Prostata ingrossata: sintomi, cause, cura, rischi, dieta e rimedi naturali
Approfondiamo le cause ed i sintomi della prostata ingrossata. Analizziamo i rischi e le cure farmacologiche o naturali. Quale dieta bisogna seguire? E quali sono le patologie che determinano l’ingrossamento della ghiandola? Scopriamolo.
Caratteristiche della prostata ingrossata: come si presenta e cosa comporta l'ipertrofia.
La prostata ingrossata è un segno, ossia una condizione oggettiva che il medico può rilevare ad un esame obiettivo del paziente, per cui l’organo in questione risulta aumentato di volume travalicando le sue fisiologiche dimensioni.
Poichè la prostata, posizionata subito al di sotto della vescica, è attraversata dall’uretra, quando per una qualsiasi causa si ingrossa, ne strozza il lume e compromette il normale deflusso delle urine.
Da tutto ciò scaturisce gran parte della sintomatologia che caratterizza le condizioni morbose che causano detto ingrossamento.
Approfondimento sull’'anatomia della prostata.
La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile della grandezza di una noce, posta subito al disotto della vescica e davanti all’intestino retto, è attraversata dalla uretra, che convoglia per l’escrezione le urine provenienti dalla vescica. La sua funzione è la secrezione del così detto liquido prostatico. Questo all’atto della eiaculazione viene convogliato nell’uretra e qui si unisce ad altri fluidi escreti per costituire insieme a questi il liquido seminale. La prostata per effetto degli ormoni maschili e degli estrogeni, che sono presenti anche negli uomini, di norma cresce anche se in maniera lenta durante l’intera vita dell’individuo. |
Cause dell’ingrossamento della ghiandola.
L’aumento di volume della prostata può avvenire, essenzialmente, per tre distinti motivi e precisamente:
- Iperplasia prostatica benigna
- Prostatite
- Tumore alla prostata
Iperplasia prostatica benigna.
L’iperplasia è comune negli uomini dopo i 50 anni ed è probabilmente legata alle variazioni ormonali soprattutto di testosterone.
L’ingrossamento della ghiandola comprime l’uretra e impedisce il flusso normale dell’urina che che ristagna nella vescica e può causare calcolosi e infezioni alle vie urinarie, fino a compromettere, nei casi più gravi, la funzionalità renale.
Puoi scoprire tutto leggendo gli approfondimenti sull'ipertrofia prostatica benigna
Prostatite.
La prostatite può essere causata da un’infezione batterica e più raramente da infezioni micotiche, virali o da protozoi.
L'infiammazione può essere curata con antibiotici e antinfiammatori o con terapie e cure naturali, ma un corretto stile di vita aiuta ad alleviare la sintomatologia.
Per approfondire leggi l'articolo sulla prostata infiammata
Tumore alla prostata.
Il carcinoma prostatico è il cancro maschile più comune che nella maggior parte dei casi inizia come un piccolo rigonfiamento della ghiandola senza provocare sintomi fino al raggiungimento dello stadio avanzato.
In numero minore di casi, i sintomi si sviluppano rapidamente e il cancro si diffonde al di fuori della prostata.
Leggi gli approfondimenti sul tumore alla prostata
Sintomi: variano in funzione della patologia.
Come detto l’ingrossamento della prostata è un segno che si manifesta insieme a numerosi altri sintomi che variano in funzione della patologia che interessa la ghiandola.
In caso di iperplasia prostatica benigna l’ingrossamento si accompagna a:
- Difficoltà di minzione o sensazione di minzione incompleta. L’ingrossamento della ghiandola, infatti, strozza l’uretre e la vescica non riesce a svuotarsi completamente.Le urine fuoriescono solo con notevole sforzo: il loro flusso è debole e procede a tratti. La vescica non si svuota completamente.
- Riduzione del volume delle urine e gocciolamento al termine della minzione.
- Pollachiuria. Stimolo continuo ad urinare.
- Nicturia. Bisogno continuo di urinare durante le ore notturne e sensazione di non riuscire a trattenersi.
- Bruciori durante la minzione.
- Infiammazioni di uretra e vescica. Lo svuotamento incompleto della vescica favorisce proliferazione di germi e batteri con possibilità di infezione.
In caso di prostatite l’ingrossamento si accompagna a:
- Dolore al perineo, (area compresa tra scroto ed ano) dovuto allo spasmo dei muscoli vescicali e pelvici.
- Difficoltà nell’urinare, bruciori, stimolo continuo, difficoltà a svuotare la vescica,sangue nell’urina, flusso ridotto.
- Febbre e malessere generalizzato.
- Rapporti ed eiaculazione dolorosi.
- Cistiti (infiammazioni della vescica) frequenti.
In caso di tumore alla prostata l’ingrossamento si accompagna a:
- Primi sintomi simili a quelli dell’iperplasia benigna.
- Comparsa di sangue nell’urina e nel liquido seminale.
- Quando il tumore è metastatizzato i sintomi variano in funzione dell’organo colpito.
Cura per l’ingrossamento della ghiandola prostatica: farmaci, dieta, rimedi naturali e chirurgia.
Qualunque sia la patologia scatenante dell’ingrossamento della ghiandola fondamentale è alleviare la sintomatologia e quando è possibile eliminare la patologia scatenante.
La terapia è fondamentalmente di 4 tipi: farmacologica, chirurgica, dieta e rimedi naturali.
Terapia farmacologica e rimedi naturali.
La cura farmacologica per l’iperplasia prevede somministrazione di due categorie di farmaci. Generalmente la loro associazione produce remissione dell'aumento del volume della prostata.
- Gli alfa bloccanti che agiscono sulla muscolatura liscia della prostata favorendone rilassamento e decontrazione.
- Gli inibitori della 5α-reduttasi ossia della trasformazione di testosterone in DHT.
La cura per la prostatite acuta di origine batterica consiste nell’assunzione di antibiotici. La terapia va protratta per un periodo abbastanza lungo (anche superiore alle tre settimane) fino alla completa scomparsa dei batteri perché la prostata si dimostra poco sensibile all’azione dei farmaci.
Le prostatiti croniche sono molto difficili da curare perché resistenti alle terapie. Terapie che sono basate su somministrazione di antibiotici e solo su determinate categorie di questi in quanto vi è difficoltà di diffusione dei principi attivi a livello di prostata. La terapia antibiotica in tali situazioni deve durare per almeno 3 mesi.
In caso di cancro, è possibile seguire una terapia ormonale che, bloccando gli effetti del testosterone, può rallentare la progressione del tumore e ritardare la sua diffusione migliorando la sintomatologia e prolungando la vita.
Anche alcuni farmaci che agiscono sull’ipofisi, impedendo di stimolare i testicoli alla produzione di testosterone, possono essere efficaci nei primi stadi della malattia.
Terapia chirurgica in caso di iperplasia e cancro.
L'intervento chirurgico si rende necessario in presenza di iperplasia nei casi di resistenza ai farmaci L’intervento prevede asportazione di parte della ghiandola. Negli ultimi anni l'intervento classico, con apertura dell'addome, è stato sostituito da tecniche che utilizzano varie tipologie di laser, radio frequenze e/o micro onde per vaporizzare i tessuti della capsula prostatica.
In caso di cancro alla prostata l’asportazione chirurgica della ghiandola è utile quando il tumore è confinato alla prostata.
Meno efficace è invece in caso di tumori a rapido accrescimento data l’alta probabilità di diffusione ad altri organi.
Anche la radioterapia è efficace per tumori localizzati. E comunque usata anche per alleviare il dolore nei casi di diffusione del cancro prostatico alle ossa.
Rimedi naturali e dieta per la prostata ingrossata.
Per contrastare l’ingrossamento della prostata vengono anche usati estratti vegetali che, sebbene abbiano una azione poco nota (si ipotizza che riducano la componente infiammatoria), provocano diminuzione dei sintomi. Il più comune è l'estratto del frutto della Serenoa repens (palma nana).
Più efficace è senz’altro una prevenzione primaria che consiste in un corretto stile di vita:
- Eliminare fumo, tabacco, alcolici e sostanze chimiche,
- Mantenere il giusto peso corporeo, con una dieta equilibrata.
La dieta deve essere:
|
- bere molto, almeno 2 litri al giorno di acqua per favorire la diuresi che rimuove l’infezione;
- svolgere una costante e moderata attività fisica;
- limitare lo stress.
Rischi e conseguenze che derivano dall'aumento di volume della prostata.
L’ingrossamento della ghiandola prostatica, va tenuto sotto controllo, infatti esso, se non correttamente trattato, può comportare rischi e complicanze molto serie.
- La prostatite acuta può cronicizzare, generare ascessi che devono essere drenati chirurgicamente, trasmettere, se non si interviene con prontezza, l’infezione al sangue ed indurre setticemia.
- L’iperplasia prostatica può comportare frequenti infezioni delle vie urinarie, alterare la funzione renale, causare disfunzioni erettili e sterilità.
- Infine, secondo i recenti studi di oncologia l’ingrossamento della prostata sembra aumentare il il rischio di sviluppare un carcinoma prostatico.