Vaccino antinfluenzale: benefici, effetti collaterali, controindicazioni e costo
Il vaccino antinfluenzale è uno degli strumenti più efficaci per proteggersi dall’epidemia influenzale. A differenza degli altri vaccini va fatto annualmente perchè i ceppi di virus si modificano di anno in anno. Approfondiamo i benefici che apporta e le categorie a rischio per cui la vaccinazione è d’obbligo e quelle per cui invece è controindicato.
Cos’è il vaccino antinfluenzale.
Il vaccino antinfluenzale è la migliore forma di prevenzione per non contrarre l’influenza che ogni anno, con l’avvicinarsi della stagione invernale, causa epedimie in tutto il mondo.
L’influenza è un’infezione dell’apparato respiratorio causata da diverse tipologie di virus della famiglia degli Orthomyxoviridae (influenzavirus A, influenzavirus B, influenzavirus C) ognuno dei quali si divide in molti ceppi differenti che mutano continuamente per cui ogni anno il ceppo virale che causa l’epidemia è leggermente diverso da quello dell’anno precedente.
Ecco che, se di norma, quando si incappa in una infezione e si guarisce, il sistema immunitario conserva memoria dell’agente patogeno e quindi, in occasione di future infezioni ha gli strumenti per poterle contrastare, questo non accade però con l’influenza che continuamente ci aggredisce come se fosse una malattia nuova.
La caratteristica dei virus influenzali di poter “mutare” con grande facilità e di presentarsi al sistema immunitario con aspetti sempre diversi e quindi aggirare con facilità le difese organizzate, fa si che la vaccinazione vada ripetuta ogni anno
Il vaccino viene approntato dalle case farmaceutiche ogni anno tenendo conto dei ceppi virali attivi al momento sulla base delle evidenze raccolte in tutto il mondo dall’OSM.
Delle tre tipologie di virus influenzali quelle del ceppo A sono le più virulente e pertanto le sue mutazioni scatenano le epidemie più gravi. Approfondisci caratteristiche e terapie per l'influenza. |
I vaccini più recenti proteggono contro tre ceppi di virus dell’influenza.
I vaccini antinfluenzali possono essere costituiti da:
- Virus interi influenzali attenuati (virus indeboliti in maniera che non possano riprodursi nell’organismo).
- Virus interi influenzali inattivati (virus inattivati o anche uccisi con prodotti chimici). In questa maniera l’inoculazione non può provocare la malattia in alcun modo.
- Particelle di virus influenzali. Questa tipologia di vaccini è nota come Vaccini split.
- Glicoproteine che costituiscono il rivestimento della membrana cellulare del virus e che lo identificano. Questa tipologia di vaccini è nota come Vaccini a subunità. Una recentissima versione di questa tipologia di vaccini è nota come Vaccini virosomali. Sono costituiti da vescicole fosfolipidiche che al loro interno contengono le glicoproteine della membrana cellulare dei virus influenzali.
Spesso nei vaccini influenzali vengono aggiunte anche piccole dosi di altre sostanze che hanno un duplice scopo: prevenire possibili contaminazioni di batteri (antibiotici), stimolare la reazione del sistema immunitario si parla allora di Vaccini adiuvati.
Quando, come e dove vaccinarsi?
Nel nostro paese il periodo in cui va fatta la vaccinazione è quello compreso tra i primi di Ottobre e fine di Novembre in quanto il maggior rischio di contagio si ha tra Ottobre e Febbraio.
Conviene non anticipare molto perché il vaccino ha una efficacia di 6-8 mesi e quindi si rischia di incappare nel periodo critico dell’epidemia nella fase calante della protezione.
Il vaccino viene iniettato negli adulti nel muscolo deltoide del braccio e nei bambini nella natica.
- La somministrazione per gli adulti è unica.
- Per i bambini al di sotto dei 12 anni si praticano due dosi a distanza di un mese.
Quanto costa vaccinarsi? La vaccinazione antinfluenzale è a carico del Sistema Sanitario Nazionale per le categorie a rischio. Pertanto per costoro può essere effettuata gratuitamente nelle apposite strutture delle ASL. Coloro che non rientrano nelle categorie a rischio che intendono vaccinarsi possono acquistare il vaccino nelle farmacie dove generalmente è disponibile dai primi di ottobre ad un prezzo di circa 10 euro. Il vaccino va conservato senza esporlo alla luce in frigo ad una temperatura compresa tra 2°C ed 8°C e non va assolutamente congelato se ciò accade il flacone va eliminato. |
I benefici: chi si deve fare il vaccino contro l'influenza.
Ancora oggi ogni anno muoiono migliaia di persone a causa dell’influenza (da dati ISTAT tra il 1990 ed il 1994 i decessi sono stati più di 3000).
Pertanto la prevenzione della malattia è consigliata a tutti, ma è d’obbligo per:
- Coloro che hanno età superiore ai 64 anni, perchè le persone anziane sono maggiormente a rischio di complicanze.
- Coloro che sono a contatto con anziani, familiari e personale sanitario per evitare che trasmettano il contagio.
- Il personale scolastico di asili e scuole dell’obbligo per evitare che il virus si propaghi.
- Coloro che soffrono di malattie croniche dell’apparato respiratorio, di insufficienza renale, di diabete o di malattie cardiocircolatorie in quanto sono soggetti in cui l’influenza potrebbe aggravare le già presenti patologie.
- Coloro che hanno problemi di deficienza immunitaria, di malattia di malassorbimento (celiachia, intolleranza al lattosio…) o di patologie ematiche (leucemie, talassemia, emofilia ecc..)
- Donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. I dati disponibili escludono effetti tossici per il feto di vaccini antinfluenzali non adiuvati con virus inattivati. E se la vaccinazione è effettuata nell’ultimo trimestre di gravidanza proteggerà alla nascita il bambino. Senza rischi per il neonato è la vaccinazione in allattamento.
Chi non deve essere vaccinato: le controindicazioni.
- Bambini con meno di 6 mesi in quanto non vi sono sufficienti dati che dimostrano la mancanza di effetti collaterali in questa fascia di età.
- Coloro che hanno avuto una grave reazione allergica ad una precedente vaccinazione antinfluenzale.
- Coloro che soffrono di malattie autoimmuni è bene che valutino l’opportunità di sottoporsi o meno alla vaccinazione col medico curante.
- Coloro che hanno in corso un attacco febbrile acuto che potrebbe accentuare i possibili effetti collaterali. E’ una controindicazione temporanea che prevede il posticipo del vaccino a guarigione avvenut.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale.
I recenti vaccini provocano pochissimi effetti collaterali in special modo i vaccini a subunità e virosomali. Tra i più comuni abbiamo:
- Arrossamento della zona in cui viene fatta l’iniezione dovuto alla reazione locale del vaccino che di solito scompare entro le 24 ore;
- possono comunque in rari casi se non si è mai venuti a contatto col virus comparire dei lievi sintomi influenzali.
Esiste un vaccino antinfluenzale omeopatico? Esiste in commercio un vaccino omeopatico in granuli che vanno sciolti in bocca. In realtà non si tratta di un vero vaccino,ma di composti omeopatici che rinforzano il sistema immunitario. La medicina ufficiale non ritiene che funzioni veramente ma può essere usato anche in aggiunta a quello allopatico. |