Micosi delle unghie di mani e piedi: cause, cure e rischi dell'onicomicosi
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Quali sono le cause delle micosi che colpiscono le unghie di mani e piedi? Come si contraggono, quali sono le cure e quali i rischi e le conseguenze? Panoramica di approfondimento sulle principali tipologie di onicomicosi per scoprirne le caratteristiche ed impararne la prevenzione.
Cosa sono le micosi delle unghie?
Le micosi delle unghie, o con termine medico onicomicosi, sono infezioni delle unghie di piedi o mani ad opera di di microorganismi, uni o pluricellulari, appartenenti al regno Funghi che invadono e danneggiano i tessuti.
Esse interessano essenzialmente un annesso cutaneo che è appunto l’unghia. Il sistema immunitario può essere o meno interessato e conseguentemente può aversi presenza o meno di processo infiammatorio.
Come è fatta l’unghia?
L'unghia è un tessuto osseo parzialmente trasparente che ricopre le estremità delle dita di mani e piedi. Essa si origina dal periostio delle falangi distali degli arti. Dove il periostio è la membrana che ricopre le ossa. Il componente essenziale delle unghie è la cheratina. L’unghia è costituita da:
- Lamina. E il corpo dell’unghia ed ha consistenza cornea ed il suo principale costituente è come detto la cheratina.
- Letto ungueale. E la base su cui si appoggia ed aderisce la lamina e con la sua vascolarizzazione conferisce il fisiologico colorito roseo all'unghia.
- Matrice ungueale. E l’elemento responsabile della crescita dell’unghia. E a forma di ferro di cavallo ed è visibile solo durante gli interventi chirurgici in quanto coperto da una pellicina e dall'unghia.
- Lunula. Lunetta biancastra al margine prossimale della lamina.
Patogenesi: come si sviluppano le onicomicosi?
Il patogeno attacca le unghie dei piedi e delle mani presentandosi come una piccola macchia biancastra sulla lamina (parte esterna e dura). Da qui si diffonde al letto ungueale (la parte rosea inferiore) e quindi determina un anomalo colorito dell’unghia e il progressivo ispessimento, sfaldamento e deformazione della lamina. L’onicomicosi interessa più frequentemente le unghie dei piedi e può anche provocare il completo sollevamento dal letto dell’unghia e la caduta.
I meccanismi con cui l’onicomicosi si instaura, dipendono strettamente dal patogeno ossia dal fungo responsabile della infezione. Tuttavia esistono dei meccanismi che sono comuni a tutti gli agenti eziologici. Essi sono:
- capacità di moltiplicarsi a temperatura corporea (37°C).
- Capacità di elaborare enzimi capaci di attaccare e digerire la cheratina, come sono la cheratinasi dei funghi dermatofiti e la aspartil proteasi della Candida, che oltre a sciogliere la cheratina è anche capace di neutralizzare proteine del sistema immunitario deputate alla difesa come le immunoglobuline.
- Opportunismo. I funghi che sostengono la onicomicosi, in natura, vivono dappertutto e ciò nonostante solo raramente se ne contrae infezione. Tutto questo perché il sistema immunitario, la barriera costituita dalla continuità cutanea, il ph corporeo, etc. respingono i miceti. Tuttavia alcune malattie del paziente come: diabete, malattie metaboliche o ancora malattie che danno immunocompromissione (leucemia e AIDS) abbassano tali barriere e l’infezione da parte del fungo opportunista si scatena. Notiamo in maniera esplicita che le immunocompromissione è conseguente, oltre che a malattie, anche a: diete scorrette, terapie farmacologiche, età avanzata.
Cause: i principali agenti eziologici responsabili dello sviluppo della malattia.
Su un totale di circa 100.000 specie fungine note, usualmente suddivisi in tre grosse categorie: i lieviti, le muffe e i dermatofiti, solo poco più di 150 sono in grado di indurre malattie agli uomini. Tra essi il Trichophyton è il più comune responsabile della micosi delle unghie.
I principali agenti patogeni che sono responsabili delle onicomicosi sono così raggruppabili:
Dermatofiti: Trichophyton rubrum, Microsporum, Epidermophyton.
Appartenenti al genere: Trichophyton (rubrum, mentagrophytes, violaceum, soudanense, interdigitale); Microsporum (gypseum, canis, etc) ; Epidermophyton floccosum. Sono responsabili di quasi il 90% di tutte le onicomicosi. Tra tutti il Trichophyton rubrum è quello più comune. Il Microsporum viene in genere trasmesso dagli animali come ad esempio il M.canis o anche dal terreno come il M. gypseum. L’Epidermophyton è invece ospite dell’uomo e di animali domestici.
Lieviti: candida.
Il genere di lieviti che più comunemente determinano l’onicomicosi è la Candida. E’ rara e di norma le onicomicosi da essa supportate interessano pazienti già affetti da Candidosi muco-cutanea. Il lievito infatti in alcune condizioni può penetrare ed infettare le unghie determinando la onicomicosi.
Approfondisci come si manifesta l'infezione da candida.
Muffe: Aspergillus, Scytalidium e Scopulariopsis.
Le muffe che con più frequenza inducono onicomicosi appartengono al genere: Aspergillus, Scytalidium e Scopulariopsis. L’Aspergillus che è un fungo ambientale, che vive in ambienti umidi e piante in decomposizione, può in qualche occasione infettare le unghie e dare onicomicosi. Lo Scytalidium dimidiatum vive sulle foglie dell’albero da te e può indurre onicomicosi ai raccoglitori. Lo Scopulariopsis brevicaulis vive sul suolo e sulle piume dei volatili e provoca onicomicosi fondamentalmente nei pazienti con problemi di immunodepressione.Tra tutte le muffe gli Aspergillus sono quelle che più frequentemente determinano onicomicosi.
Come si trasmettono le onicomicosi? Sono contagiose?
Le onicomicosi sono infezioni molto contagiose. Possono essere recidive se non curate correttamente. Il contagio avviene per via diretta e viene facilitato da alcune condizioni quali:
- Ambienti umidi (bagni, piscine, saune).
- Camminare scalzi in luoghi pubblici. I microorganismi possono rimanere anche sulle superfici.
- Scambiarsi asciugamani, calze ed altri indumenti o attrezzi per la pedicure.
- Non asciugare bene mani e piedi dopo il lavaggio.
Tipologie di onicomicosi che possono colpire mani e piedi.
Le onicomicosi in funzione del quadro clinico con cui si presentano possono classificarsi in :
Onicomicosi subungueale distale (OSD).
L’agente eziologico che provoca l’onicomicosi subungueale distale sono Dermatofiti e con più precisione: Tricophyton rubrum (il più frequente), T. Mentagrophytes, T. tonsuras, Epidermophyton floccosum. Raramente sono coinvolti miceti non dermatofiti.
L’infezione inizia dal solco distale dell’unghia della mano o del piede e da qui, procedendo sulla faccia sottostante della lamina ungueale, va verso la lunula.
- Il letto ungueale si modifica divenendo ipercheratosico. Ossia lo strato cutaneo che lo ricopre cresce eccessivamente favorendo il distacco dell’unghia fino alla onicolisi.
- L’area dell’unghia, in cui si determina il distacco dal letto, assume una colorazione che va dal bianco al giallastro.
- La lamina si deforma e diviene friabile sfaldandosi con bordi irregolari.
Di norma l’infezione si trasmette a partire dalla pianta dei piedi dove il parassita vive in equilibrio senza determinare alcun sintomo. Spesso l’infezione fungina dell'unghia si estende ai tessuti limitrofi del dito dell’unghia infetta (paronichia).
E il tipo di onicomicosi più comune ma non sono disponibili precise statistiche.
Onicomicosi superficiale bianca.
Il principale patogeno dell’Onicomicosi superficiale bianca è il fungo Tricophyton mentagrophytes. Sono anche possibili infezioni da Aspergillus terreus e Fusarium oxysporum.
La lamina ungueale viene attaccata dal parassita nel suo strato più esterno. La lesione si presenta con chiazze superficiali sulla lamina opaca di colore biancastro e con consistenza friabile e ruvida.
Il processo infiammatorio è del tutto assente o è minimo, in quanto è coinvolto nella infezione il solo strato più esterno della lamina dell’unghia.
Onicomicosi da Candida.
Agente eziologico è del genere Candida nella maggioranza dei casi Candida albicans circa il 70 % oppure C.parapsilosis, C.Krusei e C. Tropicalis.
Interessa sia le unghie delle mani che dei piedi. Il fungo infetta ed attacca la lamina ungueale e si possono avere 3 quadri clinici diversi:
- Onicolisi da Candida. La lamina si distacca dal letto ungueale per effetto dell’ipercheratosi. L’unghia si presenta pigmentata di un giallo grigiastro.
- Granuloma da Candida. L’unghia si ispessisce e s'infiamma. L’infiammazione si estende ai tessuti limitrofi con gonfiore, dolore, pus e formazione di granuloma
- Paronichia da Candida. La lamina ungueale infiammata si presenta striata, convessa e ruvida. L’infiammazione riduce le funzioni nutritive della matrice ungueale e per tale motivo essa perciò si rinsecca e lesiona.
Queste micosi delle unghie sono poco comuni anche se non si dispone di dati statistici.
Come riconoscere le micosi alle unghie.
I sintomi sono differenti al variare dell’agente eziologico e del tipo di onicomicosi, ma ciononostante, al di là delle peculiarità, è possibile riscontrare il comune quadro clinico che è quello seguente:
- Perdita della lucidità e trasparenza dell’unghia.
- Pigmentazione scura dovuta all'accumulo di materiale cheratinico al di sotto della lamina ungueale.
- Aumento dello spessore e deformazione.
- Aumento della fragilità che rende l’unghia friabile. Il risultato è un progressivo sfaldamento con bordi irregolari.
- Sollevamento dell’unghia dal letto ungueale fino al totale distacco.
- Dolore alle falangi negli stadi avanzati della malattia.
- Possibile emissione di odori sgradevoli.
Conseguenze.
Quando la micosi persiste per lunghi periodi senza essere curata, può causare la perdita dell'unghia.
Nei casi più gravi, la micosi delle unghie può intaccare anche la cute ed estendersi in altre zone del corpo.
Particolarmente pericolose sono le micosi nei soggetti diabetici e nei soggetti con problemi immunitari. Esse, infatti, possono provocare infezioni micotiche in altri organi, che, in un organismo con problemi di difese immunitarie, possono rivelarsi anche fatali.
Altro serio inconveniente è la possibile sovrapposizione di infezioni batteriche opportunistiche su quelle micotiche che possono rivelarsi pericolose per la possibilità di infettare altri organi.
Diagnosi: esami ed analisi per individuare gli agenti responsabili.
La diagnosi dell’onicomicosi viene effettuata dal dermatologo e prevede:
- Analisi anamnestica del paziente.
- Esame obiettivo della lesione.
- Esame al microscopio ottico di un campione di tessuto dell’area interessata dalla lesione. L’esame è finalizzato alla identificazione dell’agente patogeno responsabile dell'infezione dall'osservazione delle sue caratteristiche morfologiche. In genere consente di stabilire se nella lesione sono presenti funghi ma raramente ne consente l’identificazione della specie.
- Coltura ed analisi di campioni di miceti prelevati dalla lesione. La coltura consiste nel far proliferare il miceto su di una apposito terreno colturale. Successivamente si sottopone detto materiale ad apposite analisi onde individuare la specie del fungo infestante.
- Indagini per confermare l’esistenza di eventuali fattori predisponenti come: diabete, malattie metaboliche, problemi di immunocompromissione, problemi circolatori.
Patologie delle unghie che presentano un quadro clinico confondibile sono:
- La psoriasi (malattia cronica infiammatoria della pelle ad eziologia multifattoriale: genetica, autoimmune, ambientale);
- Il Lichen planus (malattia infiammatoria muco-cutanea a base autoimmune) ; infezioni batteriche.
Come guarire dalle onicomicosi.
Premettiamo che le onicomicosi sono difficili da trattare e non sempre si riesce ad ottenere facilmente ed in tempi brevi la completa remissione della malattia. La scelta della miglior terapia dipende da molteplici fattori che lo specialista deve attentamente valutare. Detti fattori possono così riassumersi:
- età,
- agente eziologico,
- stato generale di salute del paziente,
- interazioni con altre terapie,
- possibili effetti collaterali indesiderati dei farmaci,
- costo del trattamento anche in prospettiva di eventuali episodi recidivi all’ordine del giorno nelle onicomicosi.
Trattamenti farmacologici: la terapia più comune.
I farmaci per il trattamento della malattia possono essere topici o sistemici. Quelli topici come pomate e creme sono in generale terapie di complemento (che si accompagnano) a quelle sistemiche somministrate per via orale. I farmaci più usati per trattare la patologia sono :
- Ciclopirox. Un farmaco antimicotico commercializzato sotto forma di smalto che va applicato direttamente sull'unghia e penetra nella placca ungueale, raggiungendo il letto sottostante. Ha, come tutti i farmaci topici, effetti collaterali molto blandi, per cui è un farmaco largamente utilizzato rispetto agli altri antimicotici assunti per via orale.
- Itraconazolo. Viene venduto in farmacia come Sporanox o Triasporin. Agisce contro una vasta gamma di funghi patogeni in grado di indurre onicomicosi. Agisce inibendo un componente indispensabile per la parete cellulare fungina l’ergosterolo e pertanto è in grado di bloccare o quantomeno rallentare la crescita delle cellule del miceto. Può creare dei problemi ai malati renali o epatici. Ha anche, in alcuni casi, effetti cardio-depressivi e può perciò condurre a scompenso cardiaco e ritenzione di liquidi. Può interagire con i farmaci per la cura dell’asma.
- Terbinafina. E venduto come Lamisil. Agisce anch'esso sulla produzione dell’ergosterolo bloccando la sintesi dell’enzima squalene epossidasi che accelera la reazione con cui l’ergosterolo viene prodotto. Può anch'esso creare dei problemi ai malati renali ed epatici.
Se la terapia farmacologica non sortisce effetti o non è praticabile per problemi di intolleranza si rende necessaria la rimozione mediante intervento chirurgico dell’unghia o unghie infette. L’intervento viene effettuato ambulatorialmente ed in anestesia locale.
Rimedi naturali da affiancare alla terapia medica.
Esistono numerosi trattamenti naturali per la cura dell’onicomicosi. Ovviamente non sempre però tali trattamenti risultano sicuramente efficaci anzi, per molti di essi, non esiste alcuna evidenza scientifica della loro effettiva validità. Il nostro consiglio nel caso che il paziente voglia utilizzarli è di affiancarli come coadiuvanti ad una seria terapia farmacologica prescritta da un specialista.Nel seguito ne riportiamo qualcuno di quelli più comunemente usati:
- Tea tree oil. E’ un olio che si ricava dalle foglie dell’albero del tè australiano. Alcuni studi gli riconoscono una blanda azione antibatterica ed antimicotica. Può pertanto essere usato per applicazioni topiche per combattere le onicomicosi.
- Aglio. Sono disponibili creme e gel topici. All'aglio da sempre è riconosciuta una proprietà anche se lieve di antibatterico e antimicotico. Pertanto può utilizzarsi come coadiuvante di una terapia farmacologica.
- Vicks Vaporub. Gli vengono riconosciute anche se non provate capacità di curare le onicomicosi. L’ipotesi che si fa in merito è che queste gli vengano dalla canfora che contiene.
E' possibile prevenire le micosi alle unghie delle mani o dei piedi?
La prevenzione resta a, nostro avviso, la miglior strategia per curare la fastidiosa malattia.
Riportiamo, anche se sono assolutamente ovvie, le principali norme che consentono, con elevata probabilità, di mantenere lontano dalle nostre unghie le infezioni di funghi patogeni.
- Avere sempre una scrupolosa igiene di mani e piedi, lavandoli con abbondante acqua e sapone ed eventualmente spazzolino avendo cura di asciugarle sempre in maniera certosina per evitare che rimangano umide condizione che favorisce il proliferare dei funghi.
- Mantenere le unghie corte.
- Utilizzare calzature e calze traspiranti e di fibre naturali. In tal maniera si contiene l’eccessiva sudorazione ed umidità che sono i presupposti per la proliferazione dei funghi.
- In ambienti affollati come docce pubbliche, piscine e strutture sportive utilizzare tassativamente ciabatte o sandali per proteggere i piedi dall'aggressione dei funghi che proliferano in tale ambito.
- Non scambiare con altri asciugamani o indumenti come le calze.
- Curare e se possibile tenere sotto controllo malattie cutanee come la psoriasi e le micosi della pelle come la tinea pedis.
- Mantenere sotto controllo con cure adeguate: malattie metaboliche, o problemi di circolazione, diabete e malattie che inducono immunocompromissione.
Alimentazione.
Sebbene non esista una dieta che possa curare o prevenire l'onicomicosi, è certo che alcuni alimenti possono rinforzare il sistema immunitario e contrastare l'infiammazione.
Tra questi abbiamo:
- frutta ed ortaggi quali agrumi, kiwi, cavoli, broccoli, perchè ricchi di vitamina C ed antiossidanti,
- carne, pesce ed uova ricchi di vitamina D, zinco, selenio e ferro,
- semi ed alghe ricchi di magnesio ed omega 3,
- latte, yogurt e altri alimenti fermentati ricchi di probiotici.
E' invece sconsigliato seguire diete monotematiche o vegane che privano l'organismo d principi nutritivi importanti.