Peeling laser per ringiovanire il viso: cos’è? Costi e benefici
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Il peeling laser è un trattamento di medicina estetica, che mira a ringiovanire il viso senza i rischi delle tecniche più invasive. Ma in cosa consiste? Quali benefici apporta? E quanto costano i singoli trattamenti? La risposta nell’articolo.
Peeling laser per ringiovanire il viso: cos’è?
Il peeling laser è una procedura ampiamente diffusa in ambito estetico, che sfrutta fasci di raggi infrarossi per correggere le rughe, i rilassamenti cutanei e le macchie brune, presenti sulla pelle del viso e di altre zone delicate, come il collo e il décolleté.
Il trattamento rimuove gli strati superficiali della pelle e innesca un processo di rigenerazione naturale grazie all’aumento della produzione di collagene e elastina.
Tra i vari peeling laser, in particolare, il più indicato per il ringiovanimento del viso è il laser frazionato alla CO2, che agisce selettivamente sugli inestetismi, lasciando intatti i tessuti circostanti e riducendo, in tal modo, i tempi di ripresa e il rischio di complicanze.
Grazie all'ausilio del computer, infatti, i raggi laser colpiscono la pelle in punti ben precisi, permettendone l’uso in tutta sicurezza anche nelle regioni più critiche, come quelle intorno agli occhi e alle labbra.
Come si esegue il peeling con il laser frazionato ad anidride carbonica.
Benché sia una tecnica sicura, il peeling laser per ringiovanire il viso, può essere effettuato solo dopo che lo specialista ha escluso la presenza di controindicazioni (come disturbi della cicatrizzazione, malattie autoimmuni, o condizioni particolari come la gravidanza), in seguito all'esame della pelle e della storia clinica del paziente.
Accertata l’idoneità, dunque, vediamo come si procede passo per passo.
Preparazione della pelle al peeling laser: cosa fare prima dei trattamenti.
Per aumentare l’efficacia del trattamento e ridurre, al contempo, il rischio di complicanze, è necessario mettere in atto diverse precauzioni fin da qualche mese prima del primo trattamento:
- Evitare di esporsi al sole o alle lampade, nelle due settimane che precedono il peeling laser. Le pelli abbronzate, infatti, tendono a macchiarsi più facilmente rispetto a quelle non abbronzate.
- Usare prodotti solari con fattore di protezione molto elevato, se proprio non si può fare a meno di uscire, per evitare che la pelle si abbronzi.
- Nelle quattro settimane antecedenti il trattamento, applicare sul viso prodotti che riducono la secrezione di sebo ed esfoliano la pelle, per far si che il laser abbia il massimo effetto.
- Effettuare la profilassi contro le infezioni batteriche e, nei soggetti predisposti, antivirali, per evitare che si manifestino in seguito al trattamento.
Trattamento laser per ringiovanire il viso.
La procedura viene eseguita in ambulatorio, dura 15-30 minuti e richiede l’applicazione di una pomata anestetica mezzora prima, per bloccare la percezione di bruciore e dolore. I fasci di radiazioni, direzionati dal computer in punti ben precisi, causano la formazione di forellini minuscoli distribuiti in tutto il viso o su aree circoscritte (in base all'estensione dell’inestetismo) destinati a guarire nel giro di poco tempo.
Convalescenza: cosa fare dopo il peeling?
Grazie alla scarsa invasività della procedura, la convalescenza non solo è breve ma è anche ben tollerata. Si possono avvertire lievi bruciori o fastidi, che scompaiono nel giro di 24-48 ore, mentre il gonfiore non si protrae oltre le 72 ore; le crosticine, formatesi in corrispondenza dei forellini e aventi l’aspetto di punte di spillo, cadono da sole dopo 3-4 giorni, in base al grado di penetrazione dei raggi laser. Ma come comportarsi durante la convalescenza?
- Detergere accuratamente la pelle e applicare una pomata antibiotica nei primi 4 giorni, per ridurre al minimo il rischio d’infezione.
- Non esporsi al sole o a temperature estreme per due settimane, per evitare la comparsa di macchie brune o la persistenza dell’arrossamento.
- Usare solari con fattore di protezione molto elevato, fino a quando la cute non avrà ripreso il suo colore originario.
Come agisce? I benefici.
Come accennato in partenza, il peeling laser frazionato alla CO2, è il trattamento più quotato per ringiovanire il viso perché, grazie all'elevata selettività d’azione, può essere usato in tutta sicurezza anche nelle zone più critiche.
L’emissione di piccoli fasci, infatti, fa in modo che il laser penetri in corrispondenza di punti specifici, chiamati zone microtermiche (ZMT), vaporizzando le cellule poste in traiettoria senza danneggiare le altre.
Giunti nel derma, quindi, i raggi laser accorciano le fibre di collagene, esplicando un effetto lifting, e stimolano il ricambio cutaneo attraverso l’attivazione dei fibroblasti (le cellule del derma che producono il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico). In tal modo, quindi, il laser frazionato alla CO2:
Schiarisce le macchie senili.
La comparsa di macchie scure si manifesta con l’avanzare dell’età dopo la menopausa ed è legata a fattori ormonali. Il laser stimolando il ricambio cellulare elimina le discromie cromatiche uniformando, così, il colorito.
Spiana le rughe sottili.
La luce ad alta intensità del laser viene direzionata nell'area determinata e viene assorbita dall'acqua presente nelle cellule provocandone la morte. Si avrà quindi un rinnovamento cellulare, per cui le rughe saranno meno evidenti e la pelle apparirà più liscia, compatta e dall'aspetto ringiovanito.
Aumenta il tono e l’elasticità della pelle.
Sempre grazie al ricambio cutaneo innescato dal raggio laser i fibroblasti innescano la produzione di nuovo collagene che va via via riducendosi col passare del tempo, il quale rende la pelle più soda ed elastica rimodellando l’ovale del viso.
Questo peeling laser è l’ideale per la correzione dei segni superficiali e di media profondità (per cui occorrono 3-5 sedute distanziate di 40-60 giorni) oppure per il trattamento di segni più profondi, nei pazienti che non se la sentono di sottoporsi ai laser ablativi (in quest’ultimo caso, tuttavia, serviranno più sedute).
I laser ablativi, cosiddetti perché asportano gli strati cutanei più superficiali, innescando in tal modo l’infiammazione e il conseguente rinnovamento cutaneo, pur essendo più efficaci nel correggere i segni del tempo, costringono il paziente a una convalescenza più lunga e problematica. Il loro impiego, dunque, è riservato alla correzione dei segni molto profondi, nei pazienti seriamente motivati. Il lato positivo, tuttavia, è che i risultati compaiono dopo una singola seduta.
Ma quanto costa il peeling laser per ringiovanire il viso?
I costi del trattamento dipendono sia dal professionista che effettua il peeling laser, sia dal tipo di inestetismo da correggere.
- Per schiarire le macchie senili, ad esempio, occorrono dai 150 ai 450€ a seduta;
- Per spianare le rughe e ridefinire l’ovale del viso, invece, si va dai 500 agli 800€ a seduta.
Reazioni avverse e controindicazioni.
Concludiamo la nostra disamina con i rischi legati al trattamento che, nonostante sia sicuro, può provocare la comparsa di reazioni avverse qualora i pazienti non rispettino le indicazioni dello specialista o si rivolgano a personale non qualificato.
Gli effetti collaterali sono pochi e destinati a sparire in pochi giorni:
- Arrossamento,
- prurito,
- piccole irritazioni.
Questa procedura, invece può essere controindicata in alcuni casi:
- pelli abbronzate, olivastre, mulatte o nere, a maggior rischio di ipopigmentazione (macchie chiare) o iperpigmentazione (macchie scure);
- malattie cutanee in fase attiva e malattie autoimmuni, che possono peggiorare;
- disturbi della cicatrizzazione, che facilitano la formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi (crescite anomale di tessuto fibrotico);
- terapie a lungo termine con corticosteroidi e isotretinoina, favorenti la comparsa di macchie brune;
- gravidanza e allattamento, per la mancanza di dati sulla sicurezza.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Per qualsiasi dubbio o curiosità, rivolgetevi al dermatologo o al medico estetico.