Diverticoli intestinali, esofagei ed al colon: sintomi, dieta e cura
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Quali sono i sintomi dei diverticoli che colpiscono colon, esofago o intestino? Quando diventano patologici? Basta una dieta o serve una cura specifica? Approfondiamo la patologia. I diverticoli generalmente sono asintomatici e solo quando si manifestano i sintomi si può parlare di diverticolite o malattia diverticolare. Quale che sia la causa, vediamo come un?alimentazione corretta, un approccio farmacologico oppure un intervento chirurgico possano essere la soluzione adatta per chi è affetto da diverticoli intestinali.
Cosa sono i diverticoli.
I diverticoli sono delle piccole sacche che si estroflettono dalla parete di un viscere. La parola diverticolo, infatti, deriva dal latino e il suo significato è letteralmente "volgere al di fuori", proprio per indicare la formazione di queste strutture cave, che sporgono dalla parete viscerale. I diverticoli si dividono in “veri” e “falsi”: per diverticolo “vero” si intende quell'estroflessione che è formata da tutti gli strati della parete del viscere, mentre un diverticolo “falso” è quello che si riscontra più comunemente, ed è formato soltanto dalla tonaca mucosa e dalla sottomucosa.
La presenza di diverticoli in un soggetto determina l'insorgenza di due condizioni, l'una dipendente dall'altra:
- Diverticolosi: la diverticolosi è la presenza di diverticoli multipli a livello intestinale ed esofageo. Questi diverticoli sono però asintomatici, per cui è frequente che chi ne sia affetto non si accorga di averli.
- Diverticolite: la diverticolosi evolve in diverticolite quando i diverticoli si infiammano e danno luogo alla sintomatologia.
La diverticolosi è quindi l'infiammazione acuta dei diverticoli: questa dà luogo alla cosiddetta malattia diverticolare, ovvero alla sintomatologia legata alla presenza dei diverticoli.
Tipologie.
In base alla loro sede distinguiamo:
Diverticoli intestinali.
I diverticoli intestinali si formano nell'intestino crasso, prevalentemente a livello del colon nel tratto discendente e nel tratto sigmoideo. Sono molto frequenti nelle persone ultra sessantenni (con una percentuale che va dal 70% fino a oltre l'80%), meno frequenti nelle persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni (la percentuale è del 40% circa) e rari (con una percentuale compresa tra l'1 e il 2%) nelle persone con meno di 40 anni e nei bambini. Nei bambini è possibile però riscontrare una particolare forma di diverticolo chiamata diverticolo intestinale di Meckel, che è un problema congenito che si manifesta quando non si ha il completo riassorbimento del dotto onfalomesenterico, un residuo del sacco vitellino, e che permane nel neonato sotto forma di diverticolo intestinale.
Diverticoli esofagei.
Si formano a livello dell'esofago e in base al tratto in cui si manifestano possono essere faringo-esofagei (se si formano nel tratto dell'esofago in corrispondenza della faringe), medio toracici (se si formano nel tratto dell'esofago che si trova a circa metà del torace), ed epifrenici (se si trovano nel tratto di esofago che scende verso lo stomaco e con cui si collega attraverso lo sfintere cardias).
Sintomi: non si manifestano fino alla diverticolite.
Nell’80 - 90% dei casi la presenza di diverticoli, sia intestinali che esofagei, è asintomatica. In alcuni casi possono insorgere invece dei sintomi e anche delle complicazioni, ovviamente in base alla predisposizione del soggetto, al suo stile di vita, all'età e alla situazione immunitaria.
I sintomi che si associano alla presenza di diverticoli infiammati sono vari e tutti a carico dell’apparato gastrointestinale.
In caso di diverticolite intestinale si può avere formazione di gas intestinali e flatulenza, mal di pancia e dolori addominali, modificazioni dell'alvo con diarrea o stitichezza, febbre e meteorismo.
Se invece si è affetti da diverticolite esofagea si possono avere disfagia (cioè la sensazione che il cibo si fermi in gola e non si riesca ad inghiottire), rigurgiti, alitosi, e gorgoglii.
Complicanze: dolori addominali e il dimagrimento eccessivo.
Nonostante la malattia diverticolare non sia particolarmente grave, in alcuni casi è possibile che si manifestino delle complicanze anche molto serie.
Le complicanze più gravi che riguardano i diverticoli intestinali sono l'emorragia e la peritonite: i diverticoli possono sanguinare a causa della rottura di piccoli vasi sanguigni contenuti al loro interno, e per questo dare luogo a forti emorragie. L'emorragia si accompagna a urgenza di evacuare e diminuzione del dolore addominale, mentre le conseguenze sono misurabili in base alla quantità di sangue persa durante l’episodio emorragico. I diverticoli intestinali possono anche infettarsi, formare degli ascessi pieni di pus e, quando l'infezione è molto forte, perforarsi, portando il soggetto alla peritonite.
Approfondisci le altre possibili cause che determinano la presenza di sangue nelle feci, che manifestano un sanguinamento proveniente da qualsiasi punto dell’apparato Gastro-Intestinale.
Nel caso di diverticoli esofagei, invece, la possibilità di nutrirsi correttamente viene meno e quindi il soggetto che ne è affetto può dimagrire eccessivamente.
Inoltre è possibile che si manifestino patologie a carico dell'apparato respiratorio dovute all'infezione dei diverticoli esofagei, perché da essi il materiale infetto può passare alle vie respiratorie e determinare patologie come la broncopolmonite.
Le cause della formazione dei diverticoli.
Le cause che determinano la formazione dei diverticoli a livello dell'intestino e dell'esofago sono molteplici, per questo è importante formulare una corretta diagnosi una volta che se ne sospetti l'esistenza. Inoltre, esistono correlazioni con altre patologie caratteristiche del tratto intestinale ed esofageo che vanno tenute sotto controllo o che possono aiutarci nella formulazione della diagnosi stessa.
Alimentazione e stipsi fra i fattori di rischio per la formazione di diverticoli intestinali.
Le cause effettive della formazione dei diverticoli non sono ancora note. Esistono però dei fattori di rischio che aumentano la possibilità di soffrire di diverticolosi. Tra i fattori di rischio abbiamo:
- Età: con l'aumentare dell'età aumenta il rischio di diverticolosi perché si ha una ridotta motilità intestinale e un indebolimento della parete delle anse intestinali.
- Errata alimentazione: una dieta povera di fibre e di acqua e ricca di grassi e di carni rosse può provocare la comparsa di diverticoli. Sebbene questa correlazione sia ormai ben definita non si conoscono ancora i meccanismi precisi con cui l'alimentazione provoca la comparsa di diverticoli. Probabilmente il legame risiede nelle maggiori difficoltà digestive che questi alimenti comportano e nella minore motilità intestinale data dalla scarsità di fibre.
- Familiarità: chi ha un parente prossimo che ha sofferto o soffre di diverticoli ha una maggiore possibilità di soffrire di diverticolosi.
- Problemi di evacuazione: chi soffre di stipsi può essere affetto da un indebolimento della parete delle anse intestinali. Questo può provocare la formazione di diverticoli, che quindi spesso si associano anche ad emorroidi.
Anche se non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino una correlazione tra la presenza di diverticoli e l'insorgenza di cancro al colon o di polipi intestinali, è ormai noto che la sintomatologia sia molto simile, così come lo sono i fattori di rischio.Tuttavia, sia nel caso di cancro al colon che di presenza di polipi, la diverticolosi può portare ad ostacolare la diagnosi, proprio perché può verificarsi una condizione nota come peridiverticolite. Questa condizione provoca la formazione di aderenze intestinali che spesso mascherano formazioni di polipi o neoplastiche. |
Diverticoli esofagei da trazione e da pulsione: due categorie, un unico disturbo.
Così come per i diverticoli del colon anche per i diverticoli esofagei non vi sono cause ben definite. Tuttavia possiamo distinguere due diversi meccanismi patogenetici che suddividono i diverticoli esofagei in due categorie.
- Diverticoli da trazione: si formano in seguito ad una trazione che viene esercitata da aderenze esterne sulla parete esterna dell'esofago. Le aderenze possono essere causate da pregresse patologie all'apparato respiratorio.
- Diverticoli da pulsione: si formano a causa dell'aumento della pressione nel lume (cioè all'interno) dell'esofago. L'aumento della pressione sulla parete esofagea determina l'estroflessione dei diverticoli. Questi diverticoli hanno come causa un indebolimento della parete esofagea e un'alterazione della motilità esofagea, probabilmente per cause congenite.
Diagnosi, esami ed analisi: un lungo percorso se la patologia è asintomatica.
Data la loro natura generalmente asintomatica, la diagnosi di diverticolite può essere complessa. Inoltre i diverticoli intestinali manifestano sintomi che possono essere confusi con altre patologie come colite, sindrome del colon irritabile, poliposi e cancro del colon, così come i diverticoli esofagei sono confondibili con l’ernia iatale e l’esofagite da reflusso.
In caso di sospetta diverticolosi intestinale gli esami diagnostici includono:
- Ecografia e radiografia addominale: mediante l'uso di una sonda ecografica e dei raggi X si può monitorare lo stato di salute delle anse intestinali valutandone lo spessore, la presenza di anomalie e di ostruzioni. Si utilizza come indagine primaria per l'identificazione di anomalie ma non può, da sola, dare la certezza diagnostica di diverticolosi.
- Tac con mezzo di contrasto: è una metodica che sfrutta l'associazione dei raggi X e di una sostanza che si inietta ed è capace di assorbire questi raggi, migliorando la qualità dell'immagine. Fornisce delle ottime immagini della zona peridiverticolare ed aiuta ad evidenziare eventuali complicanze.
- Colonscopia: si effettua mediante una sonda che si inserisce a livello anale e che immette aria nel colon, distendendolo e mostrandone lo stato di salute tramite una telecamera. È utile per la diagnosi differenziale di diverticolosi, ovvero per escludere che la sintomatologia sia causata da poliposi o da cancro del colon.
- Esame del clisma opaco: fornisce delle immagini non ben definite, per cui si effettua solo nel caso in cui non sia possibile procedere alla colonscopia. Si effettua introducendo un mezzo di contrasto per via anale, che mostrerà lo stato dell'intestino dopo irradiazione con i raggi X.
Per quanto riguarda i diverticoli esofagei la diagnosi si effettua mediante una particolare radiografia che si chiama esofagogramma, con solfato di bario. Al paziente viene somministrato per via orale il solfato di bario, una sostanza definita "radio opaca" poiché sulla radiografia appare di colore chiaro. Dopo l'ingestione del solfato di bario il paziente viene sottoposto a scansione con i raggi X e in base alle aree evidenziate dalla sostanza si potranno individuare i diverticoli.
Rimedi per diverticolosi e diverticolite.
Quali sono i rimedi per chi soffre di diverticolosi e diverticolite?
I diverticoli infiammati a livello esofageo vengono trattati essenzialmente a livello chirurgico, mentre per quelli localizzati a livello intestinale possiamo avere rimedi dietetici, naturali, farmacologici e in ultima analisi anche chirurgici.
Dieta e prevenzione: cosa mangiare in presenza di diverticoli?
Per chi soffre di diverticoli intestinali può essere complicato comprendere cosa mangiare e quali cibi evitare. Certo è che la dieta si rivela fondamentale al fine sia di curare eventuali episodi di diverticolite acuta, sia per scongiurare che la diverticolosi evolva in diverticolite. Bisogna quindi conoscere gli alimenti da mangiare ma anche quelli da evitare, oltre alle norme comportamentali utili al fine di contrastare l'insorgenza dei diverticoli.
- Alimenti da evitare: vanno evitati tutti quei cibi che sono in grado di determinare irritazione a livello dell'intestino, quindi alimenti contenenti alcol, caffeina, teina, cioccolato, peperoncino, spezie molto piccanti, condimenti grassi come burro o lardo, cibi fritti, carni rosse, formaggi grassi come pecorino o gorgonzola. Va inoltre evitato il consumo di frutta e verdura contenente semi (perché questi possono finire nel diverticolo ed infiammarlo: è il caso di pomodori, kiwi, fragole) e di verdura contenente fibre dure, come finocchi e fagiolini.
- Alimenti consigliati: gli alimenti consigliati sono tutti quelli ricchi di fibre come cereali, pere, arance, mele, albicocche, zucchine, funghi, asparagi, patate lessate, yogurt e formaggi magri come la mozzarella e lo stracchino. I legumi possono essere consumati passati, per rendere la buccia più digeribile. È consentito il consumo di carni bianche quali carne di pollo o di tacchino e di pesce, purché vengano cucinati a vapore o alla griglia e vengano evitate le fritture.
- Le regole preventive prevedono uno stile di vita attivo e non sedentario, accompagnato da una dieta ricca di fibre. Sono previste tre porzioni di verdura al giorno e due di frutta, senza dimenticare di bere almeno 2 litri d'acqua al giorno.
Di seguito riportiamo uno schema dietetico, esempio di menù giornaliero che può essere utile in caso di diverticolosi o diverticolite.
Colazione, scegliere tra:
- 250 ml di latte e 30 g di cereali integrali,
- Una tazza di te e 3 biscotti ai cereali,
Spuntini, scegliere:
- Un vasetto di yogurt magro da 125 g e un frutto,
- Un cappuccino con caffè d'orzo e un paio di fette biscottate integrali.
Pranzo, a scelta tra:
- 70 g di pasta con verdure consentite e un frutto,
- Minestrone di verdure con 50 g di pasta e un frutto,
- 70 g di pasta con passato di legumi a scelta e un frutto.
Cena, scegliere:
- Una porzione di pesce da circa 200 g da cucinarsi lessato o alla griglia , 50 g di pane e un piatto di verdure consentite.
- Una porzione di carne bianca (es. pollo o tacchino) da circa 200 g, da cucinarsi alla griglia o al forno, 50 g di pane e un piatto di verdure consentite.
- Una porzione di formaggio magro, esempio ricotta o mozzarella, da 60 - 80 g, 50 - 60 g di pane, una porzione di insalata o di verdure consentite.
I rimedi naturali e della nonna.
I rimedi naturali di origine omeopatica ci insegnano come curare molti dei problemi di salute che colpiscono il nostro organismo, e possono essere utili anche per chi soffre di diverticoli.Come direbbero le nostre nonne, il cibo che ingeriamo – e quindi una dieta corretta e varia resta il rimedio più valido contro la stipsi, anche se ci sono diversi accorgimenti utili per contrastare questo spiacevole disturbo.
- Clisteri: immettere nell'intestino acqua mischiata ad olio per via anale aiuta a pulire il colon, ad evitare il ristagno delle feci e a rendere quest'ultime più morbide, di modo da rendere più facile l'evacuazione.
- Fermenti lattici: aiutano a rafforzare le difese immunitarie presenti a livello intestinale, riequilibrano la flora batterica e aiutano a contrastare l'insorgenza di infezioni.
- Sostanze naturali lassative: alcune piante e alcuni semi (come l'aloe vera, i semi di psillio e di lino, la malva e i glucomannani) contengono delle particolari sostanze note come mucillagini, che aiutano ad ammorbidire le feci e a prevenire la stitichezza.
Terapia farmacologica: quando l’aiuto del medico è necessario.
Per il trattamento della diverticolosi intestinale si utilizzano due classi di farmaci principali, gli antibiotici e gli antispastici. In base alla decisione del medico possono essere prescritti anche degli antidolorifici, dopo aver valutato la situazione del paziente.
- Antibiotici: vengono utilizzati per evitare l'insorgenza di infezioni che possono evolvere in ascessi e peritonite. Quelli più utilizzati sono la ciprofloxacina, il metronidazolo, la rifaximina e la clindamicina.
- Antispastici: servono a calmare gli spasmi della muscolatura intestinale e quindi diminuiscono la sensazione di dolore e gonfiore addominale. Tra questi abbiamo la trimebutina e l'N-butilbromuro di joscina.
Terapia chirurgica inevitabile?
Solo se i sintomi sono davvero dolorosi.Nel caso in cui i diverticoli, intestinali o esofagei, diano molta sofferenza è possibile procedere con la diverticulectomia, l'intervento chirurgico per rimuoverli.
Per i diverticoli esofagei la chirurgia prevede l'utilizzo di tecniche di laparoscopia. Le incisioni si effettuano a livello cervicale se i diverticoli sono faringo-esofagei e nella parte sinistra del torace se sono epifrenici o toracici.
Per i diverticoli intestinali del colon l'operazione che si effettua è invece più invasiva: si deve procedere con la resezione chirurgica del colon , viene quindi tagliata la porzione di intestino in cui sono presenti i diverticoli e si riesce a rimuovere la causa del dolore.