidi ad azione neurotossica che, giunti nel cervello, provocano appunto l’autismo. Nessun altro gruppo di ricerca, tuttavia, è riuscito ad ottenere risultati simili, anzi: una ventina di studi, tra i quali annoveriamo quelli di Taylor et al. (1999) e Fombonne et al (2001), hanno confutato le sue ipotesi, dimostrando che non vi è alcuna correlazione tra autismo e vaccino trivalente.

Successivamente, si è scoperto che Wakefield aveva accettato un’ingente somma di denaro, da parte di un avvocato che voleva intentare una causa verso le società dei vaccini, per falsificare i risultati, e che egli stesso aveva brevettato dei vaccini monovalenti, da utilizzare in sostituzione di quello “pericoloso”. Inutile dire che Wakefield fu radiato dall’albo, nel 2010, e le sue pubblicazioni rimosse dalla rivista che le aveva pubblicate.

Le informazioni riportate non sostituiscono in alcun modo il rapporto medico-paziente; per qualsiasi dubbio, rivolgetevi al medico o altro specialista della salute.

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