Mononucleosi: sintomi, diagnosi, trattamento e prevenzione
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La mononucleosi, conosciuta anche come "la malattia del bacio", è un'infezione virale che colpisce principalmente giovani adulti e adolescenti. In questo articolo completo, esploreremo cos'è la mononucleosi, i suoi sintomi, come viene diagnosticata e le opzioni di trattamento disponibili. Inoltre, discuteremo le misure di prevenzione e come gestire al meglio questa infezione nella vita quotidiana. Seguendo le migliori pratiche SEO e le Google Webmaster Guidelines, speriamo che questo articolo risulti utile e interessante per chiunque cerchi informazioni sulla mononucleosi.
Cos'è la mononucleosi?
La mononucleosi è un'infezione virale caratterizzata da sintomi simili a quelli dell'influenza, che colpisce prevalentemente adolescenti e giovani adulti. Conosciuta anche come la "malattia del bacio", prende il nome dal fatto che il virus si trasmette spesso attraverso la saliva.
- Causa: La mononucleosi è causata principalmente dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli herpesvirus. Questo virus è molto diffuso, e la maggior parte delle persone entra in contatto con esso nel corso della vita.
- Sintomatologia: I sintomi della mononucleosi includono febbre, mal di gola, linfonodi ingrossati, affaticamento e debolezza. Essi variano da lievi a gravi e durano diverse settimane.
- Modalità di trasmissione: Il virus si diffonde principalmente attraverso il contatto con la saliva infetta, ma viene trasmesso anche tramite secrezioni nasali, condivisione di cibi o bevande, e in rari casi, trasfusioni di sangue.
- Periodo di incubazione: Il tempo che intercorre tra il contatto con il virus e la comparsa dei sintomi è di solito compreso tra 4 e 6 settimane. Durante questo periodo, la persona infetta potrebbe non sapere di avere la mononucleosi e trasmettere il virus ad altri.
- Diagnosi: La diagnosi della mononucleosi si basa sulla valutazione clinica dei sintomi, sulla storia del paziente e su specifici esami del sangue, come il test di Monospot o l'analisi degli anticorpi contro il virus di Epstein-Barr.
- Trattamento: Non esiste una cura specifica per la mononucleosi. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e include il riposo, l'idratazione, l'assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici per alleviare il dolore e la febbre, e, in alcuni casi, corticosteroidi per ridurre l'infiammazione.
- Prevenzione: Poiché il virus di Epstein-Barr è molto diffuso, è difficile prevenire completamente la mononucleosi. Tuttavia, adottare misure igieniche come lavarsi frequentemente le mani, evitare la condivisione di cibi e bevande e limitare il contatto ravvicinato con persone infette serve a ridurre il rischio di contrarre la malattia.
Cause e agenti patogeni
La mononucleosi è causata principalmente da un virus chiamato virus di Epstein-Barr (EBV).
L'EBV appartiene alla famiglia degli herpesvirus, che comprende anche virus responsabili di infezioni come l'herpes labiale, la varicella e l'herpes zoster.
- Diffusione del virus: L'EBV è molto comune in tutto il mondo, e la maggior parte delle persone entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita. Si stima che oltre il 90% degli adulti abbia avuto un'infezione da EBV, anche se molti potrebbero non aver mai manifestato sintomi.
- Trasmissione: L'EBV si trasmette principalmente attraverso il contatto con la saliva infetta. Questo è il motivo per cui la mononucleosi è spesso chiamata "la malattia del bacio". Tuttavia, il virus si trasmette anche tramite secrezioni nasali, condivisione di cibi e bevande, e raramente attraverso trasfusioni di sangue.
- Infezione primaria e riattivazione: Una volta contratto, l'EBV rimane nel corpo per tutta la vita, generalmente in uno stato latente. In alcune persone, il virus può riattivarsi, causando sintomi simili a quelli della mononucleosi o aumentando il rischio di sviluppare altre condizioni, come il linfoma di Hodgkin e il linfoma di Burkitt.
- Altri agenti patogeni: Anche se l'EBV è la causa più comune di mononucleosi, altre infezioni virali possono provocare sintomi simili. Ad esempio, il citomegalovirus (CMV), anch'esso appartenente alla famiglia degli herpesvirus, causa una malattia simile alla mononucleosi, soprattutto nelle persone con un sistema immunitario indebolito.
- Fattori di rischio: I giovani adulti e gli adolescenti sono i gruppi più colpiti dalla mononucleosi, ma l'infezione si verifica a qualsiasi età. Gli individui con un sistema immunitario indebolito, come quelli affetti da HIV/AIDS o che assumono farmaci immunosoppressori, sono a maggior rischio di sviluppare sintomi gravi e complicazioni.
Conoscere la causa e gli agenti patogeni alla base della mononucleosi è utile per comprendere come prevenire la malattia e gestire i sintomi nel caso in cui si verifichi l'infezione. Nei prossimi punti, approfondiremo i sintomi, la diagnosi e il trattamento della mononucleosi, nonché le strategie di prevenzione.
Sintomi comuni della mononucleosi
I sintomi comuni della mononucleosi variano da persona a persona e possono essere lievi o gravi. Di solito compaiono tra 4 e 6 settimane dopo essere entrati in contatto con il virus. Riportiamo alcuni dei sintomi più comuni:
- Febbre: La febbre è un sintomo comune della mononucleosi e spesso supera i 38°C. Dura diversi giorni o anche settimane.
- Mal di gola: Un altro sintomo frequente è il mal di gola, simile a quello che si verifica durante un raffreddore o un'influenza. È un sintomo persistente che rende difficile deglutire o parlare.
- Linfonodi ingrossati: I linfonodi, in particolare quelli del collo, delle ascelle e dell'inguine, si ingrossano e diventano dolenti al tatto a causa dell'infezione.
- Affaticamento: La stanchezza è un sintomo comune e debilitante per alcune persone, che dura anche diverse settimane dopo la scomparsa degli altri sintomi.
- Debolezza muscolare: La debolezza muscolare si manifesta in tutto il corpo, rendendo difficile compiere attività quotidiane e svolgere compiti che richiedono forza.
- Gonfiore del fegato e della milza: In alcuni casi, la mononucleosi causa un ingrossamento del fegato e della milza, provocando dolore e sensazione di pienezza nell'addome superiore.
- Rash cutaneo: Un'eruzione cutanea compare in alcuni pazienti, soprattutto se sono stati trattati con antibiotici come l'ampicillina o l'amoxicillina per un sospetto mal di gola da streptococco.
- Cefalea: Il mal di testa è un altro sintomo comune e varia da lieve a grave.
Non tutte le persone infette dal virus di Epstein-Barr sviluppano sintomi evidenti di mononucleosi. Alcuni individui hanno un'infezione asintomatica o manifestano sintomi lievi e non specifici che vengono scambiati per un raffreddore o un'influenza.
Sintomi meno comuni
Oltre ai sintomi comuni della mononucleosi, ci sono alcuni sintomi meno comuni. È importante notare che questi sintomi non si verificano in tutti i casi e variano in gravità:
- Ittero: L'ittero è una colorazione giallastra della pelle e degli occhi dovuta a un eccesso di bilirubina nel sangue, che si verifica in seguito all'infiammazione del fegato causata dalla mononucleosi.
- Dolori articolari: Alcune persone hanno dolori articolari e rigidità, simili a quelli riscontrati in caso di artrite.
- Anemia: La mononucleosi causa talvolta anche un calo dei globuli rossi, portando a anemia e affaticamento.
- Trombocitopenia: In alcuni casi, la mononucleosi riduce il numero di piastrine nel sangue, aumentando il rischio di sanguinamento e di emorragie.
- Sindrome da affaticamento cronico: In rari casi, porta allo sviluppo della sindrome da affaticamento cronico, una condizione caratterizzata da una stanchezza persistente e invalidante che dura per almeno sei mesi.
- Complicazioni neurologiche: Sebbene raramente, causa complicazioni neurologiche come meningite, encefalite e neurite ottica.
- Problemi respiratori: Alcune persone affette da mononucleosi hanno difficoltà respiratorie o tosse, spesso a causa dell'ingrossamento dei linfonodi nel torace o del mal di gola.
- Splenomegalia rottura: La rottura della milza è una complicazione rara ma potenzialmente grave della mononucleosi, che richiede un intervento medico urgente.
Complicanze
La mononucleosi, nella maggior parte dei casi, non causa complicanze gravi. Tuttavia, in alcuni individui, si sviluppano complicanze che richiedono un'attenzione medica particolare:
- Infezioni batteriche: Un'infezione virale come la mononucleosi indebolisce il sistema immunitario, aumentando il rischio di infezioni batteriche, come la sinusite, la bronchite o la polmonite.
- Anemia emolitica: Questa condizione si verifica quando i globuli rossi vengono distrutti più rapidamente di quanto il corpo possa sostituirli, portando a sintomi come affaticamento, pallore e difficoltà respiratorie.
- Rottura della milza: La mononucleosi causa l'ingrossamento della milza, che in casi rari porta alla sua rottura, una situazione potenzialmente fatale che richiede un intervento medico urgente.
- Complicanze neurologiche: Come menzionato in precedenza, la mononucleosi causa diverse complicanze neurologiche, tra cui meningite, encefalite e neurite ottica.
- Sindrome da affaticamento cronico: In alcuni casi, la mononucleosi porta allo sviluppo della sindrome da affaticamento cronico, una condizione caratterizzata da stanchezza persistente e invalidante.
- Miocardite: La miocardite è un'infiammazione del muscolo cardiaco, provocata dalla mononucleosi, che porta affaticamento, respiro corto e dolore toracico.
- Sindrome di Guillain-Barré: Anche se raro, la mononucleosi innesca la sindrome di Guillain-Barré, una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso periferico, causando debolezza muscolare e, in casi gravi, paralisi.
- Complicazioni in gravidanza: La mononucleosi in gravidanza aumenta il rischio di parto prematuro e basso peso alla nascita.
Se si manifestano sintomi gravi o insoliti durante un episodio di mononucleosi, è importante consultare un medico. Un'adeguata diagnosi e un tempestivo trattamento servono a prevenire o gestire le complicanze associate a questa malattia.
Diagnosi della mononucleosi
La diagnosi della mononucleosi viene effettuata tramite diversi metodi e test:
- Esame fisico: Il medico esaminerà i sintomi presenti, come ingrossamento dei linfonodi, febbre, mal di gola e ingrossamento della milza o del fegato.
- Storia medica: Il medico chiederà informazioni sui sintomi, sulle possibili esposizioni al virus di Epstein-Barr (EBV) e sulle condizioni mediche preesistenti.
- Test del sangue: Esistono diversi tipi di test del sangue utilizzati per diagnosticare la mononucleosi, tra cui:
- Test di Monospot: Rileva anticorpi prodotti in risposta all'infezione da EBV. Tuttavia, potrebbe non essere accurato nelle prime fasi dell'infezione.
- Test degli anticorpi anti-EBV: Questo test misura la presenza di diversi tipi di anticorpi specifici per l'EBV, aiutando a confermare la diagnosi.
- Emocromo completo: Può rivelare un aumento dei linfociti atipici, un indicatore comune della mononucleosi.
Test e analisi del sangue
Nella diagnosi della mononucleosi, i test e le analisi del sangue giocano un ruolo fondamentale per confermare la presenza dell'infezione. Di seguito sono elencati i principali test del sangue utilizzati.
- Test di Monospot:
- Rileva gli anticorpi eterofili prodotti in risposta all'infezione da EBV.
- Risultati generalmente disponibili entro un'ora.
- Meno affidabile nelle prime fasi dell'infezione.
- Test degli anticorpi anti-EBV:
- Misura la presenza di diversi tipi di anticorpi specifici per l'EBV, come VCA-IgM, VCA-IgG e EBNA.
- Aiuta a differenziare tra infezione attiva, recente o passata.
- Risultati disponibili entro pochi giorni.
- Emocromo completo (CBC):
- Valuta il numero e la proporzione di diversi tipi di cellule nel sangue.
- Mostra un eventuale aumento dei linfociti atipici, tipico della mononucleosi.
- Rivela anemia o trombocitopenia in caso di complicanze.
- Analisi del fegato:
- Misura i livelli di enzimi epatici come ALT e AST.
- Utile per valutare possibili complicanze epatiche legate alla mononucleosi.
Consultare un medico in caso di sospetta mononucleosi è essenziale perché interpreta correttamente i risultati dei test e stabilisce un trattamento adeguato e tempestivo.
Trattamento della mononucleosi
Il trattamento della mononucleosi si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul supporto al sistema immunitario del paziente. Non esiste una cura specifica per l'EBV, ma è possibile adottare alcune misure per alleviare i sintomi e accelerare il recupero:
- Riposo: Il riposo è essenziale per permettere al corpo di combattere l'infezione e recuperare energia. Il paziente dovrebbe ascoltare il proprio corpo e riposare il più possibile.
- Idratazione: Bere molta acqua e altri liquidi aiuta a prevenire la disidratazione e favorisce il benessere generale.
- Farmaci da banco: Gli analgesici e antipiretici, come paracetamolo e ibuprofene, sono utilizzati per alleviare il dolore e la febbre. È importante seguire le indicazioni del medico o del farmacista riguardo al dosaggio e all'uso di questi farmaci.
- Gargarismi e pastiglie per la gola: Sono utili per alleviare il dolore alla gola e ridurre l'infiammazione delle tonsille.
- Evitare attività fisiche intense: Durante l'infezione, è importante evitare sforzi fisici eccessivi, in particolare se la milza è ingrossata, per ridurre il rischio di complicanze.
- Dieta equilibrata: Consumare pasti nutrienti e bilanciati aiuta a sostenere il sistema immunitario e favorire il recupero.
- Monitoraggio delle complicanze: È importante tenere sotto controllo eventuali complicanze e segnalare al medico qualsiasi peggioramento dei sintomi.
Il trattamento della mononucleosi naturalmente varia in base alla gravità dei sintomi e alle condizioni individuali del paziente. Pertanto, è fondamentale consultare il medico per ricevere indicazioni specifiche e personalizzate sul trattamento più adatto.
Terapie di supporto
Le terapie di supporto sono interventi non farmacologici che contribuiscono a migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone affette da mononucleosi:
- Tecniche di rilassamento: Esercizi di respirazione profonda, meditazione e yoga riducono lo stress e a migliorano il benessere generale.
- Massaggi terapeutici: Alleviano la tensione muscolare e contribuiscono a ridurre il dolore e l'affaticamento.
- Impacchi caldi e freddi: Alternare impacchi caldi e freddi sulla zona del collo riduce il gonfiore e il dolore alle tonsille.
- Umidificatore: Utilizzare un umidificatore per mantenere l'aria umida riduce l'irritazione alla gola e facilita la respirazione.
- Esercizio fisico graduale: Una volta che il paziente inizia a sentirsi meglio, l'esercizio fisico graduale e moderato contribuisce a migliorare la resistenza e la forza.
Le terapie di supporto sono un complemento utile al trattamento tradizionale della mononucleosi. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di intraprendere qualsiasi terapia complementare o alternativa, per assicurarsi che sia sicura e adatta alle proprie esigenze individuali.
Farmaci e rimedi
Il trattamento farmacologico per la mononucleosi si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul sollievo dal disagio. Di seguito alcuni farmaci e rimedi comuni che vengono utilizzati per trattare la mononucleosi:
- Antipiretici e analgesici: Farmaci come paracetamolo e ibuprofene vengono utilizzati per ridurre la febbre e alleviare il dolore muscolare o al collo.
- Gargarismi e spray per la gola: Soluzioni salate o spray a base di lidocaina aiutano a lenire il dolore e l'irritazione alla gola.
- Decongestionanti: Questi farmaci sono utili per alleviare la congestione nasale e facilitare la respirazione.
- Antistaminici: Gli antistaminici servono a ridurre il prurito e il gonfiore delle tonsille e delle adenoidi.
- Rimedi naturali: Integratori come la vitamina C, il sambuco e la tintura di echinacea rafforzano il sistema immunitario e accelerano il recupero.
- Idratazione: Bere molta acqua, succhi di frutta e tisane aiuta a prevenire la disidratazione e mantenere la gola umida, riducendo il dolore.
- Riposo: Assicurarsi di avere un adeguato riposo e sonno è essenziale per permettere al corpo di recuperare dall'infezione.
Va sottolineato che la mononucleosi è causata da un virus e quindi gli antibiotici non sono efficaci nel trattarla. Tuttavia, se si sviluppano infezioni batteriche secondarie, come un'infezione dell'orecchio o una sinusite, potrebbe essere necessario un trattamento antibiotico.
Prima di iniziare qualsiasi trattamento farmacologico o rimedio naturale, è fondamentale consultare un medico per assicurarsi che sia sicuro e appropriato per le proprie esigenze individuali.
Prevenzione e controllo della mononucleosi
La prevenzione e il controllo della mononucleosi sono fondamentali per limitare la diffusione dell'infezione e ridurre il rischio di contrarre il virus:
- Igiene personale: Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o utilizzare disinfettanti per le mani a base di alcol per ridurre il rischio di trasmissione del virus.
- Evitare la condivisione di oggetti personali: Non condividere bicchieri, posate, spazzolini da denti o altri oggetti personali che entrano in contatto con la saliva.
- Mantenere una buona salute generale: Seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare, dormire a sufficienza e gestire lo stress per rafforzare il sistema immunitario.
- Limitare il contatto con persone infette: Evitare il contatto stretto con individui affetti da mononucleosi, soprattutto nei primi giorni di infezione, quando il virus è più contagioso.
- Coprire la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce: Utilizzare un fazzoletto o il gomito per coprire la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce, per limitare la diffusione del virus.
- Pulizia delle superfici: Disinfettare regolarmente le superfici di uso comune, come maniglie delle porte e interruttori, per ridurre il rischio di contaminazione.
Misure igieniche
Adottare misure igieniche adeguate è cruciale per prevenire e controllare la mononucleosi:
- Lavaggio delle mani: Lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone per almeno 20 secondi, specialmente dopo aver tossito, starnutito o toccato superfici comuni.
- Utilizzo di disinfettanti per le mani: Se l'acqua e il sapone non sono disponibili, utilizzare un disinfettante per le mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol.
- Evitare di toccare il viso: Non toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate, per ridurre il rischio di trasmissione del virus.
- Igiene respiratoria: Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto monouso o il gomito piegato quando si tossisce o starnutisce, poi smaltire il fazzoletto usato in un cestino chiuso.
- Pulizia delle superfici: Pulire e disinfettare regolarmente le superfici di uso comune, come maniglie delle porte, interruttori e dispositivi elettronici.
- Non condividere oggetti personali: Evitare la condivisione di bicchieri, posate, spazzolini da denti e altri oggetti che entrano in contatto con la saliva.
- Utilizzo di mascherine: Indossare una mascherina quando si è in ambienti affollati o in presenza di persone con sintomi simil-influenzali, per ridurre il rischio di contagio.
Vaccini e strategie future
Attualmente, non esiste un vaccino specifico per la mononucleosi. Tuttavia, la ricerca e lo sviluppo di vaccini e strategie future potrebbero contribuire a prevenire e controllare la malattia:
- Ricerca sui vaccini: Gli scienziati stanno lavorando allo sviluppo di un vaccino contro il virus Epstein-Barr (EBV), causa principale della mononucleosi. Un vaccino efficace potrebbe ridurre significativamente l'incidenza della malattia.
- Terapie antivirali: La ricerca si concentra anche sullo sviluppo di nuove terapie antivirali per trattare e prevenire l'infezione da EBV, contribuendo a ridurre la gravità e la durata della mononucleosi.
- Screening e diagnosi precoce: Migliorare gli strumenti di screening e diagnosi consente un riconoscimento precoce dell'infezione da EBV, facilitando l'adozione di misure appropriate per prevenire la diffusione del virus.
In attesa di progressi nella ricerca e nello sviluppo di vaccini e terapie, è importante continuare a seguire le misure igieniche e adottare comportamenti responsabili per ridurre il rischio di contrarre e diffondere la mononucleosi.
Domande frequenti della mononucleosi
Ecco alcune domande frequenti sulla mononucleosi e le relative risposte per aiutarti a comprendere meglio questa malattia:
- Cos'è la mononucleosi? La mononucleosi è un'infezione virale, spesso causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), che provoca sintomi come febbre, mal di gola e ingrossamento dei linfonodi.
- Come si trasmette la mononucleosi? La mononucleosi si trasmette principalmente attraverso la saliva, il contatto con oggetti infetti e, meno frequentemente, attraverso il sangue e le secrezioni respiratorie.
- Quali sono i sintomi della mononucleosi? I sintomi comuni includono febbre, mal di gola, linfonodi ingrossati, affaticamento, malessere generale, eruzioni cutanee e ingrossamento del fegato o della milza.
- Come viene diagnosticata la mononucleosi? La diagnosi si basa sui sintomi, sull'esame fisico e su test di laboratorio come l'analisi del sangue e la ricerca di anticorpi specifici.
- Qual è il trattamento per la mononucleosi? Il trattamento è principalmente di supporto, con riposo, idratazione e farmaci per alleviare i sintomi come il dolore e la febbre.
- Quanto tempo ci vuole per guarire dalla mononucleosi? La maggior parte delle persone si riprende entro 2-4 settimane, ma l'affaticamento persiste per mesi. La guarigione completa varia da individuo a individuo.
- La mononucleosi può causare complicazioni? Complicazioni come ingrossamento della milza e meningite sono possibili, ma rare. Consulta il medico in caso di sintomi persistenti o peggioramento della condizione.
- Come posso prevenire la mononucleosi? La prevenzione include evitare la condivisione di oggetti personali, praticare l'igiene delle mani e limitare il contatto ravvicinato con persone infette.
- Posso avere la mononucleosi più di una volta? È raro contrarre la mononucleosi più di una volta, poiché il sistema immunitario di solito sviluppa una resistenza al virus.
- La mononucleosi è contagiosa? Sì, la mononucleosi è contagiosa, soprattutto durante la fase acuta dell'infezione. Tuttavia, il rischio di contagio diminuisce nel tempo.
Approfondimento
La Mononucleosi come Fattore di Rischio per la Sindrome da Affaticamento Cronico negli Adolescenti
Uno degli aspetti più intriganti e meno compresi della mononucleosi è la sua potenziale relazione con la sindrome da affaticamento cronico (CFS), in particolare negli adolescenti. Questa connessione è stata esplorata in uno studio (Chronic Fatigue Syndrome After Infectious Mononucleosis in Adolescents) pubblicato su Pediatrics nel 2009.
Implicazioni Cliniche e di Ricerca
Lo studio suggerisce che la mononucleosi infettiva potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo della sindrome da affaticamento cronico negli adolescenti. Questa scoperta è particolarmente rilevante perché gli adolescenti sono una popolazione in cui la diagnosi e il trattamento della CFS sono spesso complicati da fattori come lo sviluppo psicosociale, le pressioni accademiche e le dinamiche familiari.
Meccanismi Sottostanti e Direzioni Future
Sebbene lo studio non abbia identificato i meccanismi esatti attraverso i quali la mononucleosi può portare alla CFS, apre la porta a ulteriori ricerche in questo campo. Potrebbe essere particolarmente utile esplorare come la risposta immunitaria durante e dopo un'infezione da mononucleosi possa contribuire alla persistenza dei sintomi di affaticamento.
Considerazioni Etiche e Sociali
La relazione tra mononucleosi e CFS negli adolescenti solleva anche importanti questioni etiche e sociali, come la necessità di diagnosi tempestive e interventi mirati per prevenire l'evoluzione della malattia in una forma cronica, che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
In conclusione, la relazione tra mononucleosi e sindrome da affaticamento cronico rappresenta un campo di ricerca in rapida evoluzione che potrebbe rivelare nuovi meccanismi patogenetici e opportunità terapeutiche. Mentre attendiamo ulteriori scoperte, è fondamentale che i clinici siano consapevoli di questa potenziale complicazione e la considerino nel contesto di una gestione clinica olistica.
Bibliografia
Fonti consultate per approfondimento sulla mononucleosi:
- Infectious mononucleosis as a risk factor for depression: A nationwide cohort study
- Autori: Nina Vindegaard, L. Petersen, Bodil Ingrid Lyng-Rasmussen, S. Dalsgaard, M. Benros
- Data: 2021
- Link: Brain, Behavior, and Immunity
- Fonte: Brain, Behavior, and Immunity
- Abstract: In questo studio più grande fino ad oggi, la mononucleosi infettiva durante l'infanzia o l'adolescenza è stata associata a un aumento del rischio di depressione successiva.
- Peer Reviewed: Sì
- Sibship structure and risk of infectious mononucleosis: a population-based cohort study.
- Autori: K. Rostgaard, T. Nielsen, J. Wohlfahrt, H. Ullum, O. Pedersen, C. Erikstrup, L. P. Nielsen, H. Hjalgrim
- Data: 2014
- Link: International journal of epidemiology
- Fonte: International journal of epidemiology
- Abstract: Un totale di 12.872 casi di mononucleosi infettiva sono stati osservati durante 35,3 milioni di anni-persona di follow-up.
- Peer Reviewed: Sì
- Exercise and the Athlete With Infectious Mononucleosis.
- Autori: R. Shephard
- Data: 2017
- Link: Clinical Journal of Sport Medicine
- Fonte: Clinical Journal of Sport Medicine
- Abstract: La mononucleosi infettiva è un problema comune per i giovani atleti.
- Peer Reviewed: Sì
- Spontaneous splenic rupture resulted from infectious mononucleosis.
- Autori: A. C. Won, A. Ethell
- Data: 2012
- Link: International journal of surgery case reports
- Fonte: International journal of surgery case reports
- Abstract: Nonostante il fatto che la mononucleosi infettiva sia una malattia autolimitante, può causare complicazioni gravi e letali.
- Peer Reviewed: Sì
- Chronic Fatigue Syndrome After Infectious Mononucleosis in Adolescents.
- Autori: B. Katz, Yukiko Shiraishi, C. Mears, H. Binns, Renée R Taylor
- Data: 2009
- Link: Pediatrics
- Fonte: Pediatrics
- Abstract: La mononucleosi infettiva può essere un fattore di rischio per la sindrome da stanchezza cronica negli adolescenti.
- Peer Reviewed: Sì