Puntura di calabrone: cosa fare? Sintomi, terapia e rimedi naturali
Ultimo aggiornamento:
Generalmente la puntura di un calabrone produce ben poche conseguenze nell’uomo ma in soggetti allergici può provocare anche la morte a seguito di shock anafilattico. Cosa fare per alleviare i sintomi? Vediamo qual’è la terapia e quali i possibili rimedi naturali.
Perché i calabroni pungono?
I calabroni sono insetti appartenenti alla famiglia delle vespe. Sono più grandi delle comuni vespe e api, con un corpo robusto e striature gialle e nere. La loro dimensione e aspetto intimidatorio spaventano, ma è importante conoscerli meglio per capire come comportarsi in loro presenza.
I calabroni pungono principalmente per difesa. Sentono il bisogno di proteggere se stessi e il loro nido da potenziali minacce. Diventano aggressivi se disturbati, e la loro puntura è un modo per scoraggiare gli intrusi. A differenza delle api, i calabroni possono pungere più volte poiché il loro pungiglione non rimane intrappolato nella pelle.
Differenza tra calabrone, vespa e ape
Sebbene calabroni, vespe e api siano spesso confusi, esistono alcune differenze chiave:
- Calabrone: Più grande e robusto, con una lunghezza che può raggiungere i 5 cm. Il loro corpo è più scuro con striature gialle.
- Vespa: Più piccola del calabrone, con un corpo liscio e brillante, e striature nere e gialle più nette.
- Ape: Più piccola di entrambi, con un corpo peloso e colori più tenui. Le api sono fondamentali per l'impollinazione e tendono a pungere solo se provocate.
Sintomi: reazione tossica ed allergica al veleno.
I calabroni, come vespe ed api, sono insetti che appartengono all’ordine degli imenotteri, il loro corpo termina con un pungiglione collegato con una sacca all’interno del corpo contenente un veleno. I calabroni fortunatamente non sono, di norma, animali aggressivi ed attaccano solo se si sentono in pericolo. L’aggressione avviene generalmente per difendere il nido a cui inconsapevolmente ci si è avvicina. Se il calabrone punge inietta una piccolissima quantità di veleno attraverso il pungiglione che è retrattile e, contrariamente a quello delle api, è liscio per cui non rimane conficcato nella pelle e quindi l’insetto è in grado di infliggere più punture consecutivamente.
Il veleno del calabrone è una complessa miscela di proteine che ha essenzialmente una duplice azione: tossica ed allergenica.
La tossicità del veleno, come già accennato, è abbastanza elevata ma fortunatamente la quantità che l'animale riesce ad inoculare con una puntura è molto piccola ed è assolutamente irrilevante per l’uomo.
Nella stragrande maggioranza dei casi la puntura di calabrone provoca solo una intensa sensazione dolorosa localizzata nella zona del morso che dura, con diversa intensità, per qualche decina di minuti ed una contenuta reazione locale. Nella zona interessata fuoriesce un ponfo fortemente arrossato ed, almeno inizialmente, molto doloroso, a cui poi fa seguito prurito e fastidio che può durare qualche giorno.
Reazioni comuni alla puntura di calabrone
Le reazioni più comuni alla puntura di calabrone includono:
- Dolore acuto: La puntura è immediatamente dolorosa a causa del veleno iniettato.
- Gonfiore: L'area intorno alla puntura si gonfia rapidamente.
- Arrossamento: La pelle intorno alla puntura diventa rossa e calda al tatto.
- Prurito: L'area diventa pruriginosa, a volte anche dopo che il gonfiore e il dolore iniziali si sono attenuati.
Questi sintomi generalmente durano poche ore ma possono persistere per un giorno o due.
Reazione allergica: lo shock anafilattico!
Quella descritta è la normale reazione, purtroppo però, anche se in un numero molto ridotto di casi, l’evento può trasformarsi in un grave incidente che, senza un repentino intervento medico o meglio ancora ricovero in struttura sanitaria, potrebbe avere un esito infausto. La causa di ciò è la violenta reazione allergica che va sotto il nome di shock anafilattico.
Il veleno del calabrone contiene dei composti che scatenano da parte del sistema immunitario una reazione allergica di varia intensità. La probabilità che tale reazione risulti di elevata intensità cresce col numero di punture ricevute negli ultimi anni per poi azzerarsi completamente quando si è superato una certa soglia in seguito al quale si è raggiunto l’immunità.
La reazione immunitaria è in sostanza di due tipi:
- reazione locale: con gonfiore, edema, aumento della temperatura nella regione anatomica interessata e dolore intenso.
- Reazione allergica sistemica: con orticaria, edemi che si localizzano in vari punti del corpo, febbre, vertigini, disorientamento, perdita delle facoltà intellettive e del controllo degli sfinteri, perdita di conoscenza, collasso.
Puoi approfondire le possibili cause di orticaria.
La reazione allergica si presenta con vari gradi di severità: dalla semplice reazione locale che di norma è quella che si verifica nella quasi totalità dei casi, e che rientra senza alcuna cura dopo qualche giorno, allo shock anafilattico che senza rapido ausilio medico può portare alla morte.
Quando consultare un medico
È importante sapere quando cercare assistenza medica. Consultare un medico se si verificano i seguenti casi:
- Reazione allergica grave: Qualsiasi sintomo di anafilassi richiede un intervento medico immediato. Chiamare subito il numero di emergenza.
- Sintomi persistenti: Se dolore, gonfiore o arrossamento non migliorano dopo alcuni giorni o peggiorano.
- Infezione: Segni di infezione come pus, aumento del dolore, gonfiore o febbre.
- Punture multiple: Essere punti più volte aumenta la quantità di veleno nel corpo e richiedere un trattamento medico.
Conoscere questi sintomi e sapere come reagire fa una grande differenza nel gestire una puntura di calabrone.
Cosa fare se si è punti da un calabrone? Terapia farmacologica e rimedi naturali
La puntura di calabrone viene trattata in modo diverso a seconda della reazione che si presenta.
Cosa fare subito dopo essere stati punti
Ecco i passaggi da seguire immediatamente dopo essere stati punti da un calabrone:
- Allontanarsi dalla zona: I calabroni diventano aggressivi e pungere più volte. Spostarsi in un luogo sicuro per evitare ulteriori punture.
- Pulire la puntura: Lavare l'area interessata con acqua e sapone per prevenire infezioni.
- Applicare del ghiaccio: Avvolgere del ghiaccio in un panno e applicarlo sulla puntura per ridurre gonfiore e dolore. Usare il ghiaccio per 10-15 minuti, a intervalli di 1-2 ore.
- Elevare l'area: Se possibile, tenere l'area colpita elevata per ridurre il gonfiore.
Rimedi casalinghi per alleviare il dolore
Esistono diversi rimedi casalinghi che aiutano a ridurre il dolore e il gonfiore:
- Impacchi freddi: Continuare ad applicare ghiaccio o impacchi freddi sull'area colpita.
- Bicarbonato di sodio: Creare una pasta con bicarbonato di sodio e acqua e applicarla sulla puntura per neutralizzare il veleno e alleviare il prurito.
- Aceto: Immergere un batuffolo di cotone in aceto bianco o di mele e tamponare la puntura per ridurre il dolore.
- Miele: Applicare uno strato sottile di miele sulla puntura per le sue proprietà antibatteriche e lenitive.
- Aloe Vera: Applicare gel di aloe vera per lenire la pelle e ridurre il gonfiore.
Farmaci da banco e trattamenti medici
Se i rimedi casalinghi non sono sufficienti, si possono utilizzare farmaci da banco o consultare un medico per trattamenti più efficaci:
- Antistaminici: Assumere antistaminici come la difenidramina (Benadryl) per ridurre prurito e gonfiore.
- Antidolorifici: Farmaci come l'ibuprofene o il paracetamolo aiutano a gestire il dolore.
- Creme corticosteroidi: Applicare creme a base di corticosteroidi per ridurre l'infiammazione.
- Epinefrina: In caso di reazioni allergiche gravi, potrebbe essere necessaria un'iniezione di epinefrina. Le persone con allergie note dovrebbero sempre portare con sé un autoiniettore di epinefrina (EpiPen).
Consultare un medico se i sintomi non migliorano con questi trattamenti o se si sospetta una reazione allergica grave.
Qualora compaiano difficoltà respiratorie e problemi di perdita di coscienza occorre raggiungere il più rapidamente possibile un ospedale in quanto potrebbe trattarsi di shock anafilattico.
I soggetti con conclamata allergia alle punture di imenotteri dovrebbero, nei luoghi a rischio, andare in giro con il Kit salva vita appositamente creato ed in vendita nelle farmacie. Kit che è costituito da una iniezione di adrenalina, che si può auto iniettare, che blocca la reazione anafilattica o allergica grave.
Come prevenire le punture.
Dal momento che contro i calabroni le sostanze repellenti comunemente in commercio, non sono efficaci, è buona norma osservare alcune regole:
- Non camminare a piedi nudi sui prati.
- Non avvicinarsi ai nidi che spesso sono posizionati in cavità di muri o alberi.
- Evitare l’uso di profumi dolci e fruttati che attirano gli imenotteri.
- Indossare camicie e pantaloni lunghi per proteggere la maggior parte del corpo.
- Non sostare nei pressi di frutteti che attirano gli insetti.
- Non lasciare residui di cibi o bevande dolci all’aperto.
Punture multiple di calabrone
Essere punti più volte da un calabrone aumenta il rischio di reazioni severe e richiede un'attenzione particolare:
- Aumento della quantità di veleno: Le punture multiple introducono una maggiore quantità di veleno nel corpo, amplificando i sintomi.
- Dolore intenso: Il dolore può essere molto più severo e diffuso rispetto a una singola puntura.
- Gonfiore e infiammazione estesi: Il gonfiore a volte è più esteso e dura più a lungo.
- Rischio di reazioni allergiche: Anche chi non ha mai avuto reazioni allergiche potrebbe svilupparne una in caso di punture multiple.
Cosa fare in caso di punture multiple:
- Seguire i passaggi di trattamento immediato: Allontanarsi dalla zona, pulire le punture, applicare ghiaccio e tenere l'area elevata.
- Monitorare i sintomi: Prestare attenzione ai sintomi di reazioni allergiche, come difficoltà respiratorie, gonfiore del viso o della gola, vertigini o orticaria.
- Consultare un medico: In caso di sintomi gravi o se il dolore e il gonfiore non migliorano, cercare assistenza medica immediata.
Punture di calabrone nei bambini
I bambini sono particolarmente vulnerabili alle punture di calabrone e richiedono cure speciali:
- Sensibilità al dolore: I bambini sono più sensibili al dolore e al disagio causati dalle punture.
- Rischio di reazioni allergiche: Anche se rare, le reazioni allergiche nei bambini possono essere più difficili da identificare rapidamente.
- Prevenzione delle infezioni: I bambini hanno la tendenza a grattarsi, aumentando il rischio di infezioni.
Cosa fare se un bambino viene punto da un calabrone:
- Rassicurare il bambino: Mantieni la calma e rassicura il bambino per ridurre il panico.
- Seguire i passaggi di trattamento immediato: Pulire la puntura con acqua e sapone, applicare del ghiaccio e mantenere l'area elevata.
- Rimedi casalinghi: Utilizzare rimedi come impacchi freddi, bicarbonato di sodio o aloe vera per alleviare il dolore e il prurito.
- Farmaci da banco: Consultare un pediatra prima di somministrare antistaminici o antidolorifici.
- Monitorare attentamente: Osservare attentamente il bambino per segni di reazioni allergiche. Se si notano sintomi come difficoltà respiratorie, gonfiore eccessivo, vomito o svenimento, cercare assistenza medica immediata.
Domande frequenti
Queste risposte alle domande frequenti servono a comprendere meglio le punture di calabrone e a gestirle in modo efficace.
Il calabrone può pungere più volte?
Sì, i calabroni possono pungere più volte. A differenza delle api, il cui pungiglione rimane intrappolato nella pelle della vittima e causa la morte dell'ape, i calabroni hanno un pungiglione liscio che ritraggono e usano ripetutamente. Questo rende le punture di calabrone particolarmente dolorose e pericolose, soprattutto se l'insetto si sente minacciato e continua a pungere.
Le punture di calabrone sono sempre pericolose?
Non tutte le punture di calabrone sono pericolose. Le punture di calabrone variano da lievi a gravi. La maggior parte delle persone sperimenta solo reazioni locali come dolore, gonfiore e arrossamento, che di solito si risolvono senza complicazioni. Tuttavia, in alcuni casi, le punture possono causare reazioni allergiche severe (anafilassi) che richiedono assistenza medica immediata. Il pericolo aumenta se una persona viene punta più volte o se è allergica al veleno degli insetti.
I calabroni attaccano senza motivo?
I calabroni non attaccano senza motivo. I calabroni di solito pungono solo quando si sentono minacciati o quando il loro nido è in pericolo. Sono insetti territoriali e difendono attivamente il loro nido da potenziali minacce. Comportamenti come avvicinarsi troppo a un nido, fare movimenti bruschi o tentare di scacciare un calabrone possono essere interpretati come minacce, inducendo l'insetto a pungere. In generale, i calabroni preferiscono evitare il conflitto e volano via se non si sentono minacciati.
Come distinguere un calabrone da una vespa o un'ape?
I calabroni sono più grandi e robusti, con striature gialle e nere. Le vespe sono più piccole, con un corpo liscio e brillante, e le api sono pelose con colori più tenui.
Quali sono i sintomi comuni di una puntura di calabrone?
I sintomi comuni includono dolore acuto, gonfiore, arrossamento e prurito nella zona della puntura. Questi sintomi generalmente durano poche ore ma potrebbero persistere per uno o due giorni.
Quali sono i segni di una reazione allergica grave?
Una reazione allergica grave, o anafilassi, può includere difficoltà respiratorie, gonfiore del viso, labbra, lingua o gola, orticaria, vertigini, nausea, vomito e svenimento. È una situazione di emergenza medica che richiede intervento immediato.
Cosa fare se un bambino viene punto da un calabrone?
Rassicurare il bambino, pulire la puntura, applicare ghiaccio e utilizzare rimedi casalinghi come bicarbonato di sodio o aloe vera. Monitorare attentamente per eventuali sintomi di reazione allergica e consultare un medico se necessario.